Dreams have always been a source of fascination and inspiration for mankind. Some dreams are remembered, while others fade away. They can be prophetic, life-changing, haunting or terrifying. In rare cases, we can even control them. Dreams are a rich but nebulous subject that has been intertwined with esotericism and religion for millennia. Even today, understanding and study of dreams remains an unprecedented challenge. This is not made any easier by the fact that we have no way of studying them directly, neither on a neuro-physiological nor psychological level. This is because, on one hand, dreams overlap with sleep, and on the other hand, they require the mediation of language to know their content. In this thesis we will consider both issues in order to have at least a satisfactory answer to the question 'what is a dream?'. But in particular we will explore the issue of language as a necessary tool, exploring the question of linguistic relativity. It proposes that cognition and language (as a product of culture) influence each other, leading to presumable differences in thinking, attention, and perception between people with different languages. If this is true, we can also expect a difference in the description and understanding of dreams. Therefore, translating them could be detrimental to their content and meaning. This problem can be mitigated by content analysis, which unlike interpretation does not search for the underlying meaning, but objectively analyses (or at least tries to) the dream experience. To test this ability, the following research question arose: does the translation of dream reports significantly distort the analysis of their content? The dream reports from Peters et al.'s study (2023) were then translated and reanalysed, finding variable reliability of the analysis on the translations. Thus, underlining the need for more studies in this regard.

I sogni sono sempre stati una fonte di fascino e di ispirazione per l'umanità. Alcuni sogni vengono ricordati, mentre altri svaniscono. Possono essere profetici, cambiare la vita, ossessionare o terrorizzare. In rari casi, possiamo persino controllarli. I sogni sono un argomento ricco ma nebuloso che si è intrecciato con l'esoterismo e la religione per millenni. Ancora oggi, la comprensione e lo studio dei sogni rimangono una sfida senza precedenti. Ciò non è facilitato dal fatto che non abbiamo modo di studiarli direttamente, né a livello neurofisiologico né a livello psicologico. Questo perché, da un lato, i sogni si sovrappongono al sonno e, dall'altro, richiedono la mediazione del linguaggio per conoscere il loro contenuto. In questa tesi prenderemo in considerazione entrambe le questioni per avere almeno una risposta soddisfacente alla domanda "che cos'è un sogno?". Ma in particolare esploreremo la questione del linguaggio come strumento necessario, esplorando la questione della relatività linguistica. Essa propone che la cognizione e il linguaggio (in quanto prodotto della cultura) si influenzino a vicenda, portando a presumibili differenze di pensiero, attenzione e percezione tra persone con lingue diverse. Se questo è vero, possiamo aspettarci una differenza anche nella descrizione e nella comprensione dei sogni. Pertanto, tradurli potrebbe essere dannoso per il loro contenuto e significato. Questo problema può essere mitigato dall'analisi del contenuto, che a differenza dell'interpretazione non cerca il significato sottostante, ma analizza oggettivamente (o almeno ci prova) l'esperienza onirica. Per verificare questa capacità, è stata posta la seguente domanda di ricerca: la traduzione dei resoconti dei sogni distorce in modo significativo l'analisi del loro contenuto? I resoconti dei sogni dello studio di Peters et al. (2023) sono stati quindi tradotti e rianalizzati, trovando un'affidabilità variabile dell'analisi sulle traduzioni. Ciò sottolinea la necessità di ulteriori studi al riguardo.

Lost in Dream Report Translation

MARASCHIN, STEFANO
2023/2024

Abstract

Dreams have always been a source of fascination and inspiration for mankind. Some dreams are remembered, while others fade away. They can be prophetic, life-changing, haunting or terrifying. In rare cases, we can even control them. Dreams are a rich but nebulous subject that has been intertwined with esotericism and religion for millennia. Even today, understanding and study of dreams remains an unprecedented challenge. This is not made any easier by the fact that we have no way of studying them directly, neither on a neuro-physiological nor psychological level. This is because, on one hand, dreams overlap with sleep, and on the other hand, they require the mediation of language to know their content. In this thesis we will consider both issues in order to have at least a satisfactory answer to the question 'what is a dream?'. But in particular we will explore the issue of language as a necessary tool, exploring the question of linguistic relativity. It proposes that cognition and language (as a product of culture) influence each other, leading to presumable differences in thinking, attention, and perception between people with different languages. If this is true, we can also expect a difference in the description and understanding of dreams. Therefore, translating them could be detrimental to their content and meaning. This problem can be mitigated by content analysis, which unlike interpretation does not search for the underlying meaning, but objectively analyses (or at least tries to) the dream experience. To test this ability, the following research question arose: does the translation of dream reports significantly distort the analysis of their content? The dream reports from Peters et al.'s study (2023) were then translated and reanalysed, finding variable reliability of the analysis on the translations. Thus, underlining the need for more studies in this regard.
2023
Lost in Dream Report Translation
I sogni sono sempre stati una fonte di fascino e di ispirazione per l'umanità. Alcuni sogni vengono ricordati, mentre altri svaniscono. Possono essere profetici, cambiare la vita, ossessionare o terrorizzare. In rari casi, possiamo persino controllarli. I sogni sono un argomento ricco ma nebuloso che si è intrecciato con l'esoterismo e la religione per millenni. Ancora oggi, la comprensione e lo studio dei sogni rimangono una sfida senza precedenti. Ciò non è facilitato dal fatto che non abbiamo modo di studiarli direttamente, né a livello neurofisiologico né a livello psicologico. Questo perché, da un lato, i sogni si sovrappongono al sonno e, dall'altro, richiedono la mediazione del linguaggio per conoscere il loro contenuto. In questa tesi prenderemo in considerazione entrambe le questioni per avere almeno una risposta soddisfacente alla domanda "che cos'è un sogno?". Ma in particolare esploreremo la questione del linguaggio come strumento necessario, esplorando la questione della relatività linguistica. Essa propone che la cognizione e il linguaggio (in quanto prodotto della cultura) si influenzino a vicenda, portando a presumibili differenze di pensiero, attenzione e percezione tra persone con lingue diverse. Se questo è vero, possiamo aspettarci una differenza anche nella descrizione e nella comprensione dei sogni. Pertanto, tradurli potrebbe essere dannoso per il loro contenuto e significato. Questo problema può essere mitigato dall'analisi del contenuto, che a differenza dell'interpretazione non cerca il significato sottostante, ma analizza oggettivamente (o almeno ci prova) l'esperienza onirica. Per verificare questa capacità, è stata posta la seguente domanda di ricerca: la traduzione dei resoconti dei sogni distorce in modo significativo l'analisi del loro contenuto? I resoconti dei sogni dello studio di Peters et al. (2023) sono stati quindi tradotti e rianalizzati, trovando un'affidabilità variabile dell'analisi sulle traduzioni. Ciò sottolinea la necessità di ulteriori studi al riguardo.
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translation
content analysis
dream interpretation
theories of language
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/64518