Gli infortuni al legamento crociato anteriore sono una delle cause principali di abbandono della stagione sportiva e sono inoltre associati a conseguenze negative per gli atleti nel lungo termine. Svolgere un’analisi delle variabili biomeccaniche associate alla lesione del legamento crociato anteriore può essere utile per programmare un protocollo di allenamento specifico, con lo scopo di ridurre il rischio di incorrere in questo tipo di infortuni. Lo scopo dello studio è quello di valutare l’efficacia dell’analisi del movimento svolta in campo nello sviluppo di un protocollo di allenamento specifico per ogni giocatore, atto a ridurre il rischio di infortuni, basandosi su un indice di rischio biomeccanico. Lo studio è stato condotto in collaborazione con BiomovLab e BBSoF e ha visto la partecipazione di 33 atleti di 3 accademie della Federazione Italiana Rugby, ognuno dei quali ha svolto un’analisi biomeccanica sul campo di un task sport specifico, per valutare il rischio di lesione al legamento crociato anteriore pre e post-season. Il test ha previsto l’utilizzo di telecamere e solette baropodometriche e un software per la successiva elaborazione dei dati video e di forza per la stima delle variabili biomeccaniche. L’analisi dei report relativi alle 2 valutazioni a T0 e a T1 eseguite tramite i test sul campo, ha permesso di evidenziare una riduzione degli atleti che avevano presentato dei valori delle variabili biomeccaniche al di fuori dei range di normalità; nello specifico si è osservato un miglioramento: negli angoli di flessione di ginocchio per gli atleti di Roma e di flessione di anca per quelli di Treviso; nei momenti di flessione di caviglia ed estensione di ginocchio per gli atleti di Roma; nei momenti di flessione di anca per Milano e di flessione di ginocchio per Treviso. Il numero degli atleti dell’accademia di Roma con forze di reazione al suolo, momenti di abduzione di caviglia e adduzione di anca e ginocchio che hanno riportato dei valori al di fuori dalle fasce di normalità è aumentato rispetto a T0. Nelle accademie di Milano e Treviso si riscontra un aumento dei soggetti con valori che rientrano nei range di normalità per i momenti di adduzione dell’articolazione di ginocchio a Treviso e di anca e ginocchio a Milano. Lo stesso vale per le forze di reazione al suolo in corrispondenza dell’istante negli atleti di Treviso. Per quanto riguarda i test eseguiti in palestra si nota: negli atleti di Roma un aumento delle variabili nei test di forza, salto e velocità; per quanto riguarda l’accademia di Milano un aumento dell’altezza nei test di salto; nei giocatori di Treviso un minor tempo nei test di velocità e una maggiore altezza nei test di salto. L’analisi biomeccanica condotta direttamente in campo ha permesso di evidenziare più dettagliatamente le problematiche degli atleti a T0 e di fornire un’analisi altrettanto dettagliata dell’efficacia degli esercizi proposti a valle dei deficit evidenziati, con lo scopo di ridurre il rischio di infortunio.

Applicazione dell’analisi biomeccanica alla prevenzione degli infortuni nel rugby: valutazione pre-post season delle accademie FIR

BIASIN, STEFANO
2023/2024

Abstract

Gli infortuni al legamento crociato anteriore sono una delle cause principali di abbandono della stagione sportiva e sono inoltre associati a conseguenze negative per gli atleti nel lungo termine. Svolgere un’analisi delle variabili biomeccaniche associate alla lesione del legamento crociato anteriore può essere utile per programmare un protocollo di allenamento specifico, con lo scopo di ridurre il rischio di incorrere in questo tipo di infortuni. Lo scopo dello studio è quello di valutare l’efficacia dell’analisi del movimento svolta in campo nello sviluppo di un protocollo di allenamento specifico per ogni giocatore, atto a ridurre il rischio di infortuni, basandosi su un indice di rischio biomeccanico. Lo studio è stato condotto in collaborazione con BiomovLab e BBSoF e ha visto la partecipazione di 33 atleti di 3 accademie della Federazione Italiana Rugby, ognuno dei quali ha svolto un’analisi biomeccanica sul campo di un task sport specifico, per valutare il rischio di lesione al legamento crociato anteriore pre e post-season. Il test ha previsto l’utilizzo di telecamere e solette baropodometriche e un software per la successiva elaborazione dei dati video e di forza per la stima delle variabili biomeccaniche. L’analisi dei report relativi alle 2 valutazioni a T0 e a T1 eseguite tramite i test sul campo, ha permesso di evidenziare una riduzione degli atleti che avevano presentato dei valori delle variabili biomeccaniche al di fuori dei range di normalità; nello specifico si è osservato un miglioramento: negli angoli di flessione di ginocchio per gli atleti di Roma e di flessione di anca per quelli di Treviso; nei momenti di flessione di caviglia ed estensione di ginocchio per gli atleti di Roma; nei momenti di flessione di anca per Milano e di flessione di ginocchio per Treviso. Il numero degli atleti dell’accademia di Roma con forze di reazione al suolo, momenti di abduzione di caviglia e adduzione di anca e ginocchio che hanno riportato dei valori al di fuori dalle fasce di normalità è aumentato rispetto a T0. Nelle accademie di Milano e Treviso si riscontra un aumento dei soggetti con valori che rientrano nei range di normalità per i momenti di adduzione dell’articolazione di ginocchio a Treviso e di anca e ginocchio a Milano. Lo stesso vale per le forze di reazione al suolo in corrispondenza dell’istante negli atleti di Treviso. Per quanto riguarda i test eseguiti in palestra si nota: negli atleti di Roma un aumento delle variabili nei test di forza, salto e velocità; per quanto riguarda l’accademia di Milano un aumento dell’altezza nei test di salto; nei giocatori di Treviso un minor tempo nei test di velocità e una maggiore altezza nei test di salto. L’analisi biomeccanica condotta direttamente in campo ha permesso di evidenziare più dettagliatamente le problematiche degli atleti a T0 e di fornire un’analisi altrettanto dettagliata dell’efficacia degli esercizi proposti a valle dei deficit evidenziati, con lo scopo di ridurre il rischio di infortunio.
2023
Application of biomechanical analysis to injury prevention in rugby: pre-post season evaluation of FIR academies
Prevenzione
Infortuni
Rugby
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