The offence of defamation offers an opportunity to clarify the role of freedom of expression in modern democracies, particularly in relation to the rights of reporting and criticism. This analysis considers the exercise of rights, including through modern media, as a potential justification for the offence of defamation. However, this must be within the limits of jurisprudence resulting from the balancing of conventionally and constitutionally recognised goods of freedom of thought, on the one hand, and the protection of the honour and reputation of others, on the other. The text discusses the legitimacy of the imprisonment penalty for the criminal offence of defamation by the press. It examines the solutions provided by European and domestic case law, including the recent intervention by the Constitutional Court using a new biphasic decisional technique. The increasing relevance of freedom of expression is highlighted, at least in terms of principle affirmation. However, there are still perplexities regarding defamation in the world of information, given the profound changes that are still occurring in this sector.

Il delitto di diffamazione offre l’opportunità di precisare quale ruolo abbia, nelle odierne democrazie, la libertà di espressione, declinata, in particolare, nei diritti di cronaca e di critica. La presente analisi muove dalla considerazione dell’esercizio di tali diritti (anche mediante l’utilizzo dei moderni media), come causa di giustificazione del reato di diffamazione, purché ciò avvenga entro i limiti giurisprudenziali conseguenti al bilanciamento dei beni, convenzionalmente e costituzionalmente riconosciuti, della libertà di manifestazione del pensiero, da un lato, e della tutela dell’onore e della reputazione altrui, dall’altro. Ampio spazio è, poi, riservato alla dibattuta questione della legittimità della pena detentiva, ove prevista per la fattispecie criminosa della diffamazione a mezzo stampa, con le soluzioni fornite sul punto dalla giurisprudenza europea e da quella interna di legittimità, fino al recente intervento da parte della Corte costituzionale, realizzato secondo la nuova tecnica decisoria bifasica. In senso conclusivo, viene in evidenza come la libertà di espressione abbia assunto una rilevanza crescente, almeno sul piano dell’affermazione di principio, nonostante le perplessità che ancora permangono in tema di diffamazione, riguardanti il mondo dell’informazione e i profondi mutamenti che tuttora attraversano questo settore.

Il diritto di cronaca e di critica: vecchie e nuove questioni concernenti il delitto di diffamazione

GOFFO, GIACINTA
2023/2024

Abstract

The offence of defamation offers an opportunity to clarify the role of freedom of expression in modern democracies, particularly in relation to the rights of reporting and criticism. This analysis considers the exercise of rights, including through modern media, as a potential justification for the offence of defamation. However, this must be within the limits of jurisprudence resulting from the balancing of conventionally and constitutionally recognised goods of freedom of thought, on the one hand, and the protection of the honour and reputation of others, on the other. The text discusses the legitimacy of the imprisonment penalty for the criminal offence of defamation by the press. It examines the solutions provided by European and domestic case law, including the recent intervention by the Constitutional Court using a new biphasic decisional technique. The increasing relevance of freedom of expression is highlighted, at least in terms of principle affirmation. However, there are still perplexities regarding defamation in the world of information, given the profound changes that are still occurring in this sector.
2023
The right of reporting and criticism: old and new issues concerning the crime of defamation
Il delitto di diffamazione offre l’opportunità di precisare quale ruolo abbia, nelle odierne democrazie, la libertà di espressione, declinata, in particolare, nei diritti di cronaca e di critica. La presente analisi muove dalla considerazione dell’esercizio di tali diritti (anche mediante l’utilizzo dei moderni media), come causa di giustificazione del reato di diffamazione, purché ciò avvenga entro i limiti giurisprudenziali conseguenti al bilanciamento dei beni, convenzionalmente e costituzionalmente riconosciuti, della libertà di manifestazione del pensiero, da un lato, e della tutela dell’onore e della reputazione altrui, dall’altro. Ampio spazio è, poi, riservato alla dibattuta questione della legittimità della pena detentiva, ove prevista per la fattispecie criminosa della diffamazione a mezzo stampa, con le soluzioni fornite sul punto dalla giurisprudenza europea e da quella interna di legittimità, fino al recente intervento da parte della Corte costituzionale, realizzato secondo la nuova tecnica decisoria bifasica. In senso conclusivo, viene in evidenza come la libertà di espressione abbia assunto una rilevanza crescente, almeno sul piano dell’affermazione di principio, nonostante le perplessità che ancora permangono in tema di diffamazione, riguardanti il mondo dell’informazione e i profondi mutamenti che tuttora attraversano questo settore.
diritto di cronaca
diritto di critica
diffamazione
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