Il caso Facebook-AGCM arriva davanti al Consiglio di Stato che si esprime precisando la duplice natura - personale e patrimoniale - che i dati personali acquisiscono in seguito ad attività di profilazione con finalità commerciali. La questione di usare i dati personali come corrispettivo sembra essere possibile a seguito della Direttiva UE 2019/770, ma questa interpretazione va rivista alla luce dei problemi di coordinamento con il GDPR. Il legislatore comunitario si sta muovendo verso una tutela multilivello dell’interessato-consumatore, al fine di ampliare la possibilità per le persone fisiche di ricevere garanzie previste da diverse discipline positive. Tali discipline presentano ambiti operativi differenti e si pongono in termini di complementarietà. Un punto cardine nei diversi dibattiti in materia è dato dalla natura del consenso al trattamento dei dati personali e al suo carattere. Se da un lato si parla di consenso meramente autorizzativo, dall’altro si tratta di un consenso negoziale che ha ad oggetto il diritto allo sfruttamento economico. Un’attenzione particolare viene dedicata al diritto di revocare il consenso, ci si domanda quali possono essere le conseguenze con riferimento al rapporto contrattuale. I valori perseguiti dall’ordinamento con riguardo al trattamento dei dati personali, sono molteplici (protezione della persona, obblighi informativi, principio di trasparenza, libera circolazione dei dati), pertanto le tutele non possono esaurirsi nel tradizionale concetto di privacy ma devono estendersi verso un sistema disciplinare integrato.
La dimensione patrimoniale dei dati personali e la tutela dell’utente-consumatore
DE BARI, DOMENICA ROBERTA
2023/2024
Abstract
Il caso Facebook-AGCM arriva davanti al Consiglio di Stato che si esprime precisando la duplice natura - personale e patrimoniale - che i dati personali acquisiscono in seguito ad attività di profilazione con finalità commerciali. La questione di usare i dati personali come corrispettivo sembra essere possibile a seguito della Direttiva UE 2019/770, ma questa interpretazione va rivista alla luce dei problemi di coordinamento con il GDPR. Il legislatore comunitario si sta muovendo verso una tutela multilivello dell’interessato-consumatore, al fine di ampliare la possibilità per le persone fisiche di ricevere garanzie previste da diverse discipline positive. Tali discipline presentano ambiti operativi differenti e si pongono in termini di complementarietà. Un punto cardine nei diversi dibattiti in materia è dato dalla natura del consenso al trattamento dei dati personali e al suo carattere. Se da un lato si parla di consenso meramente autorizzativo, dall’altro si tratta di un consenso negoziale che ha ad oggetto il diritto allo sfruttamento economico. Un’attenzione particolare viene dedicata al diritto di revocare il consenso, ci si domanda quali possono essere le conseguenze con riferimento al rapporto contrattuale. I valori perseguiti dall’ordinamento con riguardo al trattamento dei dati personali, sono molteplici (protezione della persona, obblighi informativi, principio di trasparenza, libera circolazione dei dati), pertanto le tutele non possono esaurirsi nel tradizionale concetto di privacy ma devono estendersi verso un sistema disciplinare integrato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/63861