Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare la scelta di utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto e le relative conseguenze, più o meno evidenti, che essa implica. Dopo una prima disamina teorica si passerà alla fase sperimentale, con la descrizione del relativo studio, effettuato in una collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia (DPG) ed il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (ICEA), presso il centro MoBe (Mobility and Behaviour) dell’Università di Padova. Dopo una prima parte introduttiva, in cui si illustreranno i dati relativi agli incidenti stradali e i relativi piani di mobilità, si passerà alla definizione degli utenti vulnerabili e della sostenibilità. Si porrà poi l'accento sull’uso della bicicletta come mezzo di spostamento e si descriveranno i principali studi svolti con il CBQ (Cycling Behaviour Questionnaire) e le relative validazioni. Verranno, successivamente, delineati i simulatori disponibili nel centro MoBe e come è stato realizzato l'ambiente virtuale per la presente ricerca. Nell'ultimo capitolo, infine, verrà descritta la ricerca svolta, al fine di evidenziare le differenze di comportamento, a parità di percorso e simulazione, in due condizioni specifiche, ovvero durante l’utilizzo del simulatore di bicicletta come se esso fosse un mezzo di proprietà del partecipante o, al contrario, durante l’utilizzo dello strumento come se fosse un mezzo in sharing, avente tariffazione al minuto. Successivamente, si passerà all’analisi dei dati raccolti sia con il simulatore che con il questionario. I risultati principali indicano che quando i soggetti utilizzano una bicicletta in sharing hanno una maggior velocità rispetto a quando usano il proprio mezzo, fattore correlato ad un maggior rischio. L’effetto tende, però, a scomparire quando utilizzano per primo il mezzo in condivisione, portando ad una permanenza dell’effetto sharing anche quando utilizzano un mezzo senza tariffazione al minuto. Infine, si analizzeranno i principali limiti di ricerca e le prospettive future. Ci si auspica che il presente elaborato possa fornire dei dati, teorici e sperimentali, utili al fine di migliorare l’uso della bicicletta, rendendola un mezzo di trasporto sempre più sicuro e utilizzato per gli spostamenti di micromobilità.
Il costo della vulnerabilità: utilizzo della bicicletta come mezzo proprio o in sharing
BONO, GIORGIA
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare la scelta di utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto e le relative conseguenze, più o meno evidenti, che essa implica. Dopo una prima disamina teorica si passerà alla fase sperimentale, con la descrizione del relativo studio, effettuato in una collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia (DPG) ed il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (ICEA), presso il centro MoBe (Mobility and Behaviour) dell’Università di Padova. Dopo una prima parte introduttiva, in cui si illustreranno i dati relativi agli incidenti stradali e i relativi piani di mobilità, si passerà alla definizione degli utenti vulnerabili e della sostenibilità. Si porrà poi l'accento sull’uso della bicicletta come mezzo di spostamento e si descriveranno i principali studi svolti con il CBQ (Cycling Behaviour Questionnaire) e le relative validazioni. Verranno, successivamente, delineati i simulatori disponibili nel centro MoBe e come è stato realizzato l'ambiente virtuale per la presente ricerca. Nell'ultimo capitolo, infine, verrà descritta la ricerca svolta, al fine di evidenziare le differenze di comportamento, a parità di percorso e simulazione, in due condizioni specifiche, ovvero durante l’utilizzo del simulatore di bicicletta come se esso fosse un mezzo di proprietà del partecipante o, al contrario, durante l’utilizzo dello strumento come se fosse un mezzo in sharing, avente tariffazione al minuto. Successivamente, si passerà all’analisi dei dati raccolti sia con il simulatore che con il questionario. I risultati principali indicano che quando i soggetti utilizzano una bicicletta in sharing hanno una maggior velocità rispetto a quando usano il proprio mezzo, fattore correlato ad un maggior rischio. L’effetto tende, però, a scomparire quando utilizzano per primo il mezzo in condivisione, portando ad una permanenza dell’effetto sharing anche quando utilizzano un mezzo senza tariffazione al minuto. Infine, si analizzeranno i principali limiti di ricerca e le prospettive future. Ci si auspica che il presente elaborato possa fornire dei dati, teorici e sperimentali, utili al fine di migliorare l’uso della bicicletta, rendendola un mezzo di trasporto sempre più sicuro e utilizzato per gli spostamenti di micromobilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75181