Il consenso è considerato una conditio sine qua non nelle pratiche BDSM (Bondage, Disciplina, Dominazione, Sottomissione, Sadismo, Masochismo), e viene di solito usato come criterio per distinguere queste attività dalla violenza sessuale. Si ritiene però che tale questione possa essere esplorata andando oltre il “sì significa sì” e il “no significa no”, configurando il consenso come un processo interattivo e relazionale, a cui i praticanti attribuiscono precisi significati nelle proprie esperienze. La questione del consenso sarà quindi affrontata prendendone in considerazione le diverse sfumature, come una zona grigia. Gli obiettivi di questo lavoro di ricerca possono essere riassunti in due aree tematiche: a) esplorare come viene vissuta l’esperienza del BDSM dai praticanti all’interno e all’esterno della comunità BDSM; b) conoscere le modalità di costruzione e negoziazione del consenso in queste pratiche, da parte dei praticanti. In modo coerente con i presupposti dell’interazionismo simbolico, che fondano il presente lavoro, e con la letteratura scientifica analizzata, l’ipotesi di ricerca è la seguente: il contesto, all’interno o all’esterno della comunità BDSM, in cui i praticanti sviluppano le proprie conoscenze, è legato al modo in cui andranno a praticare, in riferimento all’esperienza del BDSM in quanto tale e alle modalità di gestione del consenso. Inoltre, si ipotizza che il consenso sia costruito discorsivamente nelle interazioni tra i praticanti, e che quindi possa essere definito come un processo relazionale. Sono state svolte 20 interviste semi-strutturate, con dieci praticanti che si sono autoidentificati come appartenenti alla comunità, e dieci che si sono definiti praticanti all’esterno della comunità, in modalità autonoma. I dati testuali raccolti sono stati analizzati mediante l’analisi del contenuto. Questo metodo ha permesso di mettere in evidenza diverse modalità di costruire le esperienze BDSM e la dimensione del consenso, da parte di praticanti della comunità e autonomi. Chi pratica in comunità tende a usare significati ed espressioni riferibili a una dimensione di rete comunitaria, in relazione al proprio modo di sviluppare conoscenze e di fare esperienze BDSM. Mentre i praticanti autonomi costruiscono le proprie credenze sul BDSM in modalità privata, o in relazione con singoli partners, contesti in cui praticano. In entrambi i gruppi di praticanti emerge come il consenso sia costruito discorsivamente nell’interazione con i propri partners di gioco.

Significati legati al consenso come processo relazionale. Una ricerca qualitativa con praticanti BDSM dentro e fuori la comunità

CESTER, MARTINA
2023/2024

Abstract

Il consenso è considerato una conditio sine qua non nelle pratiche BDSM (Bondage, Disciplina, Dominazione, Sottomissione, Sadismo, Masochismo), e viene di solito usato come criterio per distinguere queste attività dalla violenza sessuale. Si ritiene però che tale questione possa essere esplorata andando oltre il “sì significa sì” e il “no significa no”, configurando il consenso come un processo interattivo e relazionale, a cui i praticanti attribuiscono precisi significati nelle proprie esperienze. La questione del consenso sarà quindi affrontata prendendone in considerazione le diverse sfumature, come una zona grigia. Gli obiettivi di questo lavoro di ricerca possono essere riassunti in due aree tematiche: a) esplorare come viene vissuta l’esperienza del BDSM dai praticanti all’interno e all’esterno della comunità BDSM; b) conoscere le modalità di costruzione e negoziazione del consenso in queste pratiche, da parte dei praticanti. In modo coerente con i presupposti dell’interazionismo simbolico, che fondano il presente lavoro, e con la letteratura scientifica analizzata, l’ipotesi di ricerca è la seguente: il contesto, all’interno o all’esterno della comunità BDSM, in cui i praticanti sviluppano le proprie conoscenze, è legato al modo in cui andranno a praticare, in riferimento all’esperienza del BDSM in quanto tale e alle modalità di gestione del consenso. Inoltre, si ipotizza che il consenso sia costruito discorsivamente nelle interazioni tra i praticanti, e che quindi possa essere definito come un processo relazionale. Sono state svolte 20 interviste semi-strutturate, con dieci praticanti che si sono autoidentificati come appartenenti alla comunità, e dieci che si sono definiti praticanti all’esterno della comunità, in modalità autonoma. I dati testuali raccolti sono stati analizzati mediante l’analisi del contenuto. Questo metodo ha permesso di mettere in evidenza diverse modalità di costruire le esperienze BDSM e la dimensione del consenso, da parte di praticanti della comunità e autonomi. Chi pratica in comunità tende a usare significati ed espressioni riferibili a una dimensione di rete comunitaria, in relazione al proprio modo di sviluppare conoscenze e di fare esperienze BDSM. Mentre i praticanti autonomi costruiscono le proprie credenze sul BDSM in modalità privata, o in relazione con singoli partners, contesti in cui praticano. In entrambi i gruppi di praticanti emerge come il consenso sia costruito discorsivamente nell’interazione con i propri partners di gioco.
2023
Meanings related to consent as a relational process. A qualitative research with BDSM practitioners inside and outside the community
consenso
BDSM
interazionismo
ricerca qualitativa
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