Drawing from Clifford Geertz's considerations on the interwoven, yet often contested relationship between literature and anthropology, ad from Victor Turner's observations regarding the importance of narration and performance in socio-cultural contexts, this paper aims to investigate the anthropological concept of Liminality through the lens of a literary work, seeking, in the shared facets of these seemingly distinct disciplines, a common ground for analysis, debate, and reflection. William Shakespeare's 'Troilus and Cressida' emerges as a fitting case study owing to its structure, thematic depth, historical derivation, and its resistance to genre classification. The analysis will present a historical and literary survey of the variations fo the Trojan War narrative, from which derived the primary subject of the play; conversely, it will provide a theoretical framework of reference by discussing the studies on limits and liminality conducted by Arnold Van Gennep and Victor Turner, highlighting the enduring relevance of these concepts within the broader cultural landscape, particularly in modern urban-industrial societies. Combining observations drawn from these apparently disparate scope and integrating them with a robust critical and theoretical framework, the dissertation will then provide an attempt of critical and interpretative reading of Troilus and Cressida, emphasizing the emergence of the liminal element in its macro and micro narrative structures: from the circumstances of war to the setting, from the pervasive uncertainty of the conflict to the characters’ sense of identity, from the dissolution of heroism to performative anxiety. Beyond serving as an opportunity to consider literary works as valid cases for ethnographic inquiries, this thesis seeks to highlight the potential of the multidisciplinary approach adopted herein, which appears ideally suited for educational purposes to encourage critical reception and dynamic reinterpretations of established concepts. To this end, the work will conclude with personal observations on the investigation, the methodologies employed, and prospects for potential future developments.

A partire dalle considerazioni di Clifford Geertz sul rapporto interdipendente, benché spesso contestato, tra letteratura e antropologia, e dalle osservazioni di Victor Turner circa l’importanza della narrazione e della performance in ambito socio-culturale, il presente elaborato si pone come obiettivo l’indagine del concetto antropologico del Limite tramite il filtro di un’opera letteraria, cercando, nelle similitudini e analogie che accomunano i due ambiti disciplinari, una comune dimensione di analisi, dibattito e riflessione. Per la sua struttura, le sue tematiche, la sua storia derivativa e la difficoltà d’inquadramento in un contesto di genere, Troilus e Cressida di William Shakespeare appare come caso di studio appropriato. Si traccerà, a sostegno dell’analisi, un excursus storico e letterario delle variazioni e reinterpretazioni della Guerra di Troia, da cui deriva il soggetto primario dell’opera. Parallelamente, si andranno a presentare gli studi di Arnold Van Gennep e Victor Turner sul concetto di limite e liminalità nel più ampio contesto culturale, evidenziando l’importanza che essi rivestono tutt’ora, in particolare nelle società a carattere urbano-industriale. Unendo dunque le osservazioni tratte in questi ambiti apparentemente divergenti e affiancandole ad un appropriato apparato critico e teorico, si cercherà di dare una lettura di Troilus e Cressida, evidenziando l’emergenza del limite nelle sue macro e micro strutture narrative: dalle circostanze all’ambientazione, dalla pervasiva incertezza della guerra al senso identitaria dei personaggi, dalla dissoluzione del senso dell’eroismo all’ansia performativa. Oltre a offrire l’occasione di considerare le opere letterarie come validi casi di studio etnografico, l’elaborato mira a sottolineare le potenzialità multidisciplinari dell’approccio qui adottato, idealmente applicabili in contesti didattici per incoraggiare la ricezione critica e la rielaborazione dinamica di concetti altresì consolidati. A tale scopo, il lavoro troverà la sua conclusione in osservazioni personali sull’indagine, sul metodo adottato e su possibili sviluppi futuri.

Between Anthropology and Literature: Liminality in William Shakespeare's "Troilus and Cressida"

ZAMBELLO, ANNA CHIARA
2023/2024

Abstract

Drawing from Clifford Geertz's considerations on the interwoven, yet often contested relationship between literature and anthropology, ad from Victor Turner's observations regarding the importance of narration and performance in socio-cultural contexts, this paper aims to investigate the anthropological concept of Liminality through the lens of a literary work, seeking, in the shared facets of these seemingly distinct disciplines, a common ground for analysis, debate, and reflection. William Shakespeare's 'Troilus and Cressida' emerges as a fitting case study owing to its structure, thematic depth, historical derivation, and its resistance to genre classification. The analysis will present a historical and literary survey of the variations fo the Trojan War narrative, from which derived the primary subject of the play; conversely, it will provide a theoretical framework of reference by discussing the studies on limits and liminality conducted by Arnold Van Gennep and Victor Turner, highlighting the enduring relevance of these concepts within the broader cultural landscape, particularly in modern urban-industrial societies. Combining observations drawn from these apparently disparate scope and integrating them with a robust critical and theoretical framework, the dissertation will then provide an attempt of critical and interpretative reading of Troilus and Cressida, emphasizing the emergence of the liminal element in its macro and micro narrative structures: from the circumstances of war to the setting, from the pervasive uncertainty of the conflict to the characters’ sense of identity, from the dissolution of heroism to performative anxiety. Beyond serving as an opportunity to consider literary works as valid cases for ethnographic inquiries, this thesis seeks to highlight the potential of the multidisciplinary approach adopted herein, which appears ideally suited for educational purposes to encourage critical reception and dynamic reinterpretations of established concepts. To this end, the work will conclude with personal observations on the investigation, the methodologies employed, and prospects for potential future developments.
2023
Between Anthropology and Literature: Liminality in William Shakespeare's "Troilus and Cressida"
A partire dalle considerazioni di Clifford Geertz sul rapporto interdipendente, benché spesso contestato, tra letteratura e antropologia, e dalle osservazioni di Victor Turner circa l’importanza della narrazione e della performance in ambito socio-culturale, il presente elaborato si pone come obiettivo l’indagine del concetto antropologico del Limite tramite il filtro di un’opera letteraria, cercando, nelle similitudini e analogie che accomunano i due ambiti disciplinari, una comune dimensione di analisi, dibattito e riflessione. Per la sua struttura, le sue tematiche, la sua storia derivativa e la difficoltà d’inquadramento in un contesto di genere, Troilus e Cressida di William Shakespeare appare come caso di studio appropriato. Si traccerà, a sostegno dell’analisi, un excursus storico e letterario delle variazioni e reinterpretazioni della Guerra di Troia, da cui deriva il soggetto primario dell’opera. Parallelamente, si andranno a presentare gli studi di Arnold Van Gennep e Victor Turner sul concetto di limite e liminalità nel più ampio contesto culturale, evidenziando l’importanza che essi rivestono tutt’ora, in particolare nelle società a carattere urbano-industriale. Unendo dunque le osservazioni tratte in questi ambiti apparentemente divergenti e affiancandole ad un appropriato apparato critico e teorico, si cercherà di dare una lettura di Troilus e Cressida, evidenziando l’emergenza del limite nelle sue macro e micro strutture narrative: dalle circostanze all’ambientazione, dalla pervasiva incertezza della guerra al senso identitaria dei personaggi, dalla dissoluzione del senso dell’eroismo all’ansia performativa. Oltre a offrire l’occasione di considerare le opere letterarie come validi casi di studio etnografico, l’elaborato mira a sottolineare le potenzialità multidisciplinari dell’approccio qui adottato, idealmente applicabili in contesti didattici per incoraggiare la ricezione critica e la rielaborazione dinamica di concetti altresì consolidati. A tale scopo, il lavoro troverà la sua conclusione in osservazioni personali sull’indagine, sul metodo adottato e su possibili sviluppi futuri.
Anthropology
Literature
Liminality
Shakespeare
Troilus and Cressida
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/63530