La parentificazione può essere concepita come una tipologia di inversione di ruolo nella diade genitore-bambino dove il bambino assume dei livelli di responsabilità all’interno della famiglia che sono inappropriati dal punto di vista dello sviluppo (Hooper & Wallace, 2010). Adeguati confini psicologici in cui i genitori forniscono la maggior parte delle cure necessarie al bambino sono considerati fondamentali per il suo sviluppo (Kerig, 2005; Macfie et al., 2015). Tuttavia, in alcune famiglie, si verifica una grave rottura dei confini psicologici tra genitori e figli, nota come parentificazione, in cui i genitori si rivolgono ai loro figli richiedendo un aiuto strumentale con le faccende domestiche (parentificazione strumentale) o ricercando accudimento emotivo, sostegno, comfort e vicinanza (parentificazione emotiva) (Schorr & Goldner, 2023). Le prime esperienze all'interno della famiglia hanno un impatto importante e duraturo sullo sviluppo dei bambini; perciò, uno degli obiettivi di questo lavoro è di indagare in che modo l’assunzione di responsabilità genitoriali durante l’infanzia o l’adolescenza possa influenzare la capacità di regolare le emozioni durante l’età adulta. La regolazione delle emozioni, come definita da Gross e colleghi (Barrett, Ochsner, & Gross, 2007; Gross, 1998; Gross & Thompson, 2007), si riferisce ai processi con cui gli individui alterano e controllano l'esperienza emotiva; questi processi sono molto vari e differiscono tra gli individui (John & Gross, 2004). Jurist (Jurist, 2005, 2018) ha presentato una nuova prospettiva sulla regolazione delle emozioni chiamata teoria dell'affettività mentalizzata (MA), che tiene conto della mentalizzazione nel processo di regolazione emotiva. Questa teoria sostiene che la capacità di regolare (gestire, alterare o cambiare) un'emozione dipende dalla capacità di mentalizzare. Sostiene inoltre che le emozioni non vengono solo disciplinate in un processo regolativo, ma sono anche rivalutate nel significato. Questo aspetto più sofisticato della regolazione delle emozioni richiede la capacità di riflettere sui propri pensieri e sentimenti e di mentalizzare sui fattori che possono influenzare l'emozione, come le esperienze infantili o la situazione o il contesto attuale in cui si trova una persona (Greenberg et al., 2017). Un ulteriore obiettivo dello studio, riguarda l’indagare se l’uso disposizionale di strategie di regolazione diverse in ciascuno dei partner(variabile causale), abbia degli effetti sulla capacità di esprimere le emozioni (variabile outcome) di entrambi i membri della diade.
Parentificazione durante l’infanzia: un’analisi esplorativa sulle conseguenze dell’assunzione precoce di ruoli genitoriali rispetto alla capacità di identificare, processare e comunicare le proprie emozioni in età adulta
PENDINELLI, CHIARA
2023/2024
Abstract
La parentificazione può essere concepita come una tipologia di inversione di ruolo nella diade genitore-bambino dove il bambino assume dei livelli di responsabilità all’interno della famiglia che sono inappropriati dal punto di vista dello sviluppo (Hooper & Wallace, 2010). Adeguati confini psicologici in cui i genitori forniscono la maggior parte delle cure necessarie al bambino sono considerati fondamentali per il suo sviluppo (Kerig, 2005; Macfie et al., 2015). Tuttavia, in alcune famiglie, si verifica una grave rottura dei confini psicologici tra genitori e figli, nota come parentificazione, in cui i genitori si rivolgono ai loro figli richiedendo un aiuto strumentale con le faccende domestiche (parentificazione strumentale) o ricercando accudimento emotivo, sostegno, comfort e vicinanza (parentificazione emotiva) (Schorr & Goldner, 2023). Le prime esperienze all'interno della famiglia hanno un impatto importante e duraturo sullo sviluppo dei bambini; perciò, uno degli obiettivi di questo lavoro è di indagare in che modo l’assunzione di responsabilità genitoriali durante l’infanzia o l’adolescenza possa influenzare la capacità di regolare le emozioni durante l’età adulta. La regolazione delle emozioni, come definita da Gross e colleghi (Barrett, Ochsner, & Gross, 2007; Gross, 1998; Gross & Thompson, 2007), si riferisce ai processi con cui gli individui alterano e controllano l'esperienza emotiva; questi processi sono molto vari e differiscono tra gli individui (John & Gross, 2004). Jurist (Jurist, 2005, 2018) ha presentato una nuova prospettiva sulla regolazione delle emozioni chiamata teoria dell'affettività mentalizzata (MA), che tiene conto della mentalizzazione nel processo di regolazione emotiva. Questa teoria sostiene che la capacità di regolare (gestire, alterare o cambiare) un'emozione dipende dalla capacità di mentalizzare. Sostiene inoltre che le emozioni non vengono solo disciplinate in un processo regolativo, ma sono anche rivalutate nel significato. Questo aspetto più sofisticato della regolazione delle emozioni richiede la capacità di riflettere sui propri pensieri e sentimenti e di mentalizzare sui fattori che possono influenzare l'emozione, come le esperienze infantili o la situazione o il contesto attuale in cui si trova una persona (Greenberg et al., 2017). Un ulteriore obiettivo dello studio, riguarda l’indagare se l’uso disposizionale di strategie di regolazione diverse in ciascuno dei partner(variabile causale), abbia degli effetti sulla capacità di esprimere le emozioni (variabile outcome) di entrambi i membri della diade.File | Dimensione | Formato | |
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