La tesi ha lo scopo di analizzare l'opera di Apichatpong Weerasethakul, regista e videoartista thailandese, attraverso le tre direttrici tematiche fondamentali che la caratterizzano: politica, confini e memoria. Studente di architettura a Bangkok e successivamente iscrittosi a un Master of Arts in filmmaking a Chicago, che conclude nel 1994, Weerasethakul sviluppa nel corso della sua carriera ormai trentennale un vasto corpus di lavori che spazia tra lungometraggi per la sala, cortometraggi sperimentali, video installazioni e in alcuni casi dispositivi site-specific basati sulla proiezione di immagini. Prodotte in continuità nel corso della sua carriera, opere cinematografiche e video si influenzeranno a vicenda arrivando a costituire diverse forme per esprimere dei nuclei concettuali condivisi. Un'analisi cronologica dell'opera di Weerasethakul individua infatti una progressiva tendenza a lavorare in progetti sempre più coesi, nei quali il lungometraggio diventa il momento catalizzatore di un tema che nelle opere di videoarte viene affrontato in modi più liberi e astratti. Analizzare la sua opera in una progressione temporale permette anche di evidenziare il crescente interesse nei confronti della vita politica thailandese, in particolare i due colpi di stato del 2006 e del 2014 e le loro conseguenze. Questa tematica importantissima è tuttavia trattata in modi sempre più sottili, che permetto di costruire legami con momenti politici del passato thailandese ma mai con ricostruzioni precise di eventi del passato. Weerasethakul unisce sempre memorie personali, memorie dei suoi collaboratori e delle persone che incontra nei suoi viaggi, alla memoria del paese, senza mai tuttavia rappresentarne il passato ma scegliendo di mostrare le conseguenze del passato nel presente. A questo vanno ricondotte le presenze fantasmatiche dei suoi film, che si fanno carico di esprimere la presenza di un rimosso, senza tuttavia metterlo in parole. Similmente gli stati di attraversamento di confini concreti, come quello tra spazi urbanizzati e natura, spesso simboleggiano un passaggio da stati di coscienza a stati di sogno, divenendo luoghi alternativi per esprimersi in un presente opprimente, proiettandosi in altre realtà o in nuovi futuri possibili.

Film is memory. Apichatpong Weerasethakul tra politica, confini e memoria

ZANTOMIO, LUCA
2023/2024

Abstract

La tesi ha lo scopo di analizzare l'opera di Apichatpong Weerasethakul, regista e videoartista thailandese, attraverso le tre direttrici tematiche fondamentali che la caratterizzano: politica, confini e memoria. Studente di architettura a Bangkok e successivamente iscrittosi a un Master of Arts in filmmaking a Chicago, che conclude nel 1994, Weerasethakul sviluppa nel corso della sua carriera ormai trentennale un vasto corpus di lavori che spazia tra lungometraggi per la sala, cortometraggi sperimentali, video installazioni e in alcuni casi dispositivi site-specific basati sulla proiezione di immagini. Prodotte in continuità nel corso della sua carriera, opere cinematografiche e video si influenzeranno a vicenda arrivando a costituire diverse forme per esprimere dei nuclei concettuali condivisi. Un'analisi cronologica dell'opera di Weerasethakul individua infatti una progressiva tendenza a lavorare in progetti sempre più coesi, nei quali il lungometraggio diventa il momento catalizzatore di un tema che nelle opere di videoarte viene affrontato in modi più liberi e astratti. Analizzare la sua opera in una progressione temporale permette anche di evidenziare il crescente interesse nei confronti della vita politica thailandese, in particolare i due colpi di stato del 2006 e del 2014 e le loro conseguenze. Questa tematica importantissima è tuttavia trattata in modi sempre più sottili, che permetto di costruire legami con momenti politici del passato thailandese ma mai con ricostruzioni precise di eventi del passato. Weerasethakul unisce sempre memorie personali, memorie dei suoi collaboratori e delle persone che incontra nei suoi viaggi, alla memoria del paese, senza mai tuttavia rappresentarne il passato ma scegliendo di mostrare le conseguenze del passato nel presente. A questo vanno ricondotte le presenze fantasmatiche dei suoi film, che si fanno carico di esprimere la presenza di un rimosso, senza tuttavia metterlo in parole. Similmente gli stati di attraversamento di confini concreti, come quello tra spazi urbanizzati e natura, spesso simboleggiano un passaggio da stati di coscienza a stati di sogno, divenendo luoghi alternativi per esprimersi in un presente opprimente, proiettandosi in altre realtà o in nuovi futuri possibili.
2023
Film is memory. Apichatpong Weerasethakul between politics, borders and memory
Cinema
Weerasethakul
Videoarte
Politica
Memoria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/73875