Il termine malattia cronica si riferisce a una condizione clinica che richiede almeno sei mesi di cure mediche continue, cambiamenti permanenti nello stile di vita e un continuo adattamento comportamentale al decorso della malattia, influendo fortemente sul funzionamento del bambino e di tutta la sua famiglia. L’asma è una delle malattie croniche non trasmissibili più comuni in tutti il mondo: si tratta di una malattia infiammatoria delle vie aeree, che provoca frequenti episodi di tosse, respiro sibilante, mancanza di respiro e sensazione di costrizione toracica. L’allergia alimentare viene invece definita come un effetto negativo sulla salute derivato da una risposta immunitaria specifica che si verifica in modo riproducibile in seguito all’esposizione a un dato alimento. A causa dell’impegno continuo che la gestione di queste malattie comporta, la letteratura riporta come i bambini con asma e allergie alimentari riferiscano maggiori difficoltà psicologiche rispetto ai bambini sani. Inevitabilmente, anche le famiglie di questi bambini sono fortemente influenzate dalla condizione del figlio, essendo la gestione della malattia spesso a carico dei genitori. Le madri, in particolare, sviluppano nella maggior parte dei casi disturbi d’ansia e dell’umore, una peggiore qualità di vita e livelli di stress più elevati rispetto alle madri di bambini sani. La presente ricerca si proponeva di indagare il benessere psicologico, i sintomi ansiosi e l’ansia di separazione in 77 bambini con asma dai 7 ai 18 anni e 33 bambini allergie alimentari dai 4 ai 18 anni e nelle loro madri. I bambini sono stati selezionati presso l’Unità di Pneumologia e Allergologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova. I dati medici sono stati raccolti dal personale medico. Ai bambini e alle loro madri è stato chiesto di compilare un questionario che indagava i livelli di benessere psicologico, ansia e ansia di separazione di genitore e figlio. Nel confronto tra i due gruppi clinici è emerso che i bambini asmatici riportano un peggiore benessere psicologico generale rispetto ai bambini con allergie alimentari e maggiori difficoltà nelle relazioni con i pari. Inoltre, le madri dei bambini con asma presentano livelli significativamente più elevati di ansia di separazione rispetto alle madri dei bambini con allergie alimentari. In aggiunta, i risultati hanno messo in evidenza che il funzionamento psicologico del bambino è correlato a quello della madre solo nel gruppo asma, mentre si associa agli aspetti medici della malattia in entrambi i gruppi considerati dallo studio. Infine, i modelli di regressione lineare hanno mostrato che il benessere psicologico dei bambini con asma e con allergie alimentari è predetto dall’ansia e ansia di separazione delle madri, dall’ansia di tratto del bambino e dagli aspetti medici legati alla sua malattia. Questo studio contribuisce a colmare alcune lacune presenti in letteratura sull’impatto di queste condizioni croniche sui bambini e le loro famiglie, e offre degli spunti di riflessione molto importanti da un punto di vista clinico.
Studio esplorativo su benessere psicologico, sintomi d’ansia e ansia di separazione in bambini con asma e allergie alimentari e nelle loro madri
DAVOLI, CATERINA
2023/2024
Abstract
Il termine malattia cronica si riferisce a una condizione clinica che richiede almeno sei mesi di cure mediche continue, cambiamenti permanenti nello stile di vita e un continuo adattamento comportamentale al decorso della malattia, influendo fortemente sul funzionamento del bambino e di tutta la sua famiglia. L’asma è una delle malattie croniche non trasmissibili più comuni in tutti il mondo: si tratta di una malattia infiammatoria delle vie aeree, che provoca frequenti episodi di tosse, respiro sibilante, mancanza di respiro e sensazione di costrizione toracica. L’allergia alimentare viene invece definita come un effetto negativo sulla salute derivato da una risposta immunitaria specifica che si verifica in modo riproducibile in seguito all’esposizione a un dato alimento. A causa dell’impegno continuo che la gestione di queste malattie comporta, la letteratura riporta come i bambini con asma e allergie alimentari riferiscano maggiori difficoltà psicologiche rispetto ai bambini sani. Inevitabilmente, anche le famiglie di questi bambini sono fortemente influenzate dalla condizione del figlio, essendo la gestione della malattia spesso a carico dei genitori. Le madri, in particolare, sviluppano nella maggior parte dei casi disturbi d’ansia e dell’umore, una peggiore qualità di vita e livelli di stress più elevati rispetto alle madri di bambini sani. La presente ricerca si proponeva di indagare il benessere psicologico, i sintomi ansiosi e l’ansia di separazione in 77 bambini con asma dai 7 ai 18 anni e 33 bambini allergie alimentari dai 4 ai 18 anni e nelle loro madri. I bambini sono stati selezionati presso l’Unità di Pneumologia e Allergologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova. I dati medici sono stati raccolti dal personale medico. Ai bambini e alle loro madri è stato chiesto di compilare un questionario che indagava i livelli di benessere psicologico, ansia e ansia di separazione di genitore e figlio. Nel confronto tra i due gruppi clinici è emerso che i bambini asmatici riportano un peggiore benessere psicologico generale rispetto ai bambini con allergie alimentari e maggiori difficoltà nelle relazioni con i pari. Inoltre, le madri dei bambini con asma presentano livelli significativamente più elevati di ansia di separazione rispetto alle madri dei bambini con allergie alimentari. In aggiunta, i risultati hanno messo in evidenza che il funzionamento psicologico del bambino è correlato a quello della madre solo nel gruppo asma, mentre si associa agli aspetti medici della malattia in entrambi i gruppi considerati dallo studio. Infine, i modelli di regressione lineare hanno mostrato che il benessere psicologico dei bambini con asma e con allergie alimentari è predetto dall’ansia e ansia di separazione delle madri, dall’ansia di tratto del bambino e dagli aspetti medici legati alla sua malattia. Questo studio contribuisce a colmare alcune lacune presenti in letteratura sull’impatto di queste condizioni croniche sui bambini e le loro famiglie, e offre degli spunti di riflessione molto importanti da un punto di vista clinico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/74064