Il presente lavoro analizza il ruolo delle c.d. vittime vulnerabili all’interno del contesto familiare, ovvero tutti quei soggetti considerati più deboli rispetto ad altri come i minori, le donne e gli anziani costretti a subire ogni forma di violenza (psicologica, sessuale, economica, fisica e assistita) che comporta delle ripercussioni a livello psicosociale. Viene fatto, poi, un riferimento alla disciplina che si occupa dello studio della vittima: la vittimologia. Grazie ad essa, infatti, è stato possibile un primo riconoscimento alla figura della persona offesa fino ad allora relegata ad una posizione del tutto marginale. La trattazione passa in rassegna anche le più significative fonti internazionali, sovranazionali e nazionali ponendo particolare attenzione alle novità introdotte dalla Decisione quadro 2001/220/GAI e dalla Direttiva 2012/29/UE, in seguito recepita dall’ordinamento interno con il d.lgs. 212/2015 nonché a tutte quelle normative italiane che perseguono lo stesso scopo. È messo in evidenza il ruolo della giustizia riparativa, istituto disciplinato recentemente dalla legge delega 134/2021, meglio nota come riforma Cartabia. La giustizia riparativa, infatti, consiste in un istituto che permette di dare voce alla vittima che ha subito il reato consentendone una “riparazione” che non si limita solo all’aspetto economico, ma che dà valore alla sua figura anche nel corso del procedimento penale al fine di evitare ogni forma di vittimizzazione secondaria. Si evidenzia, quindi, come questo istituto possa rappresentare un’occasione per “ricucire” i rapporti - ove possibile - tra vittima e colpevole, a vantaggio di entrambi, superando una logica meramente retributiva e vendicativa della pena, che non rispetta la finalità rieducativa richiamata all’art. 27, co.3 della Costituzione. Entrando nello specifico, ciò che si intende analizzare sono gli aspetti di applicabilità della giustizia riparativa nei casi di violenza domestica mettendo a confronto esperienze europee ed italiane con l’intenzione di verificarne la sua efficacia.
Le vittime vulnerabili nel contesto della violenza intrafamiliare: verso una possibile apertura a percorsi di giustizia riparativa?
BELLATO, GLORIA
2023/2024
Abstract
Il presente lavoro analizza il ruolo delle c.d. vittime vulnerabili all’interno del contesto familiare, ovvero tutti quei soggetti considerati più deboli rispetto ad altri come i minori, le donne e gli anziani costretti a subire ogni forma di violenza (psicologica, sessuale, economica, fisica e assistita) che comporta delle ripercussioni a livello psicosociale. Viene fatto, poi, un riferimento alla disciplina che si occupa dello studio della vittima: la vittimologia. Grazie ad essa, infatti, è stato possibile un primo riconoscimento alla figura della persona offesa fino ad allora relegata ad una posizione del tutto marginale. La trattazione passa in rassegna anche le più significative fonti internazionali, sovranazionali e nazionali ponendo particolare attenzione alle novità introdotte dalla Decisione quadro 2001/220/GAI e dalla Direttiva 2012/29/UE, in seguito recepita dall’ordinamento interno con il d.lgs. 212/2015 nonché a tutte quelle normative italiane che perseguono lo stesso scopo. È messo in evidenza il ruolo della giustizia riparativa, istituto disciplinato recentemente dalla legge delega 134/2021, meglio nota come riforma Cartabia. La giustizia riparativa, infatti, consiste in un istituto che permette di dare voce alla vittima che ha subito il reato consentendone una “riparazione” che non si limita solo all’aspetto economico, ma che dà valore alla sua figura anche nel corso del procedimento penale al fine di evitare ogni forma di vittimizzazione secondaria. Si evidenzia, quindi, come questo istituto possa rappresentare un’occasione per “ricucire” i rapporti - ove possibile - tra vittima e colpevole, a vantaggio di entrambi, superando una logica meramente retributiva e vendicativa della pena, che non rispetta la finalità rieducativa richiamata all’art. 27, co.3 della Costituzione. Entrando nello specifico, ciò che si intende analizzare sono gli aspetti di applicabilità della giustizia riparativa nei casi di violenza domestica mettendo a confronto esperienze europee ed italiane con l’intenzione di verificarne la sua efficacia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/63854