Comportamento meccanico dei tendini della mano: tendini estensori e flessori

I tendini sono strutture fibrose robuste di collegamento tra muscoli ed elementi scheletrici o altre strutture di inserzione, la cui funzione biomeccanica consiste nella trasmissione della forza sviluppata nella contrazione muscolare ad elementi scheletrici rendendo possibili i movimenti articolari. In particolare, in questo lavoro vengono considerati i tendini della mano, altamente specializzati in modo tale da fornirle movimenti di precisione e suddivisi, in base al loro ruolo meccanico, in tendini flessori ed estensori. I campioni sono stati prelevati da un paziente con l’ausilio del Dipartimento di Scienze Chirurgiche Oncologiche e Gastroenterologiche dell’Azienda Ospedale-Università di Padova e sottoposti a prove di trazione monoassiali a rottura e prove di stress-relaxation, in condizioni idratate a temperatura ambiente. Le prove meccaniche eseguite, per valutare il comportamento meccanico dei tendini della mano, prevedevano due diverse tipologie di protocollo: le prime ovvero le prove di trazione monoassiale a rottura sono state eseguite tramite due diversi dispositivi, quali il sistema micromeccanico Mach-1™, la cui velocità di spostamento imposta al sistema di fissaggio è stata di 0,01*Lo mm/s, proporzionale alla lunghezza a riposo Lo del campione testato e con un carico massimo applicabile di 250N, ed il dispositivo di controllo MTS FlexTest®, una cella di carico di 25kN, invece le seconde ovvero le prove di stress-relaxation sono state eseguite il sistema micromeccanico Mach-1™ tramite 5 cicli, suddivisi in due gruppi, i primi tre della durata di 300s e i restanti due di 400s. In particolare, nelle prove sperimentali eseguite sono stati valutati parametri come il modulo elastico in determinate regioni del comportamento meccanico, la tensione a rottura e la relativa deformazione, osservandone il tipico comportamento tensione-deformazione di tipo non lineare. I risultati ottenuti dal seguente elaborato possono essere considerati come un punto di partenza per ampliare la letteratura e per lo studio di nuovi approcci chirurgici o riabilitativi per lesioni tendinee della mano