In order to explore the major lines of tension in Nanni Balestrini's poetics, this research focuses above all on the relationship between poetry and civil commitment. Balestrini attempts a forcing of the most oppressive schemes of tradition: on a metric, stylistic and linguistic level, but also on a social and political level, conventions and structures are overcome in favour of a Muse that is revolution, utopia, subversion. The analysis conducted opens with a lunge at the historical-political context of the First Republic, which is followed by a general framing of the critical-literary panorama of Marxist inspiration, where various voices make their appearance in the tight search for the connection to be established between a certain type of literary production and the particular political-social context within which this literature is produced. An example of this is Gruppo 63, in which Balestrini operates, animated by a fervent desire to establish, at the editorial and literary level, an irremediable break with the bourgeois and capitalist system towards which part of Italian intellectuality and not only was tending. Having clarified the intent of the neo-avant-garde group, we move on to a deeper analysis of Nanni Balestrini's poetic production. The refusal of homologation, of bourgeois language and the hierarchical logics put into play also, and above all, in the linguistic system within which we move, is the starting point for the construction of supra-logical poetic structures, in which the ultimate meaning is not unique, but rather multiple, multiform, polyphonic. In order to do this, the neo-avant-gardist experiments with them all: electronic, acoustic and visual poetry tests; disarticulation of the syntax-semantic nexus; construction by montages, cut-ups, fold-ins; all permeated by a constant political theme explored at every level of composition. The intent, then, of this analysis is to establish and research the political-commitment knot that invades the pages of this author, in order to demonstrate how Balestrini's production is imbued with this component, which therefore does not end with the 1968 phenomenon.

Questa ricerca, allo scopo di esplorare le maggiori linee di tensione della poetica di Nanni Balestrini, si concentra sopratutto sul rapporto fra poesia e impegno civile. Balestrini tenta una forzatura degli schemi più opprimenti della tradizione: a livello metrico, stilistico, linguistico, ma anche a livello sociale e politico, le convenzioni e le strutture vengono superate a favore di una Musa che sia rivoluzione, utopia, sovvertimento. L’analisi condotta si apre con un affondo al contesto storico-politico della Prima Repubblica, cui segue un generale inquadramento del panorama critico-letterario di ispirazione marxista, dove diverse voci fanno la loro comparsa nella serrata ricerca del nesso da stabilire fra un certo tipo di produzione letteraria e il particolare contesto politico-sociale entro cui questa letteratura si produce. Ne è un esempio il Gruppo 63, nel quale Balestrini opera, animato da una fervida volontà di istituire, a livello ora editoriale ora letterario, un’insanabile rottura con il sistema borghese e capitalistico verso cui tendeva parte dell’intellettualità italiana e non solo. Chiarito l’intento del gruppo neoavanguardista, si passa all’analisi più approfondita della produzione poetica di Nanni Balestrini. Il rifiuto dell’omologazione, del linguaggio borghese e delle logiche gerarchiche messe in campo anche, e sopratutto, nel sistema linguistico entro cui ci muoviamo, è lo spunto di partenza per la costruzione di delle strutture poetiche sovra-logiche, in cui il senso ultimo non è unico, bensì plurimo, multiforme, polifonico. Per fare ciò, il neoavanguardista le sperimenta tutte: prove di poesia elettronica, acustica e visiva; disarticolazione del nesso sintassi-semantica; costruzione per montaggi, cut-up, fold-in; il tutto perorato da una costante tematica politica esplorata ad ogni livello di composizione. L’intento allora di questa analisi è quello di stabilire e ricercare il nodo politico-impegnato che invade le pagine di questo autore, per dimostrare come la produzione balestriniana sia intrisa di questa componente, che non si esaurisce dunque nel fenomeno sessantottino. 

Vietato vietare: Nanni Balestrini e la poetica dell'opposizione

GRAMMATICO, NICOLETTA
2023/2024

Abstract

In order to explore the major lines of tension in Nanni Balestrini's poetics, this research focuses above all on the relationship between poetry and civil commitment. Balestrini attempts a forcing of the most oppressive schemes of tradition: on a metric, stylistic and linguistic level, but also on a social and political level, conventions and structures are overcome in favour of a Muse that is revolution, utopia, subversion. The analysis conducted opens with a lunge at the historical-political context of the First Republic, which is followed by a general framing of the critical-literary panorama of Marxist inspiration, where various voices make their appearance in the tight search for the connection to be established between a certain type of literary production and the particular political-social context within which this literature is produced. An example of this is Gruppo 63, in which Balestrini operates, animated by a fervent desire to establish, at the editorial and literary level, an irremediable break with the bourgeois and capitalist system towards which part of Italian intellectuality and not only was tending. Having clarified the intent of the neo-avant-garde group, we move on to a deeper analysis of Nanni Balestrini's poetic production. The refusal of homologation, of bourgeois language and the hierarchical logics put into play also, and above all, in the linguistic system within which we move, is the starting point for the construction of supra-logical poetic structures, in which the ultimate meaning is not unique, but rather multiple, multiform, polyphonic. In order to do this, the neo-avant-gardist experiments with them all: electronic, acoustic and visual poetry tests; disarticulation of the syntax-semantic nexus; construction by montages, cut-ups, fold-ins; all permeated by a constant political theme explored at every level of composition. The intent, then, of this analysis is to establish and research the political-commitment knot that invades the pages of this author, in order to demonstrate how Balestrini's production is imbued with this component, which therefore does not end with the 1968 phenomenon.
2023
Forbidden to forbid: Nanni Balestrini and the poetics of opposition
Questa ricerca, allo scopo di esplorare le maggiori linee di tensione della poetica di Nanni Balestrini, si concentra sopratutto sul rapporto fra poesia e impegno civile. Balestrini tenta una forzatura degli schemi più opprimenti della tradizione: a livello metrico, stilistico, linguistico, ma anche a livello sociale e politico, le convenzioni e le strutture vengono superate a favore di una Musa che sia rivoluzione, utopia, sovvertimento. L’analisi condotta si apre con un affondo al contesto storico-politico della Prima Repubblica, cui segue un generale inquadramento del panorama critico-letterario di ispirazione marxista, dove diverse voci fanno la loro comparsa nella serrata ricerca del nesso da stabilire fra un certo tipo di produzione letteraria e il particolare contesto politico-sociale entro cui questa letteratura si produce. Ne è un esempio il Gruppo 63, nel quale Balestrini opera, animato da una fervida volontà di istituire, a livello ora editoriale ora letterario, un’insanabile rottura con il sistema borghese e capitalistico verso cui tendeva parte dell’intellettualità italiana e non solo. Chiarito l’intento del gruppo neoavanguardista, si passa all’analisi più approfondita della produzione poetica di Nanni Balestrini. Il rifiuto dell’omologazione, del linguaggio borghese e delle logiche gerarchiche messe in campo anche, e sopratutto, nel sistema linguistico entro cui ci muoviamo, è lo spunto di partenza per la costruzione di delle strutture poetiche sovra-logiche, in cui il senso ultimo non è unico, bensì plurimo, multiforme, polifonico. Per fare ciò, il neoavanguardista le sperimenta tutte: prove di poesia elettronica, acustica e visiva; disarticolazione del nesso sintassi-semantica; costruzione per montaggi, cut-up, fold-in; il tutto perorato da una costante tematica politica esplorata ad ogni livello di composizione. L’intento allora di questa analisi è quello di stabilire e ricercare il nodo politico-impegnato che invade le pagine di questo autore, per dimostrare come la produzione balestriniana sia intrisa di questa componente, che non si esaurisce dunque nel fenomeno sessantottino. 
Nanni Balestrini
Neoavanguardia
Poesia di rivolta
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