Ritmo e sinestesia nel montaggio del video musicale. Allucinazioni audiovisive.

This thesis focuses on the music video, a short form of communication that originally served to promote music but has developed its own distinct aesthetics over the years. In the contemporary mass media landscape, the music video continues to serve as a platform for linguistic and expressive experimentation while retaining commercial objectives. It combines music, cinema, art, and the audiovisual industry in a unique way that no other medium does. The key element in analyzing this format is the editing technique employed. The circular aspect of the video, involving the repetition of frames or sequences, is tied together by the editing process, which provides a certain level of musicality and harmony between sound and image. Even in the absence of a plot or narrative, the visual composition can be organized based on fundamental elements like rhythm. The repeated scanning can inscribe the video into a musical dimension. Through editing, the possibility is provided to make a video "musicalized." It is in the process of visualizing music that the viewing experience becomes musicalized. Another fundamental assumption in the production of music videos, and a significant difference from cinema, is that the images are created subsequent to the music. Michel Chion, in his work "L’Audiovision," argues that in cinema, music, and sound, in general, can be treated as an "added value" to the image. In contrast, in music videos, the opposite occurs, where the video becomes the "added value" to the music, assuming the capacity to visually describe the music through images. The brevity of music videos compared to films is suited to modern communication channels, and the aesthetic and formal solutions themselves embody postmodern characteristics, given the abundance of synesthetic stimuli found in the editing style of music videos, which serves as a suitable means of expression. This has given rise to a recognized type of editing known as "MTV Style." For technical analyses, this work will reference the insights of Carol Vernallis in "Experiencing Music Video." Another essential text for these analyses is "Carnal Thoughts" by Vivian Sobchack, which clarifies the close relationship between sensory perceptions and the construction of audiovisual works, as well as their respective assimilation by the viewer. Each of us possesses an embodied "sensorium" that allows us to perceive external stimuli through one sense while involuntarily involving other senses. In the investigation of synesthesia, the focus will be on the idea of audiovisual hallucination, towards an altered perception. The combination of sound and image, along with the related editing strategies, can radically alter the level of audiovisual realism, offering viewers unique perceptual effects that simulate sensory alteration induced, for example, by the consumption of mind-altering substances. For this aspect, the reference text will be "Sensi Alterati," edited by Gianfranco Marrone. In the concluding part of this thesis, an analysis will be conducted on various audiovisual works and music videos that embody the characteristics outlined in the previous chapters. There will be a particular focus on contemporary music, such as rap, and artists like ASAP Rocky and Travis Scott, who play with the relationships of synesthesia between video and music. Some of these videos exhibit "hallucinogenic" symptoms with more or less explicit references to substances. While the 1970s saw the rise of psychedelic rock, today's attention has undoubtedly shifted to hip-hop music, and an exploration of these new dynamics and trends in music and music videos will be undertaken.

Questa tesi ha come nucleo di interesse il video musicale, una forma di comunicazione breve, che nasce principalmente per promuovere la musica, ma che a distanza di molti anni ha prodotto una propria precisa estetica. Il video musicale nel panorama massmediale contemporaneo si offre ancora come campo di sperimentazione linguistica ed espressiva, pur conservando finalità commerciali, combinando la musica, il cinema, l'arte e l'industria audiovisiva come nessun altro mezzo di comunicazione. Cruciale, nell'analizzare questo formato, è la tecnica di montaggio utilizzata. L'aspetto circolare del video, la reiterazione di un'inquadratura o di una sequenza, vengono legate dal montaggio che offre un certo livello di musicalità e produce un'armonia tra il suono e l'immagine. In assenza di una trama e di una narrazione, si può organizzare la partitura visiva su valori basilari come il ritmo. La scansione ripetuta, infatti, può inscrivere il video in una dimensione musicale. Viene fornita la possibilità, tramite il montaggio, di rendere un video quindi "musicalizzato". Ed è proprio nel processo di visualizzazione della musica che la visione diviene musicalizzata. Un altro assunto principe nella produzione di video musicali nonché una delle principali differenze con il cinema è che le immagini sono create successivamente la musica. Michel Chion, nel testo "L'audiovisione", sostiene che la musica e più in generale il suono al cinema, può essere trattato come un "valore aggiunto" all'immagine. Nel video musicale invece avviene il contrario, ovvero il video diventa il "valore aggiunto" alla musica, assumendo la capacità di descrivere visivamente la musica attraverso le immagini. La sua brevità rispetto al film è adeguata ai nuovi canali di comunicazione, e le stesse soluzioni estetiche e formali incarnano il carattere postmoderno, vista l'abbondanza di stimoli sinestetici che trovano, nella tipologia di montaggio del video musicale, uno strumento adeguato di espressione. Nasce quindi una nuova e riconosciuta tipologia di montaggio "MTV Style". Per le analisi tecniche questo elaborato farà riferimento alle parole di Carol Vernallis in "Experiencing Music Video". Un altro testo fondamentale per queste analisi sarà "Carnal Thoughts" di Vivian Sobchack, che chiarifica quanto e perché sia così stretto il legame tra le percezioni sensoriali e la costruzione dell'opera audiovisiva, quindi la rispettiva assunzione da parte dello spettatore. All'interno di ognuno di noi infatti si nasconde un "sensorium" incarnato, che ci permette di assumere gli stimoli esterni attraverso un senso ma coinvolgendo involontariamente anche gli altri sensi. Nell'instaurare un'indagine riguardante la sinestesia, ci soffermeremo sull'idea di allucinazione audiovisiva, in direzione di una percezione alterata. La combinazione di suono-immagine e le relative strategie di montaggio, possono modificare radicalmente il livello di realismo audiovisivo, restituendo allo spettatore effetti percettivi singolari, che simulano un'alterazione dei sensi stimolata ad esempio dal consumo di sostanze stupefacenti. Per quanto riguarda questo aspetto il testo di riferimento sarà "Sensi Alterati", a cura di Gianfranco Marrone. Nella parte conclusiva di questo elaborato, si cercheranno di analizzare alcune opere audiovisive e video musicali contenenti le caratteristiche esplicate nei capitoli precedenti, con una particolare attenzione alla musica più contemporanea come il rap, ed artisti come ASAP Rocky e Travis Scott che nei loro video giocano con i rapporti di sinestesia tra video e musica, e in alcuni di questi si rilevano sintomi "allucinogeni" con riferimenti più o meno espliciti alle sostanze. Negli anni Settanta avevamo il rock psichedelico, oggi l'attenzione si è sicuramente spostata sulla musica hip-hop, cercheremo quindi di indagare queste nuove dinamiche e le nuove tendenze della musica e dei video musicali.