Le consonanti geminate, ovvero quei segmenti caratterizzati da durate fonologicamente lunghe, rappresentano un caso particolare e interessante. Esse possono essere confrontate con le corrispettive scempie e con i cluster consonantici per verificare varie ipotesi, tra cui quelle relative a possibili cambiamenti nell’organizzazione temporale dei gesti articolatori in funzione della lunghezza fonologica dei segmenti (Zmarich et al., 2009). Le geminate, secondo l’analisi fonologica, possono avere una rappresentazione bisegmentale, ovvero essere considerate due segmenti eterosillabici identici (Trubetskoy, 1939), oppure una rappresentazione monosegmentale, ovvero essere interpretate come segmenti singoli, distintivamente lunghi e sillabificati all’inizio della sillaba successiva (Martinet, 1975). L’analisi fonetica, attraverso studi acustici e percettivi, ha stabilito che le geminate hanno una durata quasi doppia rispetto alla durata delle corrispettive scempie, ed è stato dimostrato che la durata della vocale che precede una geminata è inferiore alla durata della vocale che precede una consonante scempia (Bertinetto, 1981; Esposito e Di Benedetto, 1999; Zmarich e Gili Fivela, 2005). Il presente studio vuole ampliare l’analisi sullo status fonologico delle consonanti geminate attraverso indagini cinematiche; vuole infatti verificare se, per quanto riguarda le geminate italiane, il modello bisegmentale sia più appropriato del modello monosegmentale. Sono state dunque confrontate le caratteristiche cinematiche delle consonanti geminate, delle singleton e dei cluster. In particolare, sono state confrontate le caratteristiche delle consonanti geminate occlusive sonore, di luogo articolatorio dentale, laterale e velare, con le corrispettive consonanti scempie e con i cluster consonantici. Nei cluster consonantici, le consonanti scempie occlusive sonore, dentali e laterali, comparivano alternativamente in entrambe le due posizioni del cluster ( /dl/ - /ld/ ); in questo modo si è potuto analizzare e confrontare tra loro le caratteristiche di un segmento scempio, di una consonante geminate e del primo o secondo elemento di un cluster analizzato come eterosillabico. L’inserimento dei cluster, infatti, è dovuto alla volontà di acquisire dati relativamente allo status monofonematico o bifonematico delle geminate (e anche in relazione allo status omo- o etero-sillabico). È stata inserita anche la variabile velocità, ovvero il paradigma della variazione controllata della velocità di elocuzione, in quanto l’aumento della velocità di eloquio riduce spesso il contrasto fonetico di due strutture in opposizione fonologica, come scempie e geminate, e riduce la variabilità di strategie articolatorie alternative disponibili al soggetto (Zmarich et al., 2006).

L'organizzazione dei gesti consonantici nelle consonanti scempie e geminate dell'italiano confrontate con i nessi consonantici eterosillabici

DUSSIN, MARTINA
2022/2023

Abstract

Le consonanti geminate, ovvero quei segmenti caratterizzati da durate fonologicamente lunghe, rappresentano un caso particolare e interessante. Esse possono essere confrontate con le corrispettive scempie e con i cluster consonantici per verificare varie ipotesi, tra cui quelle relative a possibili cambiamenti nell’organizzazione temporale dei gesti articolatori in funzione della lunghezza fonologica dei segmenti (Zmarich et al., 2009). Le geminate, secondo l’analisi fonologica, possono avere una rappresentazione bisegmentale, ovvero essere considerate due segmenti eterosillabici identici (Trubetskoy, 1939), oppure una rappresentazione monosegmentale, ovvero essere interpretate come segmenti singoli, distintivamente lunghi e sillabificati all’inizio della sillaba successiva (Martinet, 1975). L’analisi fonetica, attraverso studi acustici e percettivi, ha stabilito che le geminate hanno una durata quasi doppia rispetto alla durata delle corrispettive scempie, ed è stato dimostrato che la durata della vocale che precede una geminata è inferiore alla durata della vocale che precede una consonante scempia (Bertinetto, 1981; Esposito e Di Benedetto, 1999; Zmarich e Gili Fivela, 2005). Il presente studio vuole ampliare l’analisi sullo status fonologico delle consonanti geminate attraverso indagini cinematiche; vuole infatti verificare se, per quanto riguarda le geminate italiane, il modello bisegmentale sia più appropriato del modello monosegmentale. Sono state dunque confrontate le caratteristiche cinematiche delle consonanti geminate, delle singleton e dei cluster. In particolare, sono state confrontate le caratteristiche delle consonanti geminate occlusive sonore, di luogo articolatorio dentale, laterale e velare, con le corrispettive consonanti scempie e con i cluster consonantici. Nei cluster consonantici, le consonanti scempie occlusive sonore, dentali e laterali, comparivano alternativamente in entrambe le due posizioni del cluster ( /dl/ - /ld/ ); in questo modo si è potuto analizzare e confrontare tra loro le caratteristiche di un segmento scempio, di una consonante geminate e del primo o secondo elemento di un cluster analizzato come eterosillabico. L’inserimento dei cluster, infatti, è dovuto alla volontà di acquisire dati relativamente allo status monofonematico o bifonematico delle geminate (e anche in relazione allo status omo- o etero-sillabico). È stata inserita anche la variabile velocità, ovvero il paradigma della variazione controllata della velocità di elocuzione, in quanto l’aumento della velocità di eloquio riduce spesso il contrasto fonetico di due strutture in opposizione fonologica, come scempie e geminate, e riduce la variabilità di strategie articolatorie alternative disponibili al soggetto (Zmarich et al., 2006).
2022
The organisation of consonant gestures in singleton and geminate italian consonant compared with heterosyllabic cluster
Consonanti Geminate
Consonanti Scempie
Nessi consonantici
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/59915