Oltre il sindacato: il CALP di Genova come esempio di sindacalismo ibrido.

Il capitalismo contemporaneo ormai da tempo sta mutando le relazioni di lavoro: i nuovi regimi d’impiego si caratterizzano per una sempre maggiore precarietà e flessibilità, che porta al costituirsi di diverse figure lavorative. Il campo delle relazioni industriali, negli ultimi anni, segnala una caduta della rappresentanza classica dei sindacati, dovuta a queste modificazioni. Se, quindi, il sistema di rappresentanza sindacale formale stenta ad essere rappresentativo per i lavoratori e le lavoratrici, nuove forme di organizzazione si stanno affacciando sul piano delle relazioni industriali. Compito di questo lavoro sarà quello di delineare, in via sperimentale, una forma particolare di queste nuove formazioni, il sindacalismo ibrido, attraverso l’esperienza del Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali (CALP) di Genova. Per sindacalismo ibrido si intende l’utilizzo di pratiche formali ed informali che definiscono così un nuovo tipo di organizzazione operaia, un ibrido appunto, tra esperienze di sindacalismo formale e di movimento politico/sociale. L’obiettivo di questo elaborato sarà quindi quello di iniziare ad esplorare, attraverso l’analisi sociologica, le pratiche e gli obiettivi del CALP per provare a capire se possono essere compatibili con questa forma di organizzazione della classe operaia.