From the conclusion of bilateral agreements for the recruitment of foreign labour to the externalisation of borders: between the post-World War II period and the great migration crisis of 2015 - in parallel with the process of European integration - the countries of the first Community, and later European Union, concentrated their efforts on outlining a common, efficient and incisive migration policy. With the emergence of new global challenges and the breakdown of political, economic and social balances in certain regions of the world, the European Union increasingly took on the connotation of a "global magnet". Within this framework, EU states agreed to strengthen the external dimension of the Union's migration policies by enhancing cooperation with the countries of origin and transit of migration flows. At the time of the great migration crisis of 2015, the policy of externalising borders reached its full maturity. Nevertheless, during the process, the profound difficulties encountered by states and the Union in developing an efficient common migration policy also emerged.

Dalla conclusione degli accordi bilaterali per il reclutamento della manodopera straniera all'esternalizzazione delle frontiere: tra il secondo dopoguerra e la grande crisi migratoria del 2015 - parallelamente al processo di integrazione europea - i Paesi della dapprima Comunità, e in seguito Unione Europea, concentrarono gli sforzi per delineare una politica migratoria comune, efficiente e incisiva. All'emergere delle nuove sfide globali e al venir meno degli equilibri politici, economici e sociali in alcune regioni del mondo, l'Unione Europea assunse in misura crescente il connotato di "magnete globale". In questo quadro, gli Stati dell'Unione convennero nel potenziamento della dimensione esterna delle politiche migratorie dell'Unione attraverso il rafforzamento della cooperazione con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori. Nel momento della grande crisi migratoria del 2015, la politica di esternalizzazione delle frontiere raggiunse la sua completa maturazione. Non di meno, durante il processo emersero anche le profonde difficoltà riscontrate dagli Stati e dall'Unione nell'elaborazione di una politica migratoria comune efficiente.

Dagli accordi bilaterali per il reclutamento della manodopera alla politica di esternalizzazione delle frontiere: l'evoluzione delle politiche migratorie nell'Unione Europea

BREZANIN, KATARINA
2023/2024

Abstract

From the conclusion of bilateral agreements for the recruitment of foreign labour to the externalisation of borders: between the post-World War II period and the great migration crisis of 2015 - in parallel with the process of European integration - the countries of the first Community, and later European Union, concentrated their efforts on outlining a common, efficient and incisive migration policy. With the emergence of new global challenges and the breakdown of political, economic and social balances in certain regions of the world, the European Union increasingly took on the connotation of a "global magnet". Within this framework, EU states agreed to strengthen the external dimension of the Union's migration policies by enhancing cooperation with the countries of origin and transit of migration flows. At the time of the great migration crisis of 2015, the policy of externalising borders reached its full maturity. Nevertheless, during the process, the profound difficulties encountered by states and the Union in developing an efficient common migration policy also emerged.
2023
From bilateral labour recruitment agreements to border externalisation policy: the evolution of migration policies in the European Union
Dalla conclusione degli accordi bilaterali per il reclutamento della manodopera straniera all'esternalizzazione delle frontiere: tra il secondo dopoguerra e la grande crisi migratoria del 2015 - parallelamente al processo di integrazione europea - i Paesi della dapprima Comunità, e in seguito Unione Europea, concentrarono gli sforzi per delineare una politica migratoria comune, efficiente e incisiva. All'emergere delle nuove sfide globali e al venir meno degli equilibri politici, economici e sociali in alcune regioni del mondo, l'Unione Europea assunse in misura crescente il connotato di "magnete globale". In questo quadro, gli Stati dell'Unione convennero nel potenziamento della dimensione esterna delle politiche migratorie dell'Unione attraverso il rafforzamento della cooperazione con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori. Nel momento della grande crisi migratoria del 2015, la politica di esternalizzazione delle frontiere raggiunse la sua completa maturazione. Non di meno, durante il processo emersero anche le profonde difficoltà riscontrate dagli Stati e dall'Unione nell'elaborazione di una politica migratoria comune efficiente.
Accordi bilaterali
Esternalizzazione
Frontiere
Unione Europea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/67913