Il virus della febbre emorragica del Crimea-Congo (CCHFV) è un patogeno trasmesso dalle zecche, appartenente al genere Orthonairovirus, famiglia Nairoviridae dell’ordine Bunyavirales. Il CCHFV è l’agente eziologico della CCHF (Febbre Emorragica del Crimea-Congo), malattia zoonotica che mostra un ampio spettro di gravità dei sintomi che variano da una sindrome febbrile lieve e aspecifica alla presenza di malattie gravi e talvolta letali nel 20-30% dei casi. Solitamente il virus circola tra animali asintomatici (mammiferi e zecche) in un ciclo zonotico mentre l’infezione umana rappresenta un evento sporadico. Nonostante il CCHFV venga spesso trasmesso dalle zecche, la trasmissione può avvenire anche da animale a uomo e da uomo a uomo. Ad oggi non ci sono farmaci antivirali o vaccini approvati ma solo terapie di supporto in quanto CCHFV è classificato come patogeno di rischio 4 e di conseguenza è necessario disporre di laboratori di tipo BLS4 per il suo studio. Per poterne studiare, quindi, in maniera più approfondita le sue caratteristiche e individuare possibili molecole antivirali è stato messo appunto un sistema di pseudotipizzazione che ne ha permesso lo studio in laboratori di tipo BLS2. Con il seguente progetto di ricerca, infatti, questo sistema di pseudotipizzazione è stato messo appunto e ottimizzato con lo scopo di identificare successivamente degli inibitori dell’ingresso del virus della febbre emorragica del Crimea-Congo. Questo sistema prevede l’utilizzo del virus della stomatite vescicolare (VSV) che è in grado di acquisire nel suo involucro le glicoproteine di virus eterologhi invece delle sue glicoproteine native, acquisendo così il tropismo cellulare del virus che fornisce le glicoproteine. Questi pseudotipizzati sono stati prodotti esprimendo le glicoproteine di CCHFV Gn e Gc nelle cellule HEK293T che sono state successivamente infettate con VSV ricombinante in cui il gene codificante per la sua proteina G è stato sostituito con il gene della luciferasi. In seguito all’ottimizzazione del processo, è stata valutata l’attività antivirale dell’epigallocatechina attraverso diversi saggi antivirali. L'epigallocatechina è un principio attivo derivante dal tè verde che ha mostrato in diversi studi delle buone attività antivirali contro diversi virus come HIV, il virus dell'influenza di tipo A, herpes simplex e il virus dell'epatite C.

Ottimizzazione della preparazione del virus della stomatite vescicolare pseudotipizzato per l’identificazione di inibitori dell’ingresso del virus della febbre emorragica della Crimea-Congo.

GUARIENTO, GIORGIA
2022/2023

Abstract

Il virus della febbre emorragica del Crimea-Congo (CCHFV) è un patogeno trasmesso dalle zecche, appartenente al genere Orthonairovirus, famiglia Nairoviridae dell’ordine Bunyavirales. Il CCHFV è l’agente eziologico della CCHF (Febbre Emorragica del Crimea-Congo), malattia zoonotica che mostra un ampio spettro di gravità dei sintomi che variano da una sindrome febbrile lieve e aspecifica alla presenza di malattie gravi e talvolta letali nel 20-30% dei casi. Solitamente il virus circola tra animali asintomatici (mammiferi e zecche) in un ciclo zonotico mentre l’infezione umana rappresenta un evento sporadico. Nonostante il CCHFV venga spesso trasmesso dalle zecche, la trasmissione può avvenire anche da animale a uomo e da uomo a uomo. Ad oggi non ci sono farmaci antivirali o vaccini approvati ma solo terapie di supporto in quanto CCHFV è classificato come patogeno di rischio 4 e di conseguenza è necessario disporre di laboratori di tipo BLS4 per il suo studio. Per poterne studiare, quindi, in maniera più approfondita le sue caratteristiche e individuare possibili molecole antivirali è stato messo appunto un sistema di pseudotipizzazione che ne ha permesso lo studio in laboratori di tipo BLS2. Con il seguente progetto di ricerca, infatti, questo sistema di pseudotipizzazione è stato messo appunto e ottimizzato con lo scopo di identificare successivamente degli inibitori dell’ingresso del virus della febbre emorragica del Crimea-Congo. Questo sistema prevede l’utilizzo del virus della stomatite vescicolare (VSV) che è in grado di acquisire nel suo involucro le glicoproteine di virus eterologhi invece delle sue glicoproteine native, acquisendo così il tropismo cellulare del virus che fornisce le glicoproteine. Questi pseudotipizzati sono stati prodotti esprimendo le glicoproteine di CCHFV Gn e Gc nelle cellule HEK293T che sono state successivamente infettate con VSV ricombinante in cui il gene codificante per la sua proteina G è stato sostituito con il gene della luciferasi. In seguito all’ottimizzazione del processo, è stata valutata l’attività antivirale dell’epigallocatechina attraverso diversi saggi antivirali. L'epigallocatechina è un principio attivo derivante dal tè verde che ha mostrato in diversi studi delle buone attività antivirali contro diversi virus come HIV, il virus dell'influenza di tipo A, herpes simplex e il virus dell'epatite C.
2022
Optimization of the pseudotyped vesicular stomatitis virus preparation for the identification of Crimean-Congo haemorrhagic fever virus entry inhibitors
virus
crimea congo
epigallocatechina
antivirali
pseudotipizzazione
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Guariento_Giorgia.pdf

accesso riservato

Dimensione 2.01 MB
Formato Adobe PDF
2.01 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/60024