This project stems from a question concerning the 'sense of absence'. In Chapter One, we undertake a conceptual analysis of 'sense' through its connotations of sensibility, sensation, sense of a sign and of a sentence. What emerges is that sense holds a medial position between somatic and semantic. The logic, pragmatics and epistemology of processes involving negation are discussed. Chapter Two considers the ontological status of absences, negative entities and immaterial objects such as silence, darkness, shadows and holes. The perceptual model of mismatch and further strategies designed to interpret absence experiences are reviewed, including cognitive and meta-cognitive accounts. In Chapter Three, the ontic question is stalled in favour of a kinetic and modal perspective, suggested by the epistemological traditions (pramanavada) in South-Asian antiquity. We are now faced with a practical and observation-based itinerary of adherence to the unfolding of experience, articulated in a genetic succession but synchronic occurrence of perceptual synesthesia, discursive praxis and representational thought. No longer do we have to deal with the isolated entity 'absence', intended as a possible object of experience, but with a simple descriptor of phenomena in transformation, which should in no way be reified beyond what it wants to describe. By resorting to images and visual devices, a synaesthetic perspective on coming into presence of the sense of absence is finally outlined.

Questo elaborato si origina da una domanda intorno al "senso d’assenza". Fra analisi e ricreazione concettuale, nel primo capitolo abbiamo intrapreso una disamina del "senso" attraverso le connotazioni di sensibilità, sensazione, senso comune, senso di un segno e di un enunciato. E’ emerso che il senso occupa una posizione mediale fra somatica e semantica, fra corpi e linguaggio. A seguire, si discutono logica, pragmatica ed epistemologia dei processi che coinvolgono la negazione. Nel secondo capitolo ci siamo interrogati sullo statuto ontologico di assenze, entità negative e oggetti immateriali come il silenzio, il buio, ombre e buchi. Si revisionano il modello percettivo del mismatch ed altre strategie elaborate per interpretare le esperienze di assenza, fra cui si annoverano resoconti cognitivi e meta-cognitivi. Nel terzo capitolo abbiamo messo in stallo la questione ontica a favore di una prospettiva cinetica e modale, suggerita dalle tradizioni epistemologiche (pramanavada) nell'antichità sudasiatica. Si è configurato un itinerario pratico e osservativo di aderenza allo svolgersi dell'esperienza, articolata in un avvicendarsi genetico e darsi sincronico di sinestesia percettiva, procedere discorsivo e pensiero rappresentativo. Non abbiamo più a che fare con l'ente isolato "assenza", inteso come possibile oggetto d'esperienza, ma con un descrittore di fenomeni in trasformazione, che non va in alcun modo reificato oltre ciò che vuole descrivere. Con il ricorso a tavole, grafi e dispositivi visuali, si delinea infine una prospettiva sinestetica al venire in presenza del senso d'assenza.

Sul Senso d'Assenza

DELLA VOLTA, GIACOMO
2023/2024

Abstract

This project stems from a question concerning the 'sense of absence'. In Chapter One, we undertake a conceptual analysis of 'sense' through its connotations of sensibility, sensation, sense of a sign and of a sentence. What emerges is that sense holds a medial position between somatic and semantic. The logic, pragmatics and epistemology of processes involving negation are discussed. Chapter Two considers the ontological status of absences, negative entities and immaterial objects such as silence, darkness, shadows and holes. The perceptual model of mismatch and further strategies designed to interpret absence experiences are reviewed, including cognitive and meta-cognitive accounts. In Chapter Three, the ontic question is stalled in favour of a kinetic and modal perspective, suggested by the epistemological traditions (pramanavada) in South-Asian antiquity. We are now faced with a practical and observation-based itinerary of adherence to the unfolding of experience, articulated in a genetic succession but synchronic occurrence of perceptual synesthesia, discursive praxis and representational thought. No longer do we have to deal with the isolated entity 'absence', intended as a possible object of experience, but with a simple descriptor of phenomena in transformation, which should in no way be reified beyond what it wants to describe. By resorting to images and visual devices, a synaesthetic perspective on coming into presence of the sense of absence is finally outlined.
2023
On a Sense of Absence
Questo elaborato si origina da una domanda intorno al "senso d’assenza". Fra analisi e ricreazione concettuale, nel primo capitolo abbiamo intrapreso una disamina del "senso" attraverso le connotazioni di sensibilità, sensazione, senso comune, senso di un segno e di un enunciato. E’ emerso che il senso occupa una posizione mediale fra somatica e semantica, fra corpi e linguaggio. A seguire, si discutono logica, pragmatica ed epistemologia dei processi che coinvolgono la negazione. Nel secondo capitolo ci siamo interrogati sullo statuto ontologico di assenze, entità negative e oggetti immateriali come il silenzio, il buio, ombre e buchi. Si revisionano il modello percettivo del mismatch ed altre strategie elaborate per interpretare le esperienze di assenza, fra cui si annoverano resoconti cognitivi e meta-cognitivi. Nel terzo capitolo abbiamo messo in stallo la questione ontica a favore di una prospettiva cinetica e modale, suggerita dalle tradizioni epistemologiche (pramanavada) nell'antichità sudasiatica. Si è configurato un itinerario pratico e osservativo di aderenza allo svolgersi dell'esperienza, articolata in un avvicendarsi genetico e darsi sincronico di sinestesia percettiva, procedere discorsivo e pensiero rappresentativo. Non abbiamo più a che fare con l'ente isolato "assenza", inteso come possibile oggetto d'esperienza, ma con un descrittore di fenomeni in trasformazione, che non va in alcun modo reificato oltre ciò che vuole descrivere. Con il ricorso a tavole, grafi e dispositivi visuali, si delinea infine una prospettiva sinestetica al venire in presenza del senso d'assenza.
Assenza
Senso
Sensazione
Negazione
Sinestesia
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Della Volta_Giacomo.pdf

accesso riservato

Dimensione 2.6 MB
Formato Adobe PDF
2.6 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/73838