La popolazione mondiale sta vivendo un progressivo allungamento dell'aspettativa di vita media, con un conseguente aumento delle patologie legate all'invecchiamento. In questo elaborato verranno inizialmente esaminate le caratteristiche dello spettro della demenza, una sindrome i cui sintomi derivano dalla neuropatologia sottostante e di cui verranno trattate le principali eziologie. Lo stadio finale, noto come demenza, rappresenta un declino cognitivo progressivo e persistente, che interferisce con l'indipendenza della persona. Oltre agli aspetti cognitivi, la demenza comporta manifestazioni non cognitive, conosciute come Behavioral and Psychological Symptoms of Dementia (BPSD), che includono sintomi della percezione, del pensiero, dell'umore e del comportamento. Il declino cognitivo si definisce lungo un continuum che va dall'assenza di sintomi cognitivi (fase preclinica) a una compromissione lieve (fase prodromica), fino alla demenza, suddivisa in lieve, moderata e grave. La fase preclinica è caratterizzata dall'assenza di sintomi cognitivi e comportamentali rilevabili clinicamente, identificata tramite biomarker che riflettono i processi fisiopatologici della malattia, i quali possono rappresentare l'unico segno della patologia per molti anni. La fase prodromica, nota come Mild Cognitive Impairment (MCI), rappresenta uno stadio intermedio di compromissione cognitiva più grave di quanto ci si aspetterebbe per l'età e il livello di istruzione, ma non abbastanza severa da soddisfare i criteri per una diagnosi di demenza. In questo contesto, si inserisce il Mild Behavioral Impairment (MBI), definito come una condizione clinica neurocomportamentale a insorgenza tardiva, caratterizzata dalla presenza di sintomi comportamentali che possono manifestarsi in qualsiasi momento dello spettro che precede la demenza, in assenza di disturbi cognitivi o in concomitanza con l'MCI. Concettualizzato da Ismail e il suo gruppo nel 2016, il MBI è caratterizzato da sintomi comportamentali raggruppati in cinque domini: diminuzione della motivazione, disregolazione affettiva, discontrollo degli impulsi, inadeguatezza sociale e percezione o contenuto del pensiero anormali. L'interesse per il MBI deriva dalla possibilità di utilizzarlo come indicatore di rischio per l'evoluzione verso la demenza. Il trattamento della demenza è complesso e ancora non esiste una cura definitiva. Le ricerche attuali seguono un approccio di "watchful waiting", ponendo l'attenzione sulle fasi prodromiche per proporre interventi che modulino i sintomi e prevenire o rallentare l'evoluzione verso stadi più avanzati. Verranno quindi discussi i principali tipi di interventi per la demenza e la fase prodromica, compresi trattamenti farmacologici e non farmacologici come l'esercizio fisico, gli interventi cognitivi e quelli psicosociali. Infine, verrà considerato il costrutto di MBI per la formulazione di ulteriori tipi di interventi.

Il Mild Behavioral Impairment: definizione e caratteristiche dei sintomi non cognitivi che precedono la demenza.

VIECELI, GLORIA
2023/2024

Abstract

La popolazione mondiale sta vivendo un progressivo allungamento dell'aspettativa di vita media, con un conseguente aumento delle patologie legate all'invecchiamento. In questo elaborato verranno inizialmente esaminate le caratteristiche dello spettro della demenza, una sindrome i cui sintomi derivano dalla neuropatologia sottostante e di cui verranno trattate le principali eziologie. Lo stadio finale, noto come demenza, rappresenta un declino cognitivo progressivo e persistente, che interferisce con l'indipendenza della persona. Oltre agli aspetti cognitivi, la demenza comporta manifestazioni non cognitive, conosciute come Behavioral and Psychological Symptoms of Dementia (BPSD), che includono sintomi della percezione, del pensiero, dell'umore e del comportamento. Il declino cognitivo si definisce lungo un continuum che va dall'assenza di sintomi cognitivi (fase preclinica) a una compromissione lieve (fase prodromica), fino alla demenza, suddivisa in lieve, moderata e grave. La fase preclinica è caratterizzata dall'assenza di sintomi cognitivi e comportamentali rilevabili clinicamente, identificata tramite biomarker che riflettono i processi fisiopatologici della malattia, i quali possono rappresentare l'unico segno della patologia per molti anni. La fase prodromica, nota come Mild Cognitive Impairment (MCI), rappresenta uno stadio intermedio di compromissione cognitiva più grave di quanto ci si aspetterebbe per l'età e il livello di istruzione, ma non abbastanza severa da soddisfare i criteri per una diagnosi di demenza. In questo contesto, si inserisce il Mild Behavioral Impairment (MBI), definito come una condizione clinica neurocomportamentale a insorgenza tardiva, caratterizzata dalla presenza di sintomi comportamentali che possono manifestarsi in qualsiasi momento dello spettro che precede la demenza, in assenza di disturbi cognitivi o in concomitanza con l'MCI. Concettualizzato da Ismail e il suo gruppo nel 2016, il MBI è caratterizzato da sintomi comportamentali raggruppati in cinque domini: diminuzione della motivazione, disregolazione affettiva, discontrollo degli impulsi, inadeguatezza sociale e percezione o contenuto del pensiero anormali. L'interesse per il MBI deriva dalla possibilità di utilizzarlo come indicatore di rischio per l'evoluzione verso la demenza. Il trattamento della demenza è complesso e ancora non esiste una cura definitiva. Le ricerche attuali seguono un approccio di "watchful waiting", ponendo l'attenzione sulle fasi prodromiche per proporre interventi che modulino i sintomi e prevenire o rallentare l'evoluzione verso stadi più avanzati. Verranno quindi discussi i principali tipi di interventi per la demenza e la fase prodromica, compresi trattamenti farmacologici e non farmacologici come l'esercizio fisico, gli interventi cognitivi e quelli psicosociali. Infine, verrà considerato il costrutto di MBI per la formulazione di ulteriori tipi di interventi.
2023
Mild Behavioral Impairment: definition and characteristics of non-cognitive symptoms preceding dementia.
MBI
demenza
NPS
declino cognitivo
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