Immagine corporea, ansia da competizione e performance sportiva: studio esplorativo in un gruppo di atleti e atlete praticanti atletica leggera

Body image is a complex construct composed of several components (Slade, 1994). In order to understand positive body image, two constructs should be examined: body appreciation and functionality appreciation. In this case, the focus is on the functionality of one's body, what it can do and the appreciation of these qualities, and this emphasis is increased by sport (Jaffe & Manzer, 1992; Jaffe & Ricker, 1993; Williams & Cash, 2001). In sports with high conditional demands such as athletics, an individual sport that is very heterogeneous in disciplines, it is possible for athletes to incur particularly harmful situations, such as eating disorders (Carson, Tournat, Sonneville, et al., 2021), going to affect sports performance with “under performance” phenomena (Hardy, Mullen & Jones, 1996). In this study, 20 female athletes aged 15 to 26 years and one 50-year-old female (A= 19.95; SD= 7.82) and 18 male athletes aged 13 to 25 years (A= 16.89: SD= 3.07) practicing athletics participated, who were given a biographical form to collect biographical and sports information. Then, a number of psychological questionnaires (FAS, BAS2, OBCS, CSAI-2R and MAIA) were examined and administered before and after a 500-meter physical test. The male and female athletes were given their times (in seconds) after the test and were asked whether they were satisfied, or not, with their performance. Analyses of the male sample showed no significant differences between the group of unsatisfied athletes and the group of athletes satisfied with their performance at t1. On the other hand, several significant findings emerged in the female sample, demonstrating differences in psychological variables between the group of satisfied and unsatisfied athletes at both t1 (500-meter post-test) and t0 (500-meter pre-test), showing that even before the performance, the athletes in the unsatisfied group were “compromised”: they had low body appreciation scores and high rates of cognitive and somatic anxiety. These evidences were then, probably, exacerbated by results deemed unsatisfactory in the 500-meter test. Moreover, several significant correlations emerged in both the male and female samples between the questionnaires at t0.

L’immagine corporea è un costrutto complesso, composto da diverse componenti (Slade, 1994). Al fine di comprendere l’immagine corporea positiva, vanno esaminati due costrutti: la “body appreciation” e la “functionality appreciation”. In questo caso, il focus è posto sulle funzionalità del proprio corpo, su quello che riesce a fare e sull’apprezzamento di queste sue qualità, e questa enfasi viene aumentata dallo sport (Jaffe & Manzer, 1992; Jaffe & Ricker, 1993; Williams & Cash, 2001). Negli sport ad alta richiesta condizionale come l’atletica leggera, sport individuale molto eterogeneo nelle discipline, è possibile che gli atleti possano incorrere in situazioni particolarmente nocive, come i disturbi dell’alimentazione (Carson, Tournat, Sonneville, et al., 2021), andando a intaccare la performance sportiva con fenomeni di “under performance” (Hardy, Mullen e Jones, 1996). In questo studio hanno partecipato 20 atlete femmine di età compresa tra i 15 e i 26 anni e una sola donna di 50 anni (M= 19,95; DS= 7,82) e 18 atleti maschi di età compresa tra i 13 e i 25 anni (M= 16,89: DS= 3,07) praticanti atletica leggera, a cui è stata consegnata una scheda anagrafica per raccogliere informazioni anagrafiche e sportive. In seguito, sono stati esaminati alcuni questionari psicologici (FAS, BAS2, OBCS, CSAI-2R e MAIA), somministrati prima e dopo un test fisico su 500 metri. Agli atleti e alle atlete, dopo il test, sono stati comunicati i tempi (in secondi) ed è stato chiesto se fossero soddisfatti, oppure no, della loro prestazione. Dalle analisi del campione maschile non emerse differenze significative tra il gruppo degli atleti non soddisfatti e quello degli atleti soddisfatti della prestazione. Sono emersi, invece, risultati significativi nel campione femminile, dimostrando differenze nelle variabili psicologiche tra il gruppo delle atlete soddisfatte e di quelle non soddisfatte sia a t1 (post-test sui 500 metri) che al t0 (pre-test sui 500 metri), dimostrando come già prima della prestazione le atlete del gruppo non soddisfatto fossero “compromesse”: presentavano infatti un basso punteggio di apprezzamento del proprio corpo ed elevati tassi di ansia cognitiva e somatica. Queste evidenze sono state poi, probabilmente, esacerbate da risultati ritenuti non soddisfacenti nel test sui 500 metri. Inoltre, sono emerse sia nel campione maschile che nel campione femminile numerose correlazioni significative tra i questionari a t0.