"Religious Naturalism". L'evoluzione del naturalismo filosofico americano e il suo rapporto con la religione

The thesis explores American philosophical naturalism from the 19th century to today, focusing on its religious aspects and contemporary implications. Starting from the intrinsic difficulty of defining naturalism, it analyzes the influence of Charles Darwin, Puritanism, and the patent phenomenon on the American intellectual context. The study examines university reform and the contributions of key figures such as Roy Wood Sellars, John Dewey, and Francis Ellingwood Abbot. The discussion extends to the Unitarian Church, the Humanist Manifesto, Naturalism and the Human Spirit, and the founding of UNESCO, highlighting the search for a possible religious and social function for science. In the second part, the thesis analyzes the religious and spiritual revival of recent years through phenomena ranging from New Age to conspiracy theories. These phenomena are interpreted as new forms of belief and ritual that emerge in a naturalistic and postmodern context, showing how the needs for meaning, belonging, and identity adapt to the cultural and technological changes of our time. The thesis emphasizes that religious naturalism does not deny the value of religion, although it maintains a conflicted relationship with it, but rather reformulates it in terms of immanence and connection with nature and the human community, adopting a non-supernatural vision of the divine. The final chapter reflects on the appeal that such a religious approach may hold today and assesses to what extent religious naturalism can provide adequate responses to contemporary spiritual needs.

La tesi esplora il naturalismo filosofico statunitense dal XIX secolo a oggi, concentrandosi sui suoi aspetti religiosi e sulle implicazioni contemporanee. Partendo dalla difficoltà intrinseca di definire il naturalismo, si analizza l'influenza di Charles Darwin, del puritanesimo e del fenomeno dei brevetti sul contesto intellettuale americano. Si esaminano la riforma universitaria e il contributo di figure chiave come Roy Wood Sellars, John Dewey e Francis Ellingwood Abbot. La discussione si estende alla Chiesa Unitariana, allo Humanist Manifesto, a Naturalism and the Human Spirit e alla fondazione dell'UNESCO, evidenziando la ricerca di una possibile funzione religiosa e sociale per la scienza. Nella seconda parte, la tesi analizza la rinascita religiosa e spirituale degli ultimi anni attraverso fenomeni che vanno dal New Age alle teorie del complotto. Questi fenomeni vengono interpretati come nuove forme di credenza e ritualità che emergono in un contesto naturalista e postmoderno, mostrando come i bisogni di significato, appartenenza e identità si adattino ai cambiamenti culturali e tecnologici della nostra epoca. La tesi evidenzia come il naturalismo religioso non neghi il valore della religione, pur mantenendo un rapporto conflittuale con essa, ma la riformuli in termini di immanenza e connessione con la natura e la comunità umana, adottando una visione non soprannaturale del divino. L'ultimo capitolo riflette sulle attrattive che tale approccio religioso può esercitare oggi e valuta in che misura il naturalismo religioso possa fornire risposte adeguate ai bisogni spirituali contemporanei.