Negli ultimi decenni una molteplicità di studi si sono concentrati sul ruolo della genitorialità e sulla relazione madre-bambino, sottolineando come la qualità delle interazioni diadiche precoci e dei comportamenti genitoriali, soprattutto nelle fase iniziale di vita del bambino, assumano un ruolo centrale per lo sviluppo e per il benessere infantile. Il Disturbo da uso di Sostanze (DUS) materno è una delle condizioni di rischio che può compromettere il funzionamento riflessivo dell’adulto, la qualità dei comportamenti di cura e delle interazioni diadiche precoci e che quindi è in grado di interferire con l’esplicarsi di una funzione genitoriale adeguata. Questo accade sia a causa degli effetti teratogeni esercitati dalle sostanze di abuso, sia per la sua influenza sulle modalità di parenting della madre, spesso poco adeguate, sia per altri aspetti di vulnerabilità che si associano a tale condizione. Allo stesso tempo, l’insorgenza del DUS è spesso legata a esperienze di cura passate avverse sperimentate dal genitore che hanno un impatto anche sulle competenze di cura attuali. In un’ottica esplorativa rispetto ai dati presenti in letteratura, questa ricerca si è posta come obiettivo quello di indagare la qualità dei comportamenti genitoriali osservati durante le interazioni madre-bambino e la loro associazione con il funzionamento riflessivo materno e le esperienze di cura pregresse della madre nel contesto del DUS. L’elaborato è suddiviso in 5 capitoli. Nel primo capitolo viene proposta una panoramica del costrutto di genitorialità, nello specifico viene evidenziato il ruolo della qualità dei comportamenti genitoriali e delle interazioni adulto-bambino, poi si passa ad una descrizione della mentalizzazione, della funzione riflessiva genitoriale e delle esperienza di cura precoci della madre, ed infine viene descritta l’influenza che questi costrutti possono avere sulla qualità dei comportamenti di parenting e sulla messa in atto di una funzione genitoriale adeguata. Nel secondo capitolo viene descritta la genitorialità in una specifica situazione di rischio, ossia in presenza di Disturbo da Uso di Sostanze nella madre, e si passano in rassegna mentalizzazione, funzione riflessiva e esperienze di cura genitoriali precoci in questo particolare contesto, evidenziandone le criticità e gli aspetti ancora da approfondire a riguardo. Nel terzo capitolo viene presentato il progetto di ricerca, attraverso la presentazione degli obiettivi e ipotesi di ricerca, del gruppo di partecipanti allo studio e degli strumenti utilizzati per la raccolta dei dati. In particolare, è stata valutata la qualità delle interazioni madre-bambino attraverso le scale della disponibilità emotiva (EAS, Biringen, 2008), il livello di funzionamento riflessivo auto-percepito nelle madri, valutato attraverso il PRFQ (Luyten, Mayes, Nijssens & Fonagy, 2017), e il peso delle esperienze di cura pregresse della madre tramite il PBI (Parker‚ Tupling & Brown‚ 1979). Infine, nel quarto e quinto capitolo vengono presentati e discussi i risultati emersi in relazione agli obiettivi iniziali, i limiti del presente studio e le possibili indicazioni per ricerche future così come le implicazioni cliniche degli stessi.

Funzionamento Riflessivo e Esperienze di Cura in Madri con Disturbo da Uso di Sostanze: effetti sull'Interazione Madre - Bambino.

CARLETTI, ANGELA
2022/2023

Abstract

Negli ultimi decenni una molteplicità di studi si sono concentrati sul ruolo della genitorialità e sulla relazione madre-bambino, sottolineando come la qualità delle interazioni diadiche precoci e dei comportamenti genitoriali, soprattutto nelle fase iniziale di vita del bambino, assumano un ruolo centrale per lo sviluppo e per il benessere infantile. Il Disturbo da uso di Sostanze (DUS) materno è una delle condizioni di rischio che può compromettere il funzionamento riflessivo dell’adulto, la qualità dei comportamenti di cura e delle interazioni diadiche precoci e che quindi è in grado di interferire con l’esplicarsi di una funzione genitoriale adeguata. Questo accade sia a causa degli effetti teratogeni esercitati dalle sostanze di abuso, sia per la sua influenza sulle modalità di parenting della madre, spesso poco adeguate, sia per altri aspetti di vulnerabilità che si associano a tale condizione. Allo stesso tempo, l’insorgenza del DUS è spesso legata a esperienze di cura passate avverse sperimentate dal genitore che hanno un impatto anche sulle competenze di cura attuali. In un’ottica esplorativa rispetto ai dati presenti in letteratura, questa ricerca si è posta come obiettivo quello di indagare la qualità dei comportamenti genitoriali osservati durante le interazioni madre-bambino e la loro associazione con il funzionamento riflessivo materno e le esperienze di cura pregresse della madre nel contesto del DUS. L’elaborato è suddiviso in 5 capitoli. Nel primo capitolo viene proposta una panoramica del costrutto di genitorialità, nello specifico viene evidenziato il ruolo della qualità dei comportamenti genitoriali e delle interazioni adulto-bambino, poi si passa ad una descrizione della mentalizzazione, della funzione riflessiva genitoriale e delle esperienza di cura precoci della madre, ed infine viene descritta l’influenza che questi costrutti possono avere sulla qualità dei comportamenti di parenting e sulla messa in atto di una funzione genitoriale adeguata. Nel secondo capitolo viene descritta la genitorialità in una specifica situazione di rischio, ossia in presenza di Disturbo da Uso di Sostanze nella madre, e si passano in rassegna mentalizzazione, funzione riflessiva e esperienze di cura genitoriali precoci in questo particolare contesto, evidenziandone le criticità e gli aspetti ancora da approfondire a riguardo. Nel terzo capitolo viene presentato il progetto di ricerca, attraverso la presentazione degli obiettivi e ipotesi di ricerca, del gruppo di partecipanti allo studio e degli strumenti utilizzati per la raccolta dei dati. In particolare, è stata valutata la qualità delle interazioni madre-bambino attraverso le scale della disponibilità emotiva (EAS, Biringen, 2008), il livello di funzionamento riflessivo auto-percepito nelle madri, valutato attraverso il PRFQ (Luyten, Mayes, Nijssens & Fonagy, 2017), e il peso delle esperienze di cura pregresse della madre tramite il PBI (Parker‚ Tupling & Brown‚ 1979). Infine, nel quarto e quinto capitolo vengono presentati e discussi i risultati emersi in relazione agli obiettivi iniziali, i limiti del presente studio e le possibili indicazioni per ricerche future così come le implicazioni cliniche degli stessi.
2022
Reflective Functioning and Caregiving Experiences in Mothers with Substance Use Disorder: effects on Mother-Child Interaction.
Funzionamento
Esperienze di Cura
Uso di Sostanze
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