Attualmente, i trattamenti per il Binge Eating Disorder (BED) o Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI) si focalizzano principalmente sull'impiego congiunto di psicoterapia e terapia dietetica, trascurando l'eventuale valore aggiunto derivante dall'attività fisica e dall'esercizio strutturato per questo disturbo. Lo studio si è proposto di investigare se l'integrazione dell'attività fisica potesse conferire ulteriori vantaggi alla terapia convenzionale, determinando miglioramenti non solo nei parametri metabolici, nella composizione corporea, nella tolleranza all'esercizio, nella forza e nella resistenza muscolare (già documentati in letteratura) in individui spesso affetti da sovrappeso o obesità, ma anche se tale intervento potesse contribuire a ridurre gli episodi di abbuffata, migliorare la percezione del proprio corpo, aumentare l'autostima e il benessere psicologico, e complessivamente la qualità della vita legata alla salute. Sono state reclutate cinque pazienti di sesso femminile con diagnosi di BED in trattamento psico-nutrizionale, le quali hanno partecipato per un periodo di tre mesi a un programma di esercizio fisico supervisionato tre volte a settimana. Le variabili di interesse sono state valutate tramite la somministrazione di test funzionali e questionari: alla fine del progetto, le partecipanti hanno sperimentato significativi cambiamenti nella sfera della salute mentale (p=0.03), evidenziati nell'umore, nella vitalità, nella socialità, nell'autostima e nella percezione del proprio corpo, nonché notevoli riduzioni nelle limitazioni fisiche e del dolore durante le attività quotidiane (p=0.02). Inoltre è risultata significativa la riduzione della frequenza degli episodi di abbuffata (p=0.05) ed è stato riscontrato un aumento della volontà di impegnarsi nella terapia dietetica, che rappresentano gli obiettivi primari nel trattamento del BED, indicando quindi un significativo miglioramento della qualità della vita. Questo suggerisce che l'esercizio potrebbe essere efficacemente integrato in una terapia multidisciplinare, anche nel lungo periodo, al fine di migliorare la salute psicofisica dei pazienti.
L'impatto dell'esercizio fisico strutturato nei soggetti con Binge Eating Disorder in trattamento psico-nutrizonale.
MASOTTI, ELENA
2023/2024
Abstract
Attualmente, i trattamenti per il Binge Eating Disorder (BED) o Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI) si focalizzano principalmente sull'impiego congiunto di psicoterapia e terapia dietetica, trascurando l'eventuale valore aggiunto derivante dall'attività fisica e dall'esercizio strutturato per questo disturbo. Lo studio si è proposto di investigare se l'integrazione dell'attività fisica potesse conferire ulteriori vantaggi alla terapia convenzionale, determinando miglioramenti non solo nei parametri metabolici, nella composizione corporea, nella tolleranza all'esercizio, nella forza e nella resistenza muscolare (già documentati in letteratura) in individui spesso affetti da sovrappeso o obesità, ma anche se tale intervento potesse contribuire a ridurre gli episodi di abbuffata, migliorare la percezione del proprio corpo, aumentare l'autostima e il benessere psicologico, e complessivamente la qualità della vita legata alla salute. Sono state reclutate cinque pazienti di sesso femminile con diagnosi di BED in trattamento psico-nutrizionale, le quali hanno partecipato per un periodo di tre mesi a un programma di esercizio fisico supervisionato tre volte a settimana. Le variabili di interesse sono state valutate tramite la somministrazione di test funzionali e questionari: alla fine del progetto, le partecipanti hanno sperimentato significativi cambiamenti nella sfera della salute mentale (p=0.03), evidenziati nell'umore, nella vitalità, nella socialità, nell'autostima e nella percezione del proprio corpo, nonché notevoli riduzioni nelle limitazioni fisiche e del dolore durante le attività quotidiane (p=0.02). Inoltre è risultata significativa la riduzione della frequenza degli episodi di abbuffata (p=0.05) ed è stato riscontrato un aumento della volontà di impegnarsi nella terapia dietetica, che rappresentano gli obiettivi primari nel trattamento del BED, indicando quindi un significativo miglioramento della qualità della vita. Questo suggerisce che l'esercizio potrebbe essere efficacemente integrato in una terapia multidisciplinare, anche nel lungo periodo, al fine di migliorare la salute psicofisica dei pazienti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Elena Masotti - L'impatto dell'esercizio fisico strutturato nei soggetti con Binge Eating Disorder in trattamento psico-nutrizionale.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.23 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.23 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/63289