Conoscenza, percezione, accettazione e opinioni etiche dei professionisti sanitari sull'introduzione e sul futuro dell'intelligenza artificiale in sanità: uno studio multicentrico trasversale

Background: Artificial intelligence (AI) is a field of scientific research in computer science that studies and develops programs that can simulate human intelligence and problem-solving abilities. Today AI systems have been widely implemented through different fields that include the healthcare sector. Objectives: This study aims to describe the knowledge, perceptions, acceptance, and ethical consideration concerning the introduction and use of artificial intelligence by healthcare professionals. Materials and Methods: This is a multicenter cross-sectional study conducted between July and August 2024: it consists in an online survey built through the web-based REDCap® platform and spread throughout Italy to all four classes of healthcare professions (Nursing and Midwifery, Technical, Prevention, and Rehabilitation). Its goal is to describe their knowledge, perceptions, ethical concerns, and the acceptance of AI in healthcare. Statistical analysis were performed using non-parametric Wilcoxon and Kruskal-Wallis tests, as well as linear regression and Spearman correlation analysis. Results: The study involved 397 healthcare professionals from all over Italy. The results showed a widespread awareness of AI: 99.5% of the participants heard about it, only 49.1% of them reported of using it in their personal life, while only 27.5% of them stated of having already used it in their job. Bivariate exploratory data analysis revealed some statistically significant differences: in particular, men, young professionals (under 25 years), and healthcare professionals who already use AI in their private life, at work or took courses on this new technology, showed greater familiarity with AI and a more positive perception of its introduction and impact on professional practice. The analysis also revealed significant differences in AI perception among different categories of healthcare professionals.Specifically, technical professionals showed greater familiarity with AI (EE1, p = 0.003) and more practical use in both personal and work contexts (EE2, p = 0.03; EE3, p = 0.013), as well as viewing AI as a useful tool for treatment quality improvement (PE1, p = 0.01) and speeding up diagnoses (PE2, p = 0.01). Conclusions: The results suggest that although AI is widely recognized and discussed, its practical adoption in healthcare still remains limited. Socio-demographic differences significantly influence perception and ease of use,by highlighting the importance of specific training to bridge the technological gap and promote a well informed and secure adoption of AI. Last but not least, the survey showed a significant difference in the approach to AI software among different types of professionals; specifically, technical healthcare professionals, who are typically more exposed to these technologies, exhibited a higher degree of acceptance.

Background: L’intelligenza artificiale (IA) è un settore della ricerca scientifica delle scienze informatiche che studia e sviluppa programmi in grado di simulare l’intelligenza e la capacità di risoluzione dei problemi degli esseri umani. Oggi i sistemi IA sono stati ampiamente impiegati in una varietà di campi, incluso il settore sanitario. Obiettivi: La presente indagine mira a descrivere le conoscenze, le percezioni, l’accettazione e l’etica dell’introduzione e dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dei professionisti sanitari. Materiali e metodi: il presente è uno studio trasversale multicentrico condotto tra luglio ed agosto 2024 che comprende un sondaggio online costruito tramite la piattaforma web-based REDCap® e distribuito in tutta Italia a professionisti sanitari facenti parte di tutte e quattro le classi di professioni sanitarie (Infermieristiche ed Ostetriche, Tecniche, Prevenzione e Riabilitazione), al fine di descrivere la conoscenza, la percezione, l’etica dell’utilizzo ed il grado di accettazione dell’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo sanitario. L'analisi statistica è stata effettuata mediante l’utilizzo di test non parametrici di Wilcoxon e di Kruskal-Wallis, oltre ad analisi di regressione lineare e di correlazione di Spearman. Risultati: Lo studio ha coinvolto 397 professionisti sanitari da tutta Italia e facenti parte di tutte e 4 le classi delle professioni sanitarie. I risultati mostrano come vi sia una conoscenza diffusa di cosa sia l’IA, con il 99.5% dei partecipanti che ne ha sentito parlare, ma con solo il 49.1% dei rispondenti che ha effettivamente utilizzato l'IA nella vita privata e il 27.5% che invece l’ha utilizzata in ambito lavorativo. Le analisi esplorative bivariate delle risposte hanno evidenziato la presenza di alcune differenze statisticamente significative; in particolare si osserva come gli uomini, i professionisti più giovani (al di sotto dei 25 anni), e chi già utilizza IA nella vita privata o a lavoro o chi ha seguito dei corsi su questa nuova tecnologia, mostri una maggiore familiarità con l’IA ed una percezione più positiva della sua introduzione e del suo impatto sul miglioramento della pratica professionale. L'analisi ha inoltre evidenziato differenze statisticamente significative nella percezione dell'intelligenza artificiale (IA) tra le diverse categorie di professionisti sanitari. In particolare, i professionisti tecnici mostrano una maggiore familiarità con l'IA (EE1, p = 0.003) ed un utilizzo più pratico sia nella vita quotidiana che lavorativa (EE2, p = 0.03; EE3, p = 0.013), oltre a percepire l'IA come uno strumento utile per migliorare la qualità del trattamento (PE1, p = 0.01) e accelerare le diagnosi (PE2, p = 0.01). Conclusioni: I risultati suggeriscono che, sebbene l’IA sia ampiamente riconosciuta e discussa, la sua adozione pratica nel settore sanitario risulti tutt’ora limitata. Le differenze socio-demografiche influenzano significativamente la percezione e la facilità d’utilizzo, sottolineando l'importanza che la formazione specifica può avere nel colmare il divario tecnologico e nel promuovere un'adozione più consapevole e sicura dell'IA. Si denota inoltre come vi sia una differenza significativa dell’approccio ai software di IA anche tra diversi tipi di professionisti; nello specifico i professionisti sanitari tecnici, che risultano solitamente più a contatto con queste tecnologie, sono anche quelli che presentano un maggior grado di accettazione.