Questo lavoro analizza le relazioni sino-italiane a partire dagli anni Cinquanta, ovvero gli anni in cui l’Italia ha iniziato a considerare il riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese e la sua attuazione. L’argomentazione principale risiede nel fatto che le relazioni bilaterali sino-italiane e l’approccio italiano verso la Cina possono essere considerati peculiari e unici rispetto agli altri principali Paesi europei, non solo in relazione alla quantità di scambi economici, o al primato del riconoscimento diplomatico della Repubblica Popolare Cinese, ma alla coerenza dimostrata negli anni nella promozione di un dialogo costante fin dall’inizio delle relazioni diplomatiche ufficiali, circa 50 anni fa. Inoltre, viene esplorato il ruolo della storia e della cultura nel plasmare le relazioni bilaterali come fattori di vicinanza e affinità politica e, grazie alle caratteristiche menzionate, finché i fattori chiave dell’approccio italiano potranno essere mantenuti, l’Italia potrà svolgere il ruolo di “ponte” tra la Cina e l’Unione Europea, come affermato anche da personalità di spicco italiane e cinesi. In particolare, il ruolo svolto da Pietro Nenni, uno dei più influenti attori politici italiani del ‘900 nel promuovere il riconoscimento italiano della Repubblica Popolare Cinese, ha favorito la fine dell’isolamento cinese nel contesto internazionale. Il ruolo dei valori e delle azioni rappresentate da Pietro Nenni costituiscono un caso di studio e un filo conduttore per evidenziare l’importanza dei valori e delle azioni di Pietro Nenni nel plasmare le relazioni sino-italiane, dagli anni Cinquanta a oggi, considerando la rilevanza della sua eredità. Nonostante le incertezze e le esitazioni della politica italiana, sostengo che l’Italia mantiene un legame privilegiato con la Cina e ha tutti i requisiti per svolgere un ruolo più incisivo ed efficace in futuro.
Le relazioni tra Italia e Cina dagli anni Cinquanta, one belt one road initiative
WU, XIAOLIANG
2023/2024
Abstract
Questo lavoro analizza le relazioni sino-italiane a partire dagli anni Cinquanta, ovvero gli anni in cui l’Italia ha iniziato a considerare il riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese e la sua attuazione. L’argomentazione principale risiede nel fatto che le relazioni bilaterali sino-italiane e l’approccio italiano verso la Cina possono essere considerati peculiari e unici rispetto agli altri principali Paesi europei, non solo in relazione alla quantità di scambi economici, o al primato del riconoscimento diplomatico della Repubblica Popolare Cinese, ma alla coerenza dimostrata negli anni nella promozione di un dialogo costante fin dall’inizio delle relazioni diplomatiche ufficiali, circa 50 anni fa. Inoltre, viene esplorato il ruolo della storia e della cultura nel plasmare le relazioni bilaterali come fattori di vicinanza e affinità politica e, grazie alle caratteristiche menzionate, finché i fattori chiave dell’approccio italiano potranno essere mantenuti, l’Italia potrà svolgere il ruolo di “ponte” tra la Cina e l’Unione Europea, come affermato anche da personalità di spicco italiane e cinesi. In particolare, il ruolo svolto da Pietro Nenni, uno dei più influenti attori politici italiani del ‘900 nel promuovere il riconoscimento italiano della Repubblica Popolare Cinese, ha favorito la fine dell’isolamento cinese nel contesto internazionale. Il ruolo dei valori e delle azioni rappresentate da Pietro Nenni costituiscono un caso di studio e un filo conduttore per evidenziare l’importanza dei valori e delle azioni di Pietro Nenni nel plasmare le relazioni sino-italiane, dagli anni Cinquanta a oggi, considerando la rilevanza della sua eredità. Nonostante le incertezze e le esitazioni della politica italiana, sostengo che l’Italia mantiene un legame privilegiato con la Cina e ha tutti i requisiti per svolgere un ruolo più incisivo ed efficace in futuro.File | Dimensione | Formato | |
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LE RELAZIONI TRA ITALIA E CINA DAGLI ANNI ‘50 AD OGGI E L’INIZIATIVA DI ONE BELT AND ONE ROAD.pdf
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75084