Nelle opere di Calvino la corporeità passa spesso in secondo piano, eppure ha un ruolo cruciale nella manifestazione di tutto ciò che è sconosciuto, diverso o Altro. Il cavaliere inesistente, La giornata di uno scrutatore e Palomar ne danno prova contrapponendo l’Io-protagonista - delineato poco o nulla sul piano fisico e con tratto sicuro sul piano interiore - e l’Altro, sia esso umano, animale o la materia multiforme, descritto strato dopo strato nella sua essenza corporea non rifuggendo da elementi bassi, mostruosi e ripugnanti. Nelle opere analizzate, il corporeo offre un ulteriore percorso ragionativo: identifica il diverso anche se filtrato dalla tematica del nome, della lingua, della democrazia e parzialmente della bellezza, ma la corporeità di fronte al caso diventa anche garanzia di uguaglianza e di unione con l’Altro. La leggerezza è innegabilmente il sigillo della poetica di Calvino, eppure allo stesso tempo è evidente il ricorso alla corporeità come pietra di paragone senza la quale la leggerezza non assumerebbe la stessa forza.
«Ma se il loro segreto è qui, in questo sacco di trippe, grazie, ne faccio a meno». La rappresentazione del corpo in Calvino.
PIERIN, ELENA
2023/2024
Abstract
Nelle opere di Calvino la corporeità passa spesso in secondo piano, eppure ha un ruolo cruciale nella manifestazione di tutto ciò che è sconosciuto, diverso o Altro. Il cavaliere inesistente, La giornata di uno scrutatore e Palomar ne danno prova contrapponendo l’Io-protagonista - delineato poco o nulla sul piano fisico e con tratto sicuro sul piano interiore - e l’Altro, sia esso umano, animale o la materia multiforme, descritto strato dopo strato nella sua essenza corporea non rifuggendo da elementi bassi, mostruosi e ripugnanti. Nelle opere analizzate, il corporeo offre un ulteriore percorso ragionativo: identifica il diverso anche se filtrato dalla tematica del nome, della lingua, della democrazia e parzialmente della bellezza, ma la corporeità di fronte al caso diventa anche garanzia di uguaglianza e di unione con l’Altro. La leggerezza è innegabilmente il sigillo della poetica di Calvino, eppure allo stesso tempo è evidente il ricorso alla corporeità come pietra di paragone senza la quale la leggerezza non assumerebbe la stessa forza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/73919