In mental health care settings, a recovery-oriented approach is becoming increasingly popular since the 1970s, as opposed to the traditional approach that considers the goal of interventions to be clinical recovery, understood as the absence of symptoms and a return to a normality defined by clinical criteria. Instead, recovery is understood as a process, rather than a point of arrival, during which the subject is the protagonist of his or her own journey of change, and which involves his or her entire social network. In this perspective of empowerment, the subject regains ownership of aspects of his or her life that had suffered from the course of the disease. This means, on the part of mental health services, adopting a careful look at the patient's unique needs, involving his or her family network, offering the possibility of enacting peer support with the help of the figures of Expert Users, and supporting the user in reintegrating into work and finding housing solutions in line with contextual needs. To better investigate recovery processes from the perspective of mental health users and professionals, a research study, called "EXIT MADNESS? EXamining Interpersonal Testimonies of Recovery from Severe Mental Disease"; semi-structured interviews were conducted with users and professionals with the aim of investigating these processes, keeping a special focus on the role of the relational factor. The research question of this paper focused on identifying, through a content analysis of the 31 individual user interviews, the elements considered useful for the recovery pathway. The results of this analysis were subsequently compared with existing literature, particularly similar qualitative research, and common lines of content were observed across studies.

Nei contesti di cura della salute mentale si sta sempre più diffondendo, a partire dagli anni Settanta, un approccio recovery-oriented rispetto all’approccio tradizionale che considera come obiettivo degli interventi la guarigione clinica, intesa come assenza di sintomi e un ritorno a una normalità definita da criteri clinici. La recovery è intesa invece come un processo, piuttosto che un punto di arrivo, nel corso del quale il soggetto è protagonista del proprio percorso di cambiamento, e che coinvolge la sua intera rete sociale. In quest’ottica di empowerment il soggetto si riappropria degli aspetti della sua vita che avevano sofferto del decorso della malattia. Questo significa, da parte dei servizi di salute mentale, adottare uno sguardo attento ai bisogni unici del paziente, coinvolgere la sua rete familiare, offrire la possibilità di mettere in atto un supporto tra pari con l’ausilio delle figure degli Utenti Esperti, e supportare l’utente nel reinserimento lavorativo e nella ricerca di soluzioni abitative in linea con le necessità contestuali. Per meglio indagare i processi di recovery dal punto di vista degli utenti e dei professionisti della salute mentale, è stata svolta una ricerca, denominata “EXIT MADNESS? EXamining Interpersonal Testimonies of Recovery from Severe Mental Disease”; sono state effettuate interviste semi-strutturate a utenti e professionisti con l’obiettivo di indagare tali processi, mantenendo un focus particolare sul ruolo del fattore relazionale. La domanda di ricerca di tale elaborato si è concentrata sull’identificazione, attraverso un’analisi del contenuto delle 31 interviste individuali agli utenti, degli elementi ritenuti utili al percorso di recovery. I risultati della presente analisi sono stati successivamente confrontati con la letteratura esistente, in particolare con simili ricerche qualitative, e sono state osservate delle linee comuni di contenuti trasversali ai vari studi.

"Ingredienti" di recovery: Un’analisi qualitativa dei racconti biografici post severo disagio mentale

ANGHINELLI, ARIANNA ZOE
2023/2024

Abstract

In mental health care settings, a recovery-oriented approach is becoming increasingly popular since the 1970s, as opposed to the traditional approach that considers the goal of interventions to be clinical recovery, understood as the absence of symptoms and a return to a normality defined by clinical criteria. Instead, recovery is understood as a process, rather than a point of arrival, during which the subject is the protagonist of his or her own journey of change, and which involves his or her entire social network. In this perspective of empowerment, the subject regains ownership of aspects of his or her life that had suffered from the course of the disease. This means, on the part of mental health services, adopting a careful look at the patient's unique needs, involving his or her family network, offering the possibility of enacting peer support with the help of the figures of Expert Users, and supporting the user in reintegrating into work and finding housing solutions in line with contextual needs. To better investigate recovery processes from the perspective of mental health users and professionals, a research study, called "EXIT MADNESS? EXamining Interpersonal Testimonies of Recovery from Severe Mental Disease"; semi-structured interviews were conducted with users and professionals with the aim of investigating these processes, keeping a special focus on the role of the relational factor. The research question of this paper focused on identifying, through a content analysis of the 31 individual user interviews, the elements considered useful for the recovery pathway. The results of this analysis were subsequently compared with existing literature, particularly similar qualitative research, and common lines of content were observed across studies.
2023
"Ingredients" of recovery: A qualitative analysis of post-severe mental distress biographical narratives
Nei contesti di cura della salute mentale si sta sempre più diffondendo, a partire dagli anni Settanta, un approccio recovery-oriented rispetto all’approccio tradizionale che considera come obiettivo degli interventi la guarigione clinica, intesa come assenza di sintomi e un ritorno a una normalità definita da criteri clinici. La recovery è intesa invece come un processo, piuttosto che un punto di arrivo, nel corso del quale il soggetto è protagonista del proprio percorso di cambiamento, e che coinvolge la sua intera rete sociale. In quest’ottica di empowerment il soggetto si riappropria degli aspetti della sua vita che avevano sofferto del decorso della malattia. Questo significa, da parte dei servizi di salute mentale, adottare uno sguardo attento ai bisogni unici del paziente, coinvolgere la sua rete familiare, offrire la possibilità di mettere in atto un supporto tra pari con l’ausilio delle figure degli Utenti Esperti, e supportare l’utente nel reinserimento lavorativo e nella ricerca di soluzioni abitative in linea con le necessità contestuali. Per meglio indagare i processi di recovery dal punto di vista degli utenti e dei professionisti della salute mentale, è stata svolta una ricerca, denominata “EXIT MADNESS? EXamining Interpersonal Testimonies of Recovery from Severe Mental Disease”; sono state effettuate interviste semi-strutturate a utenti e professionisti con l’obiettivo di indagare tali processi, mantenendo un focus particolare sul ruolo del fattore relazionale. La domanda di ricerca di tale elaborato si è concentrata sull’identificazione, attraverso un’analisi del contenuto delle 31 interviste individuali agli utenti, degli elementi ritenuti utili al percorso di recovery. I risultati della presente analisi sono stati successivamente confrontati con la letteratura esistente, in particolare con simili ricerche qualitative, e sono state osservate delle linee comuni di contenuti trasversali ai vari studi.
Recovery
Racconti biografici
Analisi qualitativa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/64505