Il glioblastoma costituisce uno dei tumori umani più aggressivi ed incurabili, con un tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi inferiore al 5%; il trattamento standard, basato su resezione chirurgica seguita da terapia adiuvante (chemioterapia e radioterapia), presenta un’efficacia limitata. Per questo motivo, è necessario promuovere lo sviluppo di strategie innovative ed i virus oncolitici (OV) appaiono un’opzione terapeutica promettente. Nonostante i risultati preliminari confermino la loro sicurezza e potenzialità, la maggior parte dei trials clinici fino ad oggi realizzati prevede la somministrazione intra-tumorale dell’OV selezionato, ponendo delle problematiche ingenti in termini di costi, sicurezza ed invasività. Pertanto, risulta evidente la necessità di identificare una strategia che consenta il delivery endovenoso degli OV usati nel trattamento del glioblastoma. Noi proponiamo di utilizzare monociti circolanti autologhi come cellule carrier per la somministrazione sistemica di OV basati su HSV-1 in virtù di diverse loro proprietà favorevoli quali semplicità di ottenimento, elevato tropismo tumorale e capacità di penetrazione in compartimenti corporei di difficile accesso. Il seguente progetto di ricerca è focalizzato sulla valutazione delle potenzialità di queste cellule come cellule carrier, avvalendosi di modelli in vitro che riproducono nel modo più fedele possibile le condizioni presenti in vivo.
Utilizzo di monociti autologhi come cellule carrier per la somministrazione sistemica di virus oncolitici basati su Herpes Simplex Virus di tipo 1
ROSSETTO, ALESSANDRA
2023/2024
Abstract
Il glioblastoma costituisce uno dei tumori umani più aggressivi ed incurabili, con un tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi inferiore al 5%; il trattamento standard, basato su resezione chirurgica seguita da terapia adiuvante (chemioterapia e radioterapia), presenta un’efficacia limitata. Per questo motivo, è necessario promuovere lo sviluppo di strategie innovative ed i virus oncolitici (OV) appaiono un’opzione terapeutica promettente. Nonostante i risultati preliminari confermino la loro sicurezza e potenzialità, la maggior parte dei trials clinici fino ad oggi realizzati prevede la somministrazione intra-tumorale dell’OV selezionato, ponendo delle problematiche ingenti in termini di costi, sicurezza ed invasività. Pertanto, risulta evidente la necessità di identificare una strategia che consenta il delivery endovenoso degli OV usati nel trattamento del glioblastoma. Noi proponiamo di utilizzare monociti circolanti autologhi come cellule carrier per la somministrazione sistemica di OV basati su HSV-1 in virtù di diverse loro proprietà favorevoli quali semplicità di ottenimento, elevato tropismo tumorale e capacità di penetrazione in compartimenti corporei di difficile accesso. Il seguente progetto di ricerca è focalizzato sulla valutazione delle potenzialità di queste cellule come cellule carrier, avvalendosi di modelli in vitro che riproducono nel modo più fedele possibile le condizioni presenti in vivo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/71551