This paper presents an analysis of the works of Joseph Ḥazzaya in relation to the question of man and the problem of knowing God. Ḥazzaya's texts are juxtaposed with those of some of Josephus' most important predecessors who, according to critics, influenced the formation of his thought: St Paul, Pseudo-Macarius, Evagrius Ponticus, John the Solitary and Isaac of Nineveh. The aim of the comparison is to find similarities and differences in the thought contained in the works that have come down to us from these authors, and to identify for which concepts and in which passages. The questions posed to the works of Joseph Ḥazzaya in this dissertation are essentially twofold: 'who is man' (Psalm 8) and in what way can he come to know God: whether by vision, insight or something else. After a first chapter in which the statements of the authors quoted on the question of who man is are examined, the works of Ḥazzaya will be examined in more detail, especially the two which deal with the problem of knowledge: The Stages of the Spiritual Life and the Centuries, although the Book of Questions and Answers and the text On Providence will also be mentioned. The proposal of this thesis is to interpret Ḥazzaya's three-steps journey as a monk's journey in two moments: a first moment - corresponding to the physical and psychic 'stages' - in which man would be on a journey 'towards God', and a second moment - the spiritual stage - in which man can come to grasp God for a moment. In this perspective, the decisive step is one: the "threshold" of God's space, that clarity which, when touched, inflames the heart - to use an Isacchian metaphor - and gives the moment of the divine.

L'elaborato presenta un'analisi delle opere di Giuseppe Ḥazzaya in relazione alla domanda sull'uomo e al problema della conoscenza di Dio. I testi di Ḥazzaya vengono accostati a quelli di alcuni fra i principali predecessori di Giuseppe, che la critica ritiene abbiano influito sulla formazione del suo pensiero: San Paolo, lo Pseudo-Macario, Evagrio Pontico, Giovanni il Solitario e Isacco di Ninive. L’obiettivo del confronto è rinvenire analogie e differenze nel pensiero contenuto nelle opere che ci sono giunte di questi autori, e individuare per quali concetti e in quali passaggi. Gli interrogativi che vengono posti alle opere di Giuseppe Ḥazzaya in questo lavoro di tesi sono essenzialmente due: ‘chi è l’uomo’ (Sal 8) e in che modo può arrivare a cogliere Dio: se con una visione, con una intellezione o con altro ancora. Dopo un primo capitolo nel quale si ripercorrono le proposte degli autori citati circa la domanda su chi è l’uomo, si prosegue con un esame più dettagliato delle opere di Giuseppe, in particolare delle due che trattano il problema della conoscenza: Le tappe della vita spirituale e le Centurie, anche se si faranno cenni anche al Libro delle domande e delle risposte e al testo On Providence. La proposta di questa tesi è di interpretare il percorso in tre tappe di Ḥazzaya come in un cammino del monaco in due momenti: un primo momento – che corrisponde alle “tappe” fisica e psichica – dove l’uomo sarebbe in viaggio “verso Dio”, e un secondo momento – la tappa spirituale - dove l’uomo per un istante può arrivare a cogliere Dio. In questa prospettiva il passaggio decisivo è uno: la “soglia” della stanza di Dio, quella limpidezza che sfiorata infiamma il cuore – per usare una metafora isacchiana – e dona l’attimo di divino.

Un grido silenzioso. Itinerario antropologico verso Dio in Giuseppe Ḥazzaya, monaco siro dell’VIII secolo

DA ROLD, CRISTINA
2023/2024

Abstract

This paper presents an analysis of the works of Joseph Ḥazzaya in relation to the question of man and the problem of knowing God. Ḥazzaya's texts are juxtaposed with those of some of Josephus' most important predecessors who, according to critics, influenced the formation of his thought: St Paul, Pseudo-Macarius, Evagrius Ponticus, John the Solitary and Isaac of Nineveh. The aim of the comparison is to find similarities and differences in the thought contained in the works that have come down to us from these authors, and to identify for which concepts and in which passages. The questions posed to the works of Joseph Ḥazzaya in this dissertation are essentially twofold: 'who is man' (Psalm 8) and in what way can he come to know God: whether by vision, insight or something else. After a first chapter in which the statements of the authors quoted on the question of who man is are examined, the works of Ḥazzaya will be examined in more detail, especially the two which deal with the problem of knowledge: The Stages of the Spiritual Life and the Centuries, although the Book of Questions and Answers and the text On Providence will also be mentioned. The proposal of this thesis is to interpret Ḥazzaya's three-steps journey as a monk's journey in two moments: a first moment - corresponding to the physical and psychic 'stages' - in which man would be on a journey 'towards God', and a second moment - the spiritual stage - in which man can come to grasp God for a moment. In this perspective, the decisive step is one: the "threshold" of God's space, that clarity which, when touched, inflames the heart - to use an Isacchian metaphor - and gives the moment of the divine.
2023
A silent cry. An anthropological way to God in Joseph Ḥazzaya, 8th Century Syriac monk
L'elaborato presenta un'analisi delle opere di Giuseppe Ḥazzaya in relazione alla domanda sull'uomo e al problema della conoscenza di Dio. I testi di Ḥazzaya vengono accostati a quelli di alcuni fra i principali predecessori di Giuseppe, che la critica ritiene abbiano influito sulla formazione del suo pensiero: San Paolo, lo Pseudo-Macario, Evagrio Pontico, Giovanni il Solitario e Isacco di Ninive. L’obiettivo del confronto è rinvenire analogie e differenze nel pensiero contenuto nelle opere che ci sono giunte di questi autori, e individuare per quali concetti e in quali passaggi. Gli interrogativi che vengono posti alle opere di Giuseppe Ḥazzaya in questo lavoro di tesi sono essenzialmente due: ‘chi è l’uomo’ (Sal 8) e in che modo può arrivare a cogliere Dio: se con una visione, con una intellezione o con altro ancora. Dopo un primo capitolo nel quale si ripercorrono le proposte degli autori citati circa la domanda su chi è l’uomo, si prosegue con un esame più dettagliato delle opere di Giuseppe, in particolare delle due che trattano il problema della conoscenza: Le tappe della vita spirituale e le Centurie, anche se si faranno cenni anche al Libro delle domande e delle risposte e al testo On Providence. La proposta di questa tesi è di interpretare il percorso in tre tappe di Ḥazzaya come in un cammino del monaco in due momenti: un primo momento – che corrisponde alle “tappe” fisica e psichica – dove l’uomo sarebbe in viaggio “verso Dio”, e un secondo momento – la tappa spirituale - dove l’uomo per un istante può arrivare a cogliere Dio. In questa prospettiva il passaggio decisivo è uno: la “soglia” della stanza di Dio, quella limpidezza che sfiorata infiamma il cuore – per usare una metafora isacchiana – e dona l’attimo di divino.
Giuseppe Hazzaya
Cristianesimo
Vicino Oriente
Medioevo
Teologia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/70463