Il presente lavoro di tesi, dal titolo “La pedagogia speciale in Italia e in Inghilterra. Uno studio comparativo sull’educazione inclusiva”, ha l’obiettivo di analizzare la pedagogia speciale e in particolare la didattica inclusiva di due Paesi, l’Italia e l’Inghilterra. La volontà di affrontare tale tema nasce dall’interesse nei confronti dell’educazione delle persone, in particolare dei bambini e ragazzi, in situazione di disabilità e dalla volontà di capire come sia meglio comportarsi nei loro confronti. Una comparazione tra due Paesi, come l’Italia e l’Inghilterra, che in questo ambito presentano sia differenze che somiglianze, permette di ottenere più informazioni a riguardo e in caso anche di poter prendere ispirazione dalle metodologie educative di un Paese straniero e adottarle nel proprio, contribuendo a migliorarne il sistema educativo. A tal fine si mette in pratica il metodo comparativo, in particolare il metodo formulato da Bereday, proprio dell’educazione comparata. Grazie all’utilizzo di questo metodo di ricerca, si è riusciti ad evidenziare le somiglianze e le differenze tra i due Paesi riguardo l’educazione inclusiva, focalizzandosi in particolare su alcuni aspetti. Si è partiti dalla definizione di pedagogia speciale e di educazione inclusiva, analizzando quella che è la loro storia. Successivamente sono state prese in analisi la storia dell’educazione inclusiva italiana e quella inglese. Per contestualizzare le varie informazioni sono stati definiti i profili dei due Paesi analizzando la conformazione geografica e il profilo politico. Una volta definito ciò, si è passati all’analisi dell’organizzazione del sistema educativo e scolastico osservando le somiglianze e differenze nell’organizzazione dei vari ordini scolastici. Successivamente, dopo questa contestualizzazione, è stato analizzato più in profondità tutto ciò che riguarda l’educazione degli alunni in situazione di disabilità, partendo dall’analisi dell’iter di certificazione di quest’ultimi, chi si occupa di questo processo e cosa esso comporta. In seguito è stato fatto un confronto tra il sistema educativo inclusivo italiano e il sistema educativo misto inglese, osservando come rispettivamente da un lato, ad oggi, sono presenti solamente scuole ordinarie, dall’altro, invece, sono compresenti scuole ordinare e scuole speciali. In riferimento a ciò si è cercato di analizzare come avviene l’accesso in questi differenti sistemi educativi a seconda della presenza o meno della certificazione di disabilità. Si è focalizzata poi l’attenzione sulle pratiche inclusive e quindi su tutto ciò che permette di attuare l’inclusione all’interno della scuola. In particolare, vengono analizzati la figura dell’insegnante di sostegno, le pratiche di inclusione, le diverse metodologie di lavoro e i vari tipi di documenti che permettono una maggiore inclusione scolastica degli alunni. In conclusione, tramite questo elaborato di tesi si è potuto evidenziare l’importanza che può avere il mettere in atto un lavoro di comparazione, grazie al quale si possono ottenere conoscenze riguardo i sistemi educativi di diversi Paesi, così da poter anche comprendere i propri punti di forza e di debolezza e intervenire di conseguenza. In questo modo le strategie proprie dell’altro Paese possono diventare o meno un modello da mettere in pratica nel proprio, così come risulta possibile, tramite questo approccio, un’autoanalisi critica, con lo scopo di ottenere maggiore inclusione all’interno della scuola.
La pedagogia speciale in Italia e in Inghilterra. Uno studio comparativo sull'educazione inclusiva.
PANDIN, ALESSIA
2023/2024
Abstract
Il presente lavoro di tesi, dal titolo “La pedagogia speciale in Italia e in Inghilterra. Uno studio comparativo sull’educazione inclusiva”, ha l’obiettivo di analizzare la pedagogia speciale e in particolare la didattica inclusiva di due Paesi, l’Italia e l’Inghilterra. La volontà di affrontare tale tema nasce dall’interesse nei confronti dell’educazione delle persone, in particolare dei bambini e ragazzi, in situazione di disabilità e dalla volontà di capire come sia meglio comportarsi nei loro confronti. Una comparazione tra due Paesi, come l’Italia e l’Inghilterra, che in questo ambito presentano sia differenze che somiglianze, permette di ottenere più informazioni a riguardo e in caso anche di poter prendere ispirazione dalle metodologie educative di un Paese straniero e adottarle nel proprio, contribuendo a migliorarne il sistema educativo. A tal fine si mette in pratica il metodo comparativo, in particolare il metodo formulato da Bereday, proprio dell’educazione comparata. Grazie all’utilizzo di questo metodo di ricerca, si è riusciti ad evidenziare le somiglianze e le differenze tra i due Paesi riguardo l’educazione inclusiva, focalizzandosi in particolare su alcuni aspetti. Si è partiti dalla definizione di pedagogia speciale e di educazione inclusiva, analizzando quella che è la loro storia. Successivamente sono state prese in analisi la storia dell’educazione inclusiva italiana e quella inglese. Per contestualizzare le varie informazioni sono stati definiti i profili dei due Paesi analizzando la conformazione geografica e il profilo politico. Una volta definito ciò, si è passati all’analisi dell’organizzazione del sistema educativo e scolastico osservando le somiglianze e differenze nell’organizzazione dei vari ordini scolastici. Successivamente, dopo questa contestualizzazione, è stato analizzato più in profondità tutto ciò che riguarda l’educazione degli alunni in situazione di disabilità, partendo dall’analisi dell’iter di certificazione di quest’ultimi, chi si occupa di questo processo e cosa esso comporta. In seguito è stato fatto un confronto tra il sistema educativo inclusivo italiano e il sistema educativo misto inglese, osservando come rispettivamente da un lato, ad oggi, sono presenti solamente scuole ordinarie, dall’altro, invece, sono compresenti scuole ordinare e scuole speciali. In riferimento a ciò si è cercato di analizzare come avviene l’accesso in questi differenti sistemi educativi a seconda della presenza o meno della certificazione di disabilità. Si è focalizzata poi l’attenzione sulle pratiche inclusive e quindi su tutto ciò che permette di attuare l’inclusione all’interno della scuola. In particolare, vengono analizzati la figura dell’insegnante di sostegno, le pratiche di inclusione, le diverse metodologie di lavoro e i vari tipi di documenti che permettono una maggiore inclusione scolastica degli alunni. In conclusione, tramite questo elaborato di tesi si è potuto evidenziare l’importanza che può avere il mettere in atto un lavoro di comparazione, grazie al quale si possono ottenere conoscenze riguardo i sistemi educativi di diversi Paesi, così da poter anche comprendere i propri punti di forza e di debolezza e intervenire di conseguenza. In questo modo le strategie proprie dell’altro Paese possono diventare o meno un modello da mettere in pratica nel proprio, così come risulta possibile, tramite questo approccio, un’autoanalisi critica, con lo scopo di ottenere maggiore inclusione all’interno della scuola.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pandin_Alessia.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.34 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.34 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/62604