Nel corso del Novecento, il Cinema e le Arti Visive hanno subito una rivoluzione grazie alla convergenza delle forme espressive, spinta in avanti dalle tecnologie digitali. Questo studio esplora come registi contemporanei come Darren Aronofsky e Gaspar Noé, attraverso l'analisi di tre elementi chiave della Video Arte - Corpo, Tempo e Immagine - abbiano contribuito a dissolvere i confini tra cinema e videoarte, dando vita a opere innovative e sperimentali. L'obiettivo principale è indagare sulla possibile correlazione tra videoarte e cinema contemporaneo, analizzando come Aronofsky e Noé, con le loro scelte audaci, abbiano adottato e reinterpretato i principi della videoarte nel medium cinematografico. Il focus si concentra sulla rappresentazione del corpo, sull'uso del tempo correlato alla trascendenza e sulle visioni psichedeliche, temi presenti nelle opere dei due registi, confrontandole con le opere di video artisti come Bruce Nauman, Vito Acconci, Joan Jonas, Bill Viola, Stan Brakhage e Pipilotti Rist. La prima sezione è di carattere introduttivo ed offre una prospettiva teorica, esplorando le possibili correlazioni tra video arte e cinema contemporaneo attraverso l’avvento del digitale. Il secondo capitolo, propone l’analisi di Black Swan, in primo luogo indaga sulla rappresentazione del corpo umano per esplorare temi legati all'identità in relazione alle opere di Bruce Nauman. In seguito, ponendo attenzione alle dinamiche narcisistiche proposte da Krauss, si incentrerà sull’utilizzo dello specchio, in relazione alla concezione artistica di Vito Acconci e Joan Jonas. Il terzo capitolo si addentra nella circolarità del tempo e nella rappresentazione della trascendenza, confrontando le opere di Bill Viola con la rappresentazione narrativa di Enter The Void e The Fountain. Infine, soffermandosi sulla poetica visionaria di Stan Brakhage e l'utilizzo delle luci e del colore nelle video installazione di Pipilotti Rist in grado di tradurre percezioni personali ed esperienze interiori in opere visive coinvolgenti, si sottolineerà l'influenza che Brakhage ha avuto su Gaspar Noé e come quest’ultimo utilizzi il colore in modo rappresentativo per creare un'immagine psichedelica ad impatto emotivo in Enter the Void e Climax.

Aronofsky e Noé: Due casi di Connessione tra Cinema Contemporaneo e Video Arte

IZZO, IOLANDA
2022/2023

Abstract

Nel corso del Novecento, il Cinema e le Arti Visive hanno subito una rivoluzione grazie alla convergenza delle forme espressive, spinta in avanti dalle tecnologie digitali. Questo studio esplora come registi contemporanei come Darren Aronofsky e Gaspar Noé, attraverso l'analisi di tre elementi chiave della Video Arte - Corpo, Tempo e Immagine - abbiano contribuito a dissolvere i confini tra cinema e videoarte, dando vita a opere innovative e sperimentali. L'obiettivo principale è indagare sulla possibile correlazione tra videoarte e cinema contemporaneo, analizzando come Aronofsky e Noé, con le loro scelte audaci, abbiano adottato e reinterpretato i principi della videoarte nel medium cinematografico. Il focus si concentra sulla rappresentazione del corpo, sull'uso del tempo correlato alla trascendenza e sulle visioni psichedeliche, temi presenti nelle opere dei due registi, confrontandole con le opere di video artisti come Bruce Nauman, Vito Acconci, Joan Jonas, Bill Viola, Stan Brakhage e Pipilotti Rist. La prima sezione è di carattere introduttivo ed offre una prospettiva teorica, esplorando le possibili correlazioni tra video arte e cinema contemporaneo attraverso l’avvento del digitale. Il secondo capitolo, propone l’analisi di Black Swan, in primo luogo indaga sulla rappresentazione del corpo umano per esplorare temi legati all'identità in relazione alle opere di Bruce Nauman. In seguito, ponendo attenzione alle dinamiche narcisistiche proposte da Krauss, si incentrerà sull’utilizzo dello specchio, in relazione alla concezione artistica di Vito Acconci e Joan Jonas. Il terzo capitolo si addentra nella circolarità del tempo e nella rappresentazione della trascendenza, confrontando le opere di Bill Viola con la rappresentazione narrativa di Enter The Void e The Fountain. Infine, soffermandosi sulla poetica visionaria di Stan Brakhage e l'utilizzo delle luci e del colore nelle video installazione di Pipilotti Rist in grado di tradurre percezioni personali ed esperienze interiori in opere visive coinvolgenti, si sottolineerà l'influenza che Brakhage ha avuto su Gaspar Noé e come quest’ultimo utilizzi il colore in modo rappresentativo per creare un'immagine psichedelica ad impatto emotivo in Enter the Void e Climax.
2022
Aronofsky and Noé: Two cases of Connection between Contemporary Cinema and Video Art
Cinema Contemporaneo
Video Arte
Gaspar Noé
Darren Aronofsky
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/59629