La malattia di Parkinson è un disordine neurodegenerativo caratterizzato sul piano neuropatologico dalla progressiva diminuzione della funzionalità dei neuroni dopaminergici nigro-striatali e, sul piano clinico, da un ampio ventaglio di sintomi, sia motori - bradicinesia, tremore, ipertono muscolare - che non motori, cognitivi ed autonomici - depressione, ansia, disturbi del sonno, psicosi (Aarsland et al., 2021; D’Iorio et al., 2021; Esposito et al., 2021; Papagno & Trojano, 2018; Tolosa et al., 2021; Trojano & Papagno, 2018). La comprensione in toto della sintomatologia è cruciale per una gestione efficace della malattia. In letteratura è possibile rintracciare numerosi studi che approfondiscono decorso, importanza ed impatto della sintomatologia che caratterizza la malattia di Parkinson sia sul piano motorio che cognitivo: a questo riguardo, scarsa attenzione è stata dedicata alle problematiche che possono insorgere nella sfera della cognizione sociale (Gunnery et al., 2017; Pell et al., 2006; Sotgiu & Rusconi, 2013), il cui impatto è rilevante per la qualità di vita del paziente e del caregiver (Prenger et al., 2020). La cognizione sociale si riferisce alla capacità di riconoscere, riflettere e rispondere alle informazioni socialmente rilevanti al fine di instaurare interazioni interpersonali soddisfacenti. Data l’importanza di tale costrutto nel processo di comprensione delle intenzioni e dei comportamenti degli altri individui, non sorprende come una compromissione in tale dominio o in una sua componente influisca negativamente sulla qualità di vita dell’individuo e dei suoi familiari, determinando difficoltà a livello sociale e, più in generale, di adattamento alle continue richieste derivanti dall’ambiente esterno (Hunt et al., 2022). La presente tesi mira ad approfondire due aspetti legati alla sfera della cognizione sociale nella malattia di Parkinson, quali la capacità di percezione del movimento biologico e delle espressioni dell’emozione a livello facciale e corporeo, al fine di esplorare una possibile correlazione tra i due domini, sulla base della quale ipotizzare l’esistenza di una matrice biologica comune. Ulteriore oggetto d’indagine è osservare se tali abilità caratterizzino in maniera differente i vari fenotipi della malattia di Parkinson, ponendo attenzione anche al lato di esordio della malattia. Lo studio ha messo in evidenza una correlazione positiva tra la capacità di identificare un movimento biologico e il funzionamento cognitivo globale rilevato con il Mini Mental State Examination, con una correlazione positiva: una migliore funzione cognitiva globale è associata ad una maggiore sensibilità al movimento biologico. Inoltre, il funzionamento cognitivo globale correla anche con l’abilità di riconoscere le emozioni nei movimenti corporei. Questi risultati suggeriscono che il declino cognitivo nei pazienti con PD può influenzare significativamente la loro capacità di elaborare informazioni visive complesse, con implicazioni importanti per la gestione clinica della malattia. Complessivamente, questi risultati evidenziano l’importanza di considerare sia le abilità cognitive che quelle di riconoscimento di emozioni e movimento biologico nella valutazione e nel trattamento dei pazienti con PD, promuovendo un approccio integrato che possa migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso interventi mirati che affrontino sia i sintomi motori che quelli non motori della malattia.

Percezione del movimento biologico e delle emozioni nei fenotipi motori della malattia di Parkinson

POLONI, ALICE
2023/2024

Abstract

La malattia di Parkinson è un disordine neurodegenerativo caratterizzato sul piano neuropatologico dalla progressiva diminuzione della funzionalità dei neuroni dopaminergici nigro-striatali e, sul piano clinico, da un ampio ventaglio di sintomi, sia motori - bradicinesia, tremore, ipertono muscolare - che non motori, cognitivi ed autonomici - depressione, ansia, disturbi del sonno, psicosi (Aarsland et al., 2021; D’Iorio et al., 2021; Esposito et al., 2021; Papagno & Trojano, 2018; Tolosa et al., 2021; Trojano & Papagno, 2018). La comprensione in toto della sintomatologia è cruciale per una gestione efficace della malattia. In letteratura è possibile rintracciare numerosi studi che approfondiscono decorso, importanza ed impatto della sintomatologia che caratterizza la malattia di Parkinson sia sul piano motorio che cognitivo: a questo riguardo, scarsa attenzione è stata dedicata alle problematiche che possono insorgere nella sfera della cognizione sociale (Gunnery et al., 2017; Pell et al., 2006; Sotgiu & Rusconi, 2013), il cui impatto è rilevante per la qualità di vita del paziente e del caregiver (Prenger et al., 2020). La cognizione sociale si riferisce alla capacità di riconoscere, riflettere e rispondere alle informazioni socialmente rilevanti al fine di instaurare interazioni interpersonali soddisfacenti. Data l’importanza di tale costrutto nel processo di comprensione delle intenzioni e dei comportamenti degli altri individui, non sorprende come una compromissione in tale dominio o in una sua componente influisca negativamente sulla qualità di vita dell’individuo e dei suoi familiari, determinando difficoltà a livello sociale e, più in generale, di adattamento alle continue richieste derivanti dall’ambiente esterno (Hunt et al., 2022). La presente tesi mira ad approfondire due aspetti legati alla sfera della cognizione sociale nella malattia di Parkinson, quali la capacità di percezione del movimento biologico e delle espressioni dell’emozione a livello facciale e corporeo, al fine di esplorare una possibile correlazione tra i due domini, sulla base della quale ipotizzare l’esistenza di una matrice biologica comune. Ulteriore oggetto d’indagine è osservare se tali abilità caratterizzino in maniera differente i vari fenotipi della malattia di Parkinson, ponendo attenzione anche al lato di esordio della malattia. Lo studio ha messo in evidenza una correlazione positiva tra la capacità di identificare un movimento biologico e il funzionamento cognitivo globale rilevato con il Mini Mental State Examination, con una correlazione positiva: una migliore funzione cognitiva globale è associata ad una maggiore sensibilità al movimento biologico. Inoltre, il funzionamento cognitivo globale correla anche con l’abilità di riconoscere le emozioni nei movimenti corporei. Questi risultati suggeriscono che il declino cognitivo nei pazienti con PD può influenzare significativamente la loro capacità di elaborare informazioni visive complesse, con implicazioni importanti per la gestione clinica della malattia. Complessivamente, questi risultati evidenziano l’importanza di considerare sia le abilità cognitive che quelle di riconoscimento di emozioni e movimento biologico nella valutazione e nel trattamento dei pazienti con PD, promuovendo un approccio integrato che possa migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso interventi mirati che affrontino sia i sintomi motori che quelli non motori della malattia.
2023
Perception of biological movement and emotion in the motor phenotypes of Parkinson's disease
movimento biologico
emozioni
Parkinson
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