The analysis aims to investigate the enchantment within a literary and experiential context, namely the possibility of texts to offer a word able to exercise a psycho-physical influence on the other person thanks to the compositional structure of the statement, the images it expresses and the way in which it is communicated. Through the evocation of literary scenarios in which the dimension of enchantment is represented, specifically the Διòς ἀπάτη in Homer’s Iliad, the Hymn to Aphrodite by Sappho, the δέσμιος ὕμνος in Aeschylus’ Eumenides, Pindar’s Pythia IV and the Platonic study of the value and the power of ἐπῳδή, the purpose is to examine and highlight the intrinsic ability of the word of θέλγειν νόον, enchanting the mind.

L’analisi si propone di indagare il motivo dell’incantamento entro un orizzonte letterario ed esperienziale, ossia la possibilità dei testi di offrire una parola che, grazie alla struttura compositiva dell’enunciato, le immagini che esprime e la modalità in cui viene comunicata, si riveli in grado di influire psico-fisicamente sull’altro. Attraverso l’evocazione di scenari letterari in cui è rappresentata la dimensione dell’incantesimo, nello specifico il Διòς ἀπάτη nell’Iliade di Omero, l’Inno ad Afrodite di Saffo, il δέσμιος ὕμνος nelle Eumenidi di Eschilo, la Pitica IV di Pindaro e la riflessione platonica sul valore e il potere dell’ἐπῳδή, si vuole approfondire e mettere in evidenza l’intrinseca capacità della parola di θέλγειν νόον, incantare la mente.

Incantamenti. Un’indagine sul θέλγειν da Omero a Platone

D'URSO, SOFIA
2023/2024

Abstract

The analysis aims to investigate the enchantment within a literary and experiential context, namely the possibility of texts to offer a word able to exercise a psycho-physical influence on the other person thanks to the compositional structure of the statement, the images it expresses and the way in which it is communicated. Through the evocation of literary scenarios in which the dimension of enchantment is represented, specifically the Διòς ἀπάτη in Homer’s Iliad, the Hymn to Aphrodite by Sappho, the δέσμιος ὕμνος in Aeschylus’ Eumenides, Pindar’s Pythia IV and the Platonic study of the value and the power of ἐπῳδή, the purpose is to examine and highlight the intrinsic ability of the word of θέλγειν νόον, enchanting the mind.
2023
Enchantments. An investigation into θέλγειν from Homer to Plato
L’analisi si propone di indagare il motivo dell’incantamento entro un orizzonte letterario ed esperienziale, ossia la possibilità dei testi di offrire una parola che, grazie alla struttura compositiva dell’enunciato, le immagini che esprime e la modalità in cui viene comunicata, si riveli in grado di influire psico-fisicamente sull’altro. Attraverso l’evocazione di scenari letterari in cui è rappresentata la dimensione dell’incantesimo, nello specifico il Διòς ἀπάτη nell’Iliade di Omero, l’Inno ad Afrodite di Saffo, il δέσμιος ὕμνος nelle Eumenidi di Eschilo, la Pitica IV di Pindaro e la riflessione platonica sul valore e il potere dell’ἐπῳδή, si vuole approfondire e mettere in evidenza l’intrinseca capacità della parola di θέλγειν νόον, incantare la mente.
Incantamento
Parola
Letteratura greca
Magia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/73839