La Lumpy Skin Disease (LSD) è una malattia virale bovina emergente che colpisce i bovini; è inclusa nella lista delle malattie notificabili dall’organizzazione mondiale della sanità animale (WOAH - World Organization of Animal Health) per la sua rapida diffusione, il carattere transfrontaliero e la sua importanza dal punto di vista economico e zootecnico. Il virus della LSD (LSDV) è un virus a doppio filamento lineare di DNA, lungo circa 150 kbp, appartenente al genere Capripoxvirus della famiglia delle Poxviridae. Il LSDV presenta un virione a forma di mattone o ovoidale, lungo 220-450 nm e largo 140-260 nm. Esistono in particolare due tipologie di particelle virali: i virus maturi intracellulari (IMV) dotati di un singolo rivestimento lipidico esterno e i virus extracellulari (EEV) dotati invece di una doppia membrana. Il genoma di LSDV contiene più di 156 regioni codificanti: 41 di esse codificano per proteine strutturali, che molto spesso rappresentano il target della risposta immunitaria dell’ospite, e le restanti codificano per proteine non strutturali coinvolte invece in processi di replicazione ed interazione con la cellula bersaglio. La conoscenza delle proprietà antigeniche delle proteine che costituiscono il virione è fondamentale per favorire lo sviluppo di test sierologici per il controllo della malattia. La proteina strutturale P32 dell’envelope virale, codificata nel genoma di LSDV dal gene ortologo ORF074, è considerata tra quelle maggiormente immunogene nella famiglia delle Poxviridae. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare l’immunogenicità e le proprietà antigeniche della proteina strutturale P32 di LSDV attraverso l’uso di un pannello di 14 anticorpi monoclonali (AcM), prodotti e caratterizzati verso LSDV, e con sieri bovini ottenuti da un’infezione sperimentale. Lo studio ha previsto l’espressione in E. Coli della porzione extra-virione della proteina P32 e di alcune sue sub-unità. Gli AcM riconoscono almeno quattro diversi domini della P32 virale; tutti hanno riconosciuto la porzione extra-virione della P32 ricombinante in Western Blotting (WB) ed in ELISA indiretta, ma non hanno riconosciuto nessuna delle sue sub-unità, ad eccezione dell’AcM 2C10, che ha reagito in WB, ed il cui epitopo è riprodotto efficientemente dal sub-frammento compreso nel range 118-276aa. Probabilmente gli epitopi riconosciuti dagli altri AcM sono parzialmente lineari, oppure nascosti e sono riprodotti e accessibili solo sull’intera porzione extra-virione della P32. I sieri sperimentali, testati in ELISA indiretta verso la proteina ricombinante, mostrano siero-conversione a 14 giorni post infezione coerentemente con i risultati ottenuti in ELISA con l’antigene virale e l’insorgenza della risposta immunitaria post-infezione, confermandone l’immunogenicità. Anche tutte le sub-porzioni della proteina P32 vengono riconosciute in WB da un pool di sieri positivi. Dallo studio effettuato, risulta che la proteina ricombinante P32 ha riprodotto le caratteristiche antigeniche della proteina virale nativa, e può essere un candidato ideale per sostituire il virus nello sviluppo di saggi sierologici. Inoltre, questa tipologia di studio potrebbe dare informazioni utili per lo sviluppo di futuri vaccini biotecnologici.
Espressione della proteina P32 del virus LSDV per testare anticorpi monoclonali, sieri di animali infetti e valutare le proprietà antigeniche ed immunologiche della proteina
SUDETTI, MARTINA
2022/2023
Abstract
La Lumpy Skin Disease (LSD) è una malattia virale bovina emergente che colpisce i bovini; è inclusa nella lista delle malattie notificabili dall’organizzazione mondiale della sanità animale (WOAH - World Organization of Animal Health) per la sua rapida diffusione, il carattere transfrontaliero e la sua importanza dal punto di vista economico e zootecnico. Il virus della LSD (LSDV) è un virus a doppio filamento lineare di DNA, lungo circa 150 kbp, appartenente al genere Capripoxvirus della famiglia delle Poxviridae. Il LSDV presenta un virione a forma di mattone o ovoidale, lungo 220-450 nm e largo 140-260 nm. Esistono in particolare due tipologie di particelle virali: i virus maturi intracellulari (IMV) dotati di un singolo rivestimento lipidico esterno e i virus extracellulari (EEV) dotati invece di una doppia membrana. Il genoma di LSDV contiene più di 156 regioni codificanti: 41 di esse codificano per proteine strutturali, che molto spesso rappresentano il target della risposta immunitaria dell’ospite, e le restanti codificano per proteine non strutturali coinvolte invece in processi di replicazione ed interazione con la cellula bersaglio. La conoscenza delle proprietà antigeniche delle proteine che costituiscono il virione è fondamentale per favorire lo sviluppo di test sierologici per il controllo della malattia. La proteina strutturale P32 dell’envelope virale, codificata nel genoma di LSDV dal gene ortologo ORF074, è considerata tra quelle maggiormente immunogene nella famiglia delle Poxviridae. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare l’immunogenicità e le proprietà antigeniche della proteina strutturale P32 di LSDV attraverso l’uso di un pannello di 14 anticorpi monoclonali (AcM), prodotti e caratterizzati verso LSDV, e con sieri bovini ottenuti da un’infezione sperimentale. Lo studio ha previsto l’espressione in E. Coli della porzione extra-virione della proteina P32 e di alcune sue sub-unità. Gli AcM riconoscono almeno quattro diversi domini della P32 virale; tutti hanno riconosciuto la porzione extra-virione della P32 ricombinante in Western Blotting (WB) ed in ELISA indiretta, ma non hanno riconosciuto nessuna delle sue sub-unità, ad eccezione dell’AcM 2C10, che ha reagito in WB, ed il cui epitopo è riprodotto efficientemente dal sub-frammento compreso nel range 118-276aa. Probabilmente gli epitopi riconosciuti dagli altri AcM sono parzialmente lineari, oppure nascosti e sono riprodotti e accessibili solo sull’intera porzione extra-virione della P32. I sieri sperimentali, testati in ELISA indiretta verso la proteina ricombinante, mostrano siero-conversione a 14 giorni post infezione coerentemente con i risultati ottenuti in ELISA con l’antigene virale e l’insorgenza della risposta immunitaria post-infezione, confermandone l’immunogenicità. Anche tutte le sub-porzioni della proteina P32 vengono riconosciute in WB da un pool di sieri positivi. Dallo studio effettuato, risulta che la proteina ricombinante P32 ha riprodotto le caratteristiche antigeniche della proteina virale nativa, e può essere un candidato ideale per sostituire il virus nello sviluppo di saggi sierologici. Inoltre, questa tipologia di studio potrebbe dare informazioni utili per lo sviluppo di futuri vaccini biotecnologici.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sudetti_Martina.pdf.pdf
accesso aperto
Dimensione
4.5 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.5 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/60037