"Il diario di pellegrinaggio di Leonardo Frescobaldi: al confine tra Medioevo e Umanesimo" è un elaborato scritto in cui si analizza la vita, il contesto storico e l’opera del politico e mercante fiorentino Frescobaldi. L’occasione del suo scritto è un pellegrinaggio in Egitto e Terrasanta compiuto tra il 1384 e 1385 insieme ad altri due compagni di viaggio fiorentini Simone Sigoli e Giorgio Gucci, i quali documentarono anche loro la propria esperienza con dei resoconti. Il primo capitolo di questa tesi presenta la biografia e il contesto storico, in particolar modo l’importanza del pellegrinaggio nel Medioevo e l’evoluzione nei secoli. Il secondo si focalizza sui problemi critico testuali: la numerosa tradizione manoscritta e il dibattito tra gli studiosi se i diversi testi frescobaldiani siano espressione di una volontà autoriale o semplici rimaneggiamenti dei copisti. Infine, ci si sofferma sullo studio della lingua fiorentina e lo stile del testo. La particolarità di tale diario è la commistione tra vecchio e nuovo: da una parte la devozione per i luoghi sacri e il culto delle reliquie, dall’altra l’attenzione per l’«altro» musulmano e il mondo mondano, anticipando lo sguardo umanistico. Un altro elemento di novità è il rifiuto della classica forma degli scritti di pellegrinaggio, ovvero gli itineraria o descriptiones latini, semplici guide funzionali: quello di Frescobaldi infatti si presenta come un diario in lingua volgare, con un autore che desidera esprimere la propria esperienza devozionale. Questo diario offre brevi scorci di modernità.
Il diario di pellegrinaggio di Leonardo Frescobaldi: al confine tra Medioevo e Umanesimo
BARICHELLO, GIADA
2023/2024
Abstract
"Il diario di pellegrinaggio di Leonardo Frescobaldi: al confine tra Medioevo e Umanesimo" è un elaborato scritto in cui si analizza la vita, il contesto storico e l’opera del politico e mercante fiorentino Frescobaldi. L’occasione del suo scritto è un pellegrinaggio in Egitto e Terrasanta compiuto tra il 1384 e 1385 insieme ad altri due compagni di viaggio fiorentini Simone Sigoli e Giorgio Gucci, i quali documentarono anche loro la propria esperienza con dei resoconti. Il primo capitolo di questa tesi presenta la biografia e il contesto storico, in particolar modo l’importanza del pellegrinaggio nel Medioevo e l’evoluzione nei secoli. Il secondo si focalizza sui problemi critico testuali: la numerosa tradizione manoscritta e il dibattito tra gli studiosi se i diversi testi frescobaldiani siano espressione di una volontà autoriale o semplici rimaneggiamenti dei copisti. Infine, ci si sofferma sullo studio della lingua fiorentina e lo stile del testo. La particolarità di tale diario è la commistione tra vecchio e nuovo: da una parte la devozione per i luoghi sacri e il culto delle reliquie, dall’altra l’attenzione per l’«altro» musulmano e il mondo mondano, anticipando lo sguardo umanistico. Un altro elemento di novità è il rifiuto della classica forma degli scritti di pellegrinaggio, ovvero gli itineraria o descriptiones latini, semplici guide funzionali: quello di Frescobaldi infatti si presenta come un diario in lingua volgare, con un autore che desidera esprimere la propria esperienza devozionale. Questo diario offre brevi scorci di modernità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/70264