Do you feel like a hero yet?: un'analisi dei videogiochi sparatutto come strumento di critica alla guerra

This study aims to explore the possibility of shooter games conveying anti-war messages, focusing on the interactive nature of the video game medium and the role of the protagonist and war narrative. Through the analysis of games such as Call of Duty: Modern Warfare and Spec Ops: The Line, it investigates how these titles address and deconstruct the myth of the protagonist as a hero and that of the just war. The challenges of creating a gaming experience that is both anti-war while maintaining the fundamental structure of shooter gameplay are highlighted. The importance of considering enemy representations and the moral implications of player actions within the game is also discussed. Finally, it is suggested that future developments in the genre may require a broader revision of the gamification of warfare, looking beyond its intrinsic paradigm to address more complex ethical and narrative issues.

Il presente studio si propone di esplorare la possibilità che gli sparatutto possano trasmettere messaggi contrari alla guerra, concentrandosi sulla natura interattiva del medium videoludico e sul ruolo del protagonista e della narrazione bellica. Attraverso l'analisi di giochi come Call of Duty: Modern Warfare e Spec Ops: The Line, si indaga su come questi titoli affrontino e decostruiscano il mito del protagonista come eroe e quello della guerra giusta. Si evidenziano le sfide nel creare un'esperienza ludica che sia sia contro la guerra, pur mantenendo la struttura fondamentale del gameplay degli sparatutto. Si discute anche l'importanza di considerare le rappresentazioni dei nemici e le implicazioni morali delle azioni del giocatore all'interno del gioco. Infine, si suggerisce che gli sviluppi futuri del genere potrebbero richiedere una revisione più ampia della gamification dell'azione bellica, guardando oltre il proprio paradigma intrinseco per affrontare questioni etiche e narrative più complesse.