Il presente lavoro si propone come un saggio preliminare alla compilazione di un 'repertorio' degli usi paratestuali (titoli, inter-titoli, epigrafi, incipit, inserti o citazioni nel corpo del testo) del latino nella poesia italiana del Novecento. La rassegna proposta in questa sede ha fatto seguire a un'illustrazione complessiva del progetto, un campione incentrato particolarmente sullo studio dei titoli. Questi sono stati suddivisi in tre categorie principali: titoli di raccolta, titoli di sezione, titoli di componimento. Per ciascuna di esse si è proposta un'analisi tanto di alcuni casi di riuso del latino nella forma di inserti o latinismi, quanto di riusi del latino implicanti fenomeni strettamente intertestuali. La varietà dei modi di impiego del latino e delle personalità autoriali coinvolte (da Montale ad Anedda) da un lato ha rimesso in discussione la generale predisposizione della critica a decretare estinto od occasionale il rapporto istituito dalla poesia del Novecento (e oltre) con il latino, dall’altro ha manifestato la necessità di una nuova attenzione ai paratesti, in quanto luoghi privilegiati di una strategia volta a far meglio accogliere il testo e a svilupparne una lettura più consapevole, in termini di referenti e modelli, agli occhi dell’autore e dei suoi alleati (i lettori).
«In limine». Per uno studio dei paratesti latini nella poesia italiana del Novecento.
TIBALDO, CAMILLA
2022/2023
Abstract
Il presente lavoro si propone come un saggio preliminare alla compilazione di un 'repertorio' degli usi paratestuali (titoli, inter-titoli, epigrafi, incipit, inserti o citazioni nel corpo del testo) del latino nella poesia italiana del Novecento. La rassegna proposta in questa sede ha fatto seguire a un'illustrazione complessiva del progetto, un campione incentrato particolarmente sullo studio dei titoli. Questi sono stati suddivisi in tre categorie principali: titoli di raccolta, titoli di sezione, titoli di componimento. Per ciascuna di esse si è proposta un'analisi tanto di alcuni casi di riuso del latino nella forma di inserti o latinismi, quanto di riusi del latino implicanti fenomeni strettamente intertestuali. La varietà dei modi di impiego del latino e delle personalità autoriali coinvolte (da Montale ad Anedda) da un lato ha rimesso in discussione la generale predisposizione della critica a decretare estinto od occasionale il rapporto istituito dalla poesia del Novecento (e oltre) con il latino, dall’altro ha manifestato la necessità di una nuova attenzione ai paratesti, in quanto luoghi privilegiati di una strategia volta a far meglio accogliere il testo e a svilupparne una lettura più consapevole, in termini di referenti e modelli, agli occhi dell’autore e dei suoi alleati (i lettori).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/64083