I sistemi agroforestali sono sistemi colturali sostenibili che combinano la coltivazione di alberi o altre piante legnose in consociazione con colture agricole e/o l’allevamento di bestiame sulla stessa superficie, al fine di ottenere una serie di benefici ambientali, economici e sociali. Dopo un periodo di intensa meccanizzazione e monocoltura, che ha caratterizzato il settore agricolo dagli anni ’60 ad oggi, l’agroforestazione sta riscuotendo oggi un notevole interesse come valida alternativa ai sistemi monocolturali, con elevate potenzialità nella lotta al cambiamento climatico e alla perdite di fertilità dei suoli, grazie alle interazioni positive che si determinano tra le diverse componenti del sistema e grazie ai benefici della diversificazione. Il presente lavoro di tesi ha avuto l’obiettivo di valutare le variazioni della qualità biologica del suolo in un sistema silvoarabile con filari di pioppo alla quinta stagione vegetativa, rispetto ad un seminativo tradizionale in monocoltura e dunque senza la presenza degli alberi (controllo agrario), e rispetto ad un pioppeto specializzato senza l’interazione con le colture agrarie (controllo forestale). Lo studio è stato svolto presso l’impianto agroforestale dell’azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami” di Veneto Agricoltura a Ceregnano (RO) e ha inteso valutare (i) l’indice di qualità biologica del suolo dei lombrichi (QBS-e) e dei microartropodi (QBS-ar), (ii) la fertilità biologica del suolo con lo strumento del fertimetro, (iii) i parametri microclimatici e (iv) gli accrescimenti e la produttività della componente erbacea e arborea nei diversi sistemi colturali. In questo primo anno di prova, con i pioppi alla quinta stagione vegetativa, nel sistema silvoarabile si è osservato un tendenziale calo dell’abbondanza di lombrichi (indice QBS-e) associato ad un incremento dell’abbondanza di artropodi (indice QBS-ar) avvicinandosi al filare alberato, specialmente durante il campionamento di giugno. Tra i diversi parametri investigati, il contenuto di acqua nel suolo, in particolare nell’orizzonte 0-30cm, risulta il maggiormente correlato con le variazioni di tali indici, con l’abbondanza di lombrichi correlata ad un incremento dell’umidità nel suolo. Lo stesso trend è stato evidenziato per il pioppo, con un’abbondanza di lombricofauna inferiore lungo il filare agroforestale rispetto al pioppeto specializzato, nonostante il contenuto idrico del suolo più abbondante. Per quanto riguarda la fertilità biologica del suolo, è stata osservata una minore degradazione del cotone avvicinandosi ai filari di pioppi, come anche nel pioppeto specializzato, rispetto alle colture erbacee in pieno campo, evidenziando un possibile effetto inibitore del pioppo nei confronti dell’attività cellulosolitica della microflora tellurica. Il sistema agroforestale ha consentito accrescimenti diametrici significativamente superiore per il pioppo, rispetto al sistema specializzato; nelle colture erbacee si è evidenziata la maggior adattabilità all’ambiente agroforestale del cereale autunno-vernino, frumento in questo caso, rispetto ad una coltura estiva come il mais, sia per la minore competizione per la radiazione luminosa con il pioppo, sia per le minori esigenze idriche. Essendo uno dei primi lavori sull’analisi della qualità biologica del suolo nei sistemi silvoarabili, e contrastante con gli studi disponibili in letteratura, saranno necessari ulteriori investigazioni per corroborare i risultati.

Caratterizzazione della fertilità biologica del suolo in sistemi silvoarabili con pioppo

STURARO, DANIELE
2022/2023

Abstract

I sistemi agroforestali sono sistemi colturali sostenibili che combinano la coltivazione di alberi o altre piante legnose in consociazione con colture agricole e/o l’allevamento di bestiame sulla stessa superficie, al fine di ottenere una serie di benefici ambientali, economici e sociali. Dopo un periodo di intensa meccanizzazione e monocoltura, che ha caratterizzato il settore agricolo dagli anni ’60 ad oggi, l’agroforestazione sta riscuotendo oggi un notevole interesse come valida alternativa ai sistemi monocolturali, con elevate potenzialità nella lotta al cambiamento climatico e alla perdite di fertilità dei suoli, grazie alle interazioni positive che si determinano tra le diverse componenti del sistema e grazie ai benefici della diversificazione. Il presente lavoro di tesi ha avuto l’obiettivo di valutare le variazioni della qualità biologica del suolo in un sistema silvoarabile con filari di pioppo alla quinta stagione vegetativa, rispetto ad un seminativo tradizionale in monocoltura e dunque senza la presenza degli alberi (controllo agrario), e rispetto ad un pioppeto specializzato senza l’interazione con le colture agrarie (controllo forestale). Lo studio è stato svolto presso l’impianto agroforestale dell’azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami” di Veneto Agricoltura a Ceregnano (RO) e ha inteso valutare (i) l’indice di qualità biologica del suolo dei lombrichi (QBS-e) e dei microartropodi (QBS-ar), (ii) la fertilità biologica del suolo con lo strumento del fertimetro, (iii) i parametri microclimatici e (iv) gli accrescimenti e la produttività della componente erbacea e arborea nei diversi sistemi colturali. In questo primo anno di prova, con i pioppi alla quinta stagione vegetativa, nel sistema silvoarabile si è osservato un tendenziale calo dell’abbondanza di lombrichi (indice QBS-e) associato ad un incremento dell’abbondanza di artropodi (indice QBS-ar) avvicinandosi al filare alberato, specialmente durante il campionamento di giugno. Tra i diversi parametri investigati, il contenuto di acqua nel suolo, in particolare nell’orizzonte 0-30cm, risulta il maggiormente correlato con le variazioni di tali indici, con l’abbondanza di lombrichi correlata ad un incremento dell’umidità nel suolo. Lo stesso trend è stato evidenziato per il pioppo, con un’abbondanza di lombricofauna inferiore lungo il filare agroforestale rispetto al pioppeto specializzato, nonostante il contenuto idrico del suolo più abbondante. Per quanto riguarda la fertilità biologica del suolo, è stata osservata una minore degradazione del cotone avvicinandosi ai filari di pioppi, come anche nel pioppeto specializzato, rispetto alle colture erbacee in pieno campo, evidenziando un possibile effetto inibitore del pioppo nei confronti dell’attività cellulosolitica della microflora tellurica. Il sistema agroforestale ha consentito accrescimenti diametrici significativamente superiore per il pioppo, rispetto al sistema specializzato; nelle colture erbacee si è evidenziata la maggior adattabilità all’ambiente agroforestale del cereale autunno-vernino, frumento in questo caso, rispetto ad una coltura estiva come il mais, sia per la minore competizione per la radiazione luminosa con il pioppo, sia per le minori esigenze idriche. Essendo uno dei primi lavori sull’analisi della qualità biologica del suolo nei sistemi silvoarabili, e contrastante con gli studi disponibili in letteratura, saranno necessari ulteriori investigazioni per corroborare i risultati.
2022
Characterization of soil biological fertility in silvoarable systems with poplar
Mais
Frumento
Agroforestazione
Lombricofauna
Fertimetro
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