Negli ultimi anni, in risposta alla pandemia di Covid-19, l'Unione Europea ha lanciato il programma Next Generation EU (NGEU) per stimolare la crescita e la resilienza dei suoi stati membri tramite prestiti e sovvenzioni a fondo perduto. In Italia, il NGEU rappresenta un'opportunità cruciale per superare le sfide economiche, sociali e ambientali che il paese affronta da decenni. Per accedere ai fondi del NGEU, l'Italia ha presentato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), suddiviso in sei Missioni e 16 Componenti. Una missione chiave è la Missione 6 (Salute), volta a rinnovare il sistema sociosanitario nazionale. La pandemia ha evidenziato l'eccessiva frammentazione dell'assistenza sanitaria italiana e la necessità di una maggiore integrazione tra le varie discipline e professionisti sanitari. La Missione Salute propone un nuovo modello organizzativo che promuove la collaborazione interdisciplinare per rispondere meglio ai bisogni di salute della popolazione. Gli obiettivi principali della Missione Salute includono il potenziamento della sanità territoriale attraverso nuove strutture, miglioramento dell'assistenza domiciliare e sviluppo della telemedicina. Altre priorità sono la ricerca e la digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), con l'implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 (FSE 2.0) e il miglioramento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). La Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP, inoltre, ha contribuito elaborando un documento che descrive il potenziale contributo delle 19 professioni sanitarie al miglioramento dei processi di assistenza sociosanitaria. Tra le proposte emerge la figura del “Dietista di comunità”, un nuovo ruolo che funge da collegamento tra ospedale e territorio. Questo professionista mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti prevenendo i problemi di salute e gestendo le condizioni cliniche prima che si aggravino, lavorando in strutture territoriali come le Case della Comunità e a domicilio.
PNRR, sanità territoriale, nuovi scenari e ruolo delle Professioni Sanitarie - Situazione attuale e sviluppi futuri all'interno dell'Ausl di Ferrara
MAESTRI, ANDREA
2023/2024
Abstract
Negli ultimi anni, in risposta alla pandemia di Covid-19, l'Unione Europea ha lanciato il programma Next Generation EU (NGEU) per stimolare la crescita e la resilienza dei suoi stati membri tramite prestiti e sovvenzioni a fondo perduto. In Italia, il NGEU rappresenta un'opportunità cruciale per superare le sfide economiche, sociali e ambientali che il paese affronta da decenni. Per accedere ai fondi del NGEU, l'Italia ha presentato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), suddiviso in sei Missioni e 16 Componenti. Una missione chiave è la Missione 6 (Salute), volta a rinnovare il sistema sociosanitario nazionale. La pandemia ha evidenziato l'eccessiva frammentazione dell'assistenza sanitaria italiana e la necessità di una maggiore integrazione tra le varie discipline e professionisti sanitari. La Missione Salute propone un nuovo modello organizzativo che promuove la collaborazione interdisciplinare per rispondere meglio ai bisogni di salute della popolazione. Gli obiettivi principali della Missione Salute includono il potenziamento della sanità territoriale attraverso nuove strutture, miglioramento dell'assistenza domiciliare e sviluppo della telemedicina. Altre priorità sono la ricerca e la digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), con l'implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 (FSE 2.0) e il miglioramento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). La Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP, inoltre, ha contribuito elaborando un documento che descrive il potenziale contributo delle 19 professioni sanitarie al miglioramento dei processi di assistenza sociosanitaria. Tra le proposte emerge la figura del “Dietista di comunità”, un nuovo ruolo che funge da collegamento tra ospedale e territorio. Questo professionista mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti prevenendo i problemi di salute e gestendo le condizioni cliniche prima che si aggravino, lavorando in strutture territoriali come le Case della Comunità e a domicilio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/73753