La plastica è un materiale che si presta a molteplici applicazioni. Dalla sua scoperta nel 1800 fino ai nostri giorni il suo impiego è aumentato in quantità, in impieghi e complessità. Il suo costo di produzione ridotti l’hanno reso un perfetto candidato per la produzione di componenti usa e getta e imballaggi. A differenza però di altri materiali, come il vetro, l’alluminio e la carta, il suo smaltimento non è così immediato. In particolare, l’utilizzo crescente della plastica monouso composta da PET richiede uno smaltimento sempre più efficiente e meno inquinante in quanto, le moderne tecniche di valorizzazione del PET, producono sostanze tossiche per l’ambiente e hanno costi elevati. Un’alternativa più ecologica ed efficiente è rappresentata dalla biodegradazione che utilizza le larve di insetto come bioreattori. Un insetto particolarmente adatto allo scopo potrebbe essere Hermetia illucens che grazie alla voracità osservata nella sua larva potrebbe diventare un bioreattore molto efficiente. Per renderlo adatto allo scopo potrebbe essere interessante valutare la produzione di individui modificati geneticamente, in modo che esprimano a livello intestinale enzimi di origine batterica con attività PETasica. Questo lavoro va a condurre uno studio preliminare utilizzando Drosophila melanogaser come insetto modello. La prima parte verificherà in linee cellulari embrionali di D. melanogaser che l’enzima espresso sia secreto all’esterno della cellula. La seconda parte studierà gli effetti che l’inserto ha sull’insetto verificandone l’espressione e analizzando possibili conseguenze sulla vitalità degli individui modificati.

Impiego degli insetti nel riciclo della plastica: analisi nell'organismo modello Drosophila melanogaster

RIGON, ILARIA
2023/2024

Abstract

La plastica è un materiale che si presta a molteplici applicazioni. Dalla sua scoperta nel 1800 fino ai nostri giorni il suo impiego è aumentato in quantità, in impieghi e complessità. Il suo costo di produzione ridotti l’hanno reso un perfetto candidato per la produzione di componenti usa e getta e imballaggi. A differenza però di altri materiali, come il vetro, l’alluminio e la carta, il suo smaltimento non è così immediato. In particolare, l’utilizzo crescente della plastica monouso composta da PET richiede uno smaltimento sempre più efficiente e meno inquinante in quanto, le moderne tecniche di valorizzazione del PET, producono sostanze tossiche per l’ambiente e hanno costi elevati. Un’alternativa più ecologica ed efficiente è rappresentata dalla biodegradazione che utilizza le larve di insetto come bioreattori. Un insetto particolarmente adatto allo scopo potrebbe essere Hermetia illucens che grazie alla voracità osservata nella sua larva potrebbe diventare un bioreattore molto efficiente. Per renderlo adatto allo scopo potrebbe essere interessante valutare la produzione di individui modificati geneticamente, in modo che esprimano a livello intestinale enzimi di origine batterica con attività PETasica. Questo lavoro va a condurre uno studio preliminare utilizzando Drosophila melanogaser come insetto modello. La prima parte verificherà in linee cellulari embrionali di D. melanogaser che l’enzima espresso sia secreto all’esterno della cellula. La seconda parte studierà gli effetti che l’inserto ha sull’insetto verificandone l’espressione e analizzando possibili conseguenze sulla vitalità degli individui modificati.
2023
Use of insects in plastic recycling: analysis in the model organism Drosophila melanogaster
biodegradazione
plastica
PET
LCC
D. melanogaster
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/71562