Questo lavoro parte dall’osservazione di alcune sfide caratteristiche della didattica dell’italiano L2 rivolta ad apprendenti analfabeti o a bassa scolarità e delle difficoltà riscontrabili nei vari contesti di apprendimento legati al sistema di accoglienza delle persone migranti. In particolare, mi occuperò del problema dei materiali didattici da utilizzare con apprendenti migranti a bassa scolarità di livello pre-A1 (LASLLIAM 3). L’ipotesi centrale è che ci sia bisogno di materiali didattici costruiti tenendo conto dei limiti e dei prerequisiti degli apprendenti a bassa scolarità e che l’input linguistico principale debba essere costituito da testi scritti che rispettino precisi criteri di fruibilità. Ormai la maggior parte dei materiali in circolazione si basa su un approccio comunicativo che considera i bisogni e gli obiettivi degli apprendenti e cerca di rispettare le tappe di sviluppo naturale dell’interlingua. Tuttavia, cercherò di dimostrare come questo non sia sufficiente a risolvere i problemi che si presentano quando il discente non ha familiarità con la didattica formale e con i sistemi di scrittura. La tesi sarà divisa in due parti: la prima sarà dedicata a delineare la questione da un punto di vista multidisciplinare, ricorrendo agli studi nell’ambito dell’antropologia, della sociolinguistica e delle scienze cognitive; la seconda parte, più strettamente glottodidattica, sarà dedicata all’elaborazione di proposte operative.
Italiano L2 con apprendenti adulti a bassa scolarità: proposte per lo sviluppo di lettura e metacognizione
MAZZOLI, SARA
2023/2024
Abstract
Questo lavoro parte dall’osservazione di alcune sfide caratteristiche della didattica dell’italiano L2 rivolta ad apprendenti analfabeti o a bassa scolarità e delle difficoltà riscontrabili nei vari contesti di apprendimento legati al sistema di accoglienza delle persone migranti. In particolare, mi occuperò del problema dei materiali didattici da utilizzare con apprendenti migranti a bassa scolarità di livello pre-A1 (LASLLIAM 3). L’ipotesi centrale è che ci sia bisogno di materiali didattici costruiti tenendo conto dei limiti e dei prerequisiti degli apprendenti a bassa scolarità e che l’input linguistico principale debba essere costituito da testi scritti che rispettino precisi criteri di fruibilità. Ormai la maggior parte dei materiali in circolazione si basa su un approccio comunicativo che considera i bisogni e gli obiettivi degli apprendenti e cerca di rispettare le tappe di sviluppo naturale dell’interlingua. Tuttavia, cercherò di dimostrare come questo non sia sufficiente a risolvere i problemi che si presentano quando il discente non ha familiarità con la didattica formale e con i sistemi di scrittura. La tesi sarà divisa in due parti: la prima sarà dedicata a delineare la questione da un punto di vista multidisciplinare, ricorrendo agli studi nell’ambito dell’antropologia, della sociolinguistica e delle scienze cognitive; la seconda parte, più strettamente glottodidattica, sarà dedicata all’elaborazione di proposte operative.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/70284