The aim of this contribution is to understand how the Europeanisation, stimulated by the Council of Europe's Cultural Routes programme, is shaped by the reception, in the programme, of the tourism dimension. Especially, how does the presence and recognition of a cultural route interact with the institutional, social, cultural and tourism fabric of a given socio-spatial context? Through the interactions generated, do the CoE itineraries really succeed, as it is proposed, in becoming a driver for the growth of a sense of European belonging? And if so, with which characteristics? In order to answer these questions, the paper analyses and compares, the dynamics activated in recent years by the Via Rome Germanica, taking into consideration two stretches of the Italian route, one located in Veneto, one located in Emilia Romagna. The survey highlights a gap between the theoretical objectives of the European Cultural Routes programme and their practical implementation in the territories analysed, mainly due to the lack of awareness of the meaning and potential that belonging to a CoE route offers. It emerges the need to introduce training at a regional and local level in order to allow a deeper understanding of the programme that, if concretely implemented in the territories, can contribute in the various spheres to a greater growth of the sense of European belonging, for example by stimulating the wellbeing of local communities, tourism development and collaborative partnerships between destinations for the management and promotion of the territory.

L'obiettivo di questo contributo è capire come il tipo di europeizzazione stimolata dal programma Itinerari culturali del Consiglio d'Europa sia plasmato dall'accoglienza, nel programma, della dimensione turistica. È fondamentale ricordare che questo programma riflette le “idee” di Europa sostenute dal Consiglio d'Europa, basate sui diritti umani, la democrazia, la partecipazione e la diversità culturale, sostenute e dimostrate attraverso il tema del viaggio come scambio e arricchimento reciproco, al di là dei confini e dei secoli. Gli itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d'Europa rappresentano un veicolo di dialogo interculturale e promuovono una migliore conoscenza e comprensione dell'identità culturale europea. Tuttavia, il processo di europeizzazione si limita spesso allo sviluppo di una rete associativa e di un programma di attività transnazionali e all'accesso a contatti qualificati con la rete europea di ricercatori ed esperti. In questo lavoro ci si chiede: come interagisce la presenza e il riconoscimento di un itinerario culturale con il tessuto istituzionale, sociale, culturale e turistico di un determinato contesto socio-spaziale? Attraverso le interazioni generate, gli Itinerari Culturali del CoE riescono davvero, come si propongono, a diventare un motore per la crescita del senso di appartenenza europea? E se sì, con quali caratteristiche? Per rispondere a queste domande, l'elaborato analizza i risultati di una tesi di laurea magistrale condotta nella primavera del 2024 lungo due tratti della Via Rome Germanica in Italia, uno situato in Veneto e uno in Emilia Romagna. Il percorso più grande si estende dal nord della Germania a Roma ed è stato riconosciuto dal Consiglio d'Europa nel 2020. La ricerca si basa su un'indagine condotta nella primavera del 2024, basata principalmente sull'analisi di documenti e su interviste con le parti interessate. I risultati preliminari evidenziano un divario tra gli obiettivi in termini di europeizzazione del programma degli Itinerari Culturali Europei e la loro attuazione pratica nei territori analizzati, dovuto principalmente alla scarsa consapevolezza del significato e delle potenzialità che l'appartenenza a un itinerario del CdE offre. Emerge la necessità di introdurre una formazione a livello regionale e locale per consentire una più profonda comprensione del programma che, se concretamente attuato nei territori, può contribuire nei vari ambiti a una maggiore crescita del senso di appartenenza europea, ad esempio stimolando il benessere delle comunità locali, lo sviluppo del turismo e le partnership collaborative tra le destinazioni per la gestione e la promozione del territorio.

Europeizzazione e turismo: il caso della Via Romea Germanica tra Veneto ed Emilia Romagna

PUTINATO, BRIGIDA MARIA
2023/2024

Abstract

The aim of this contribution is to understand how the Europeanisation, stimulated by the Council of Europe's Cultural Routes programme, is shaped by the reception, in the programme, of the tourism dimension. Especially, how does the presence and recognition of a cultural route interact with the institutional, social, cultural and tourism fabric of a given socio-spatial context? Through the interactions generated, do the CoE itineraries really succeed, as it is proposed, in becoming a driver for the growth of a sense of European belonging? And if so, with which characteristics? In order to answer these questions, the paper analyses and compares, the dynamics activated in recent years by the Via Rome Germanica, taking into consideration two stretches of the Italian route, one located in Veneto, one located in Emilia Romagna. The survey highlights a gap between the theoretical objectives of the European Cultural Routes programme and their practical implementation in the territories analysed, mainly due to the lack of awareness of the meaning and potential that belonging to a CoE route offers. It emerges the need to introduce training at a regional and local level in order to allow a deeper understanding of the programme that, if concretely implemented in the territories, can contribute in the various spheres to a greater growth of the sense of European belonging, for example by stimulating the wellbeing of local communities, tourism development and collaborative partnerships between destinations for the management and promotion of the territory.
2023
Europeanisation and tourism: the case of the Via Romea Germanica between Veneto and Emilia Romagna
L'obiettivo di questo contributo è capire come il tipo di europeizzazione stimolata dal programma Itinerari culturali del Consiglio d'Europa sia plasmato dall'accoglienza, nel programma, della dimensione turistica. È fondamentale ricordare che questo programma riflette le “idee” di Europa sostenute dal Consiglio d'Europa, basate sui diritti umani, la democrazia, la partecipazione e la diversità culturale, sostenute e dimostrate attraverso il tema del viaggio come scambio e arricchimento reciproco, al di là dei confini e dei secoli. Gli itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d'Europa rappresentano un veicolo di dialogo interculturale e promuovono una migliore conoscenza e comprensione dell'identità culturale europea. Tuttavia, il processo di europeizzazione si limita spesso allo sviluppo di una rete associativa e di un programma di attività transnazionali e all'accesso a contatti qualificati con la rete europea di ricercatori ed esperti. In questo lavoro ci si chiede: come interagisce la presenza e il riconoscimento di un itinerario culturale con il tessuto istituzionale, sociale, culturale e turistico di un determinato contesto socio-spaziale? Attraverso le interazioni generate, gli Itinerari Culturali del CoE riescono davvero, come si propongono, a diventare un motore per la crescita del senso di appartenenza europea? E se sì, con quali caratteristiche? Per rispondere a queste domande, l'elaborato analizza i risultati di una tesi di laurea magistrale condotta nella primavera del 2024 lungo due tratti della Via Rome Germanica in Italia, uno situato in Veneto e uno in Emilia Romagna. Il percorso più grande si estende dal nord della Germania a Roma ed è stato riconosciuto dal Consiglio d'Europa nel 2020. La ricerca si basa su un'indagine condotta nella primavera del 2024, basata principalmente sull'analisi di documenti e su interviste con le parti interessate. I risultati preliminari evidenziano un divario tra gli obiettivi in termini di europeizzazione del programma degli Itinerari Culturali Europei e la loro attuazione pratica nei territori analizzati, dovuto principalmente alla scarsa consapevolezza del significato e delle potenzialità che l'appartenenza a un itinerario del CdE offre. Emerge la necessità di introdurre una formazione a livello regionale e locale per consentire una più profonda comprensione del programma che, se concretamente attuato nei territori, può contribuire nei vari ambiti a una maggiore crescita del senso di appartenenza europea, ad esempio stimolando il benessere delle comunità locali, lo sviluppo del turismo e le partnership collaborative tra le destinazioni per la gestione e la promozione del territorio.
Europeizzazione
Via Romea Germanica
Itinerari Culturali
Appartenenza europea
Turismo
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Putinato_BrigidaMaria.pdf.pdf

accesso riservato

Dimensione 2.05 MB
Formato Adobe PDF
2.05 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/66697