Nell’ambito della ricerca per lo sviluppo degli esoscheletri emerge il concetto di embodiment, un concetto complesso legato all’integrazione tra uomo e dispositivo. Un esoscheletro che può essere embodied più facilmente potrà raggiungere più efficacemente gli obbiettivi per cui è stato progettato. Nonostante l’importanza di questo concetto, esistono poche modalità per misurarlo a livello neurofisiologico. Per questo, il progetto “Neural correlates of Human Robot Interaction and embodiment of assistive and rehabilitative wearable robots” attivo presso il ReNet Lab del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova e svolto in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI) ha l’obiettivo di identificare un marker dell’embodiment nel segnale elettroencefalografico, sfruttando il fenomeno di attenuazione sensoriale che influisce sull’ampiezza dei potenziali evocati somatosensoriali. Questa tesi si propone di descrivere il lavoro di raccolta e di analisi del segnale EEG misurato su 6 soggetti volontari attraverso un opportuno protocollo sperimentale eseguito presso lo IAS-Lab del DEI che prevede la stimolazione elettrica del nervo mediano in presenza o assenza di esoscheletro. Il lavoro si è concentrato in particolare sul pre-processing del segnale, sulla rimozione degli artefatti e sull’estrazione di potenziali evocati. Dai risultati su questi ultimi è emerso in particolare che l’ampiezza del picco N60 nel canale CP4 controlaterale alla stimolazione sembrerebbe dipendere dal livello di embodiment del dispositivo. Questo risultato non risulta ancora statisticamente significativo, ma ciò potrebbe essere causato dal numero ancora troppo ridotto di soggetti. Infatti, è prevista la continuazione del progetto con la raccolta di nuovi dati per corroborare i risultati preliminari finora ottenuti.
Identificazione di marker neurofisiologici dell'embodiment di esoscheletri da potenziali evocati somatosensoriali: sviluppo di una metodologia e risultati sperimentali preliminari
TASINAZZO, WILLIAM
2023/2024
Abstract
Nell’ambito della ricerca per lo sviluppo degli esoscheletri emerge il concetto di embodiment, un concetto complesso legato all’integrazione tra uomo e dispositivo. Un esoscheletro che può essere embodied più facilmente potrà raggiungere più efficacemente gli obbiettivi per cui è stato progettato. Nonostante l’importanza di questo concetto, esistono poche modalità per misurarlo a livello neurofisiologico. Per questo, il progetto “Neural correlates of Human Robot Interaction and embodiment of assistive and rehabilitative wearable robots” attivo presso il ReNet Lab del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova e svolto in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI) ha l’obiettivo di identificare un marker dell’embodiment nel segnale elettroencefalografico, sfruttando il fenomeno di attenuazione sensoriale che influisce sull’ampiezza dei potenziali evocati somatosensoriali. Questa tesi si propone di descrivere il lavoro di raccolta e di analisi del segnale EEG misurato su 6 soggetti volontari attraverso un opportuno protocollo sperimentale eseguito presso lo IAS-Lab del DEI che prevede la stimolazione elettrica del nervo mediano in presenza o assenza di esoscheletro. Il lavoro si è concentrato in particolare sul pre-processing del segnale, sulla rimozione degli artefatti e sull’estrazione di potenziali evocati. Dai risultati su questi ultimi è emerso in particolare che l’ampiezza del picco N60 nel canale CP4 controlaterale alla stimolazione sembrerebbe dipendere dal livello di embodiment del dispositivo. Questo risultato non risulta ancora statisticamente significativo, ma ciò potrebbe essere causato dal numero ancora troppo ridotto di soggetti. Infatti, è prevista la continuazione del progetto con la raccolta di nuovi dati per corroborare i risultati preliminari finora ottenuti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/64490