Ereditarietà dell’hybris: colpa e contaminazione dalla tragedia alle Storie di Erodoto

Insolenza, tracotanza, violenza, smodatezza: queste le proposte di traduzione del termine ὕβρις nel dizionario di Franco Montanari, proposte che certamente non bastano – né questo è l’intento – a soddisfare efficacemente tutto il sostrato antropologico e filosofico del sostantivo. Per comprenderne con precisione il significato, si deve fare ricorso ai testi scritti, dove compaiono altri e vari concetti che, insieme, concorrono a designare la condizione di chi si macchia di questa terribile colpa: l'ὑβριστής è colui che varca i limiti dell'umano, che osa equipararsi al mondo degli immortali per un'eccessiva convinzione nelle proprie forze e, di contro, una sottovalutazione del potere divino; non solo, ma, attraverso i meccanismi della contaminazione, chi è tracotante in tal senso trasmette questa colpa ai propri discendenti e ai membri della collettività, esponendoli al castigo degli dei che si manifesta attraverso pestilenze, carestie, faide familiari, omicidi. Osservando l'ambito della tragedia, campo fertile del funzionamento dell'ὕβρις, si intende analizzare le dinamiche con cui tale patrimonio di idee penetra nella concretezza della storiografia, tramite un'indagine lessicale, oltre che concettuale, delle Storie di Erodoto.