The thesis introduces the notion of "dyspraxia" as a functional disorder and disturbance condition of space-time organization and lateral dominance. It is assumed that dyslexia is a "dyspraxic syndrome" which should be observed in its context of difficulty - that is, reading-writing - by proceeding analytically according to the global-lexical model. This is put in contrast with the analytical-phonological model, a type of reading that proceeds by synthetic means and it is the best-known in the treatment of dyslexia in Italy. The dual route model of reading is criticized through activities inspired by the Crispiani Method and tested in a Fifth grade of a Montessorian primary school, with the aim of demonstrating the validity of global reading with analytical direction. In light of the feedback a new consideration of the Interactive Activation Model (IAM) by James L. McClelland (1948-) and David E. Rumelhart (1942-2011) is gained. This model - supported by Giacomo Stella (1949-) - is experimented through playfulness and the puzzle game approach by considering both lexical reading and phonological reading and putting together analysis and synthesis. The goal also derives from the glottodidactic implications of the experimentation since it is conducted in an ESL setting in spite of the "synthetic" phonetic approach favoured in the Anglo-Saxon world.

La tesi introduce la nozione di "disprassia" come disordine funzionale e condizione di disturbo dell'organizzazione spazio-temporale e della dominanza laterale. Si pone l'assunto per cui la dislessia è una "sindrome disprassica" che va osservata nel suo ambito di difficoltà, la letto-scrittura, procedendo per via analitica, quindi seguendo un modello di lettura noto come globale-lessicale. A questo si contrappone il modello analitico-fonologico, un tipo di lettura che procede per via sintetica ed il più noto nel trattamento della dislessia in Italia. Il dual route model della lettura viene criticato attraverso delle attività ispirate al Metodo Crispiani e sperimentate in una classe quinta di una scuola primaria montessoriana, con il fine di dimostrare la validità della lettura globale con direzione analitica. Alla luce dei riscontri si perviene a una nuova considerazione del Modello a una via di James L. McClelland (1948-) e David E. Rumelhart (1942-2011) sostenuto da Giacomo Stella (1949-), per cui attraverso l'applicazione della ludicità e il modulo del gioco enigmistico si produce un approccio che considera sia la lettura lessicale sia la lettura fonologica, ponendo insieme analisi e sintesi. L’implicazione glottodidattica della sperimentazione deriva dalla scelta dell’uso della lingua Inglese come LS e dall’interesse verso la preferenza del mondo anglosassone per un approccio fonetico “sintetico” all’Inglese come LM.

Disprassia: una sperimentazione sulla lettura globale-lessicale e sulla lettura analitica-fonologica nei Disturbi Specifici dell'Apprendimento

TURCHETTI, MARGHERITA
2023/2024

Abstract

The thesis introduces the notion of "dyspraxia" as a functional disorder and disturbance condition of space-time organization and lateral dominance. It is assumed that dyslexia is a "dyspraxic syndrome" which should be observed in its context of difficulty - that is, reading-writing - by proceeding analytically according to the global-lexical model. This is put in contrast with the analytical-phonological model, a type of reading that proceeds by synthetic means and it is the best-known in the treatment of dyslexia in Italy. The dual route model of reading is criticized through activities inspired by the Crispiani Method and tested in a Fifth grade of a Montessorian primary school, with the aim of demonstrating the validity of global reading with analytical direction. In light of the feedback a new consideration of the Interactive Activation Model (IAM) by James L. McClelland (1948-) and David E. Rumelhart (1942-2011) is gained. This model - supported by Giacomo Stella (1949-) - is experimented through playfulness and the puzzle game approach by considering both lexical reading and phonological reading and putting together analysis and synthesis. The goal also derives from the glottodidactic implications of the experimentation since it is conducted in an ESL setting in spite of the "synthetic" phonetic approach favoured in the Anglo-Saxon world.
2023
Dyspraxia: an experimentation on global-lexical reading and analytical-phonological reading in SpLDs
La tesi introduce la nozione di "disprassia" come disordine funzionale e condizione di disturbo dell'organizzazione spazio-temporale e della dominanza laterale. Si pone l'assunto per cui la dislessia è una "sindrome disprassica" che va osservata nel suo ambito di difficoltà, la letto-scrittura, procedendo per via analitica, quindi seguendo un modello di lettura noto come globale-lessicale. A questo si contrappone il modello analitico-fonologico, un tipo di lettura che procede per via sintetica ed il più noto nel trattamento della dislessia in Italia. Il dual route model della lettura viene criticato attraverso delle attività ispirate al Metodo Crispiani e sperimentate in una classe quinta di una scuola primaria montessoriana, con il fine di dimostrare la validità della lettura globale con direzione analitica. Alla luce dei riscontri si perviene a una nuova considerazione del Modello a una via di James L. McClelland (1948-) e David E. Rumelhart (1942-2011) sostenuto da Giacomo Stella (1949-), per cui attraverso l'applicazione della ludicità e il modulo del gioco enigmistico si produce un approccio che considera sia la lettura lessicale sia la lettura fonologica, ponendo insieme analisi e sintesi. L’implicazione glottodidattica della sperimentazione deriva dalla scelta dell’uso della lingua Inglese come LS e dall’interesse verso la preferenza del mondo anglosassone per un approccio fonetico “sintetico” all’Inglese come LM.
Disprassia
Lettura globale
Lettura analitica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/73930