Questo progetto di tesi ha per argomento lo studio dell’influenza del funzionamento affettivo materno sulla qualità delle interazioni madre bambino, e in particolare sugli effetti della regolazione emotiva e del coping di madri tendenti a sviluppare sintomi psicosomatici. La tesi si struttura in una prima parte di introduzione teorica e una seconda parte sperimentale di approfondimento del metodo e dei dati rilevati, e la discussione degli stessi. L’introduzione teorica fa luce innanzitutto sulla definizione e sulle classificazioni diagnostiche dei disturbi da sintomi somatici, con un’attenzione specifica al Disturbo da Somatizzazione Persistente. Successivamente si spiega quanto in letteratura sia emerso finora sul funzionamento affettivo di persone tendenti a somatizzare, connotato da Alessitimia. Allorché il campione coinvolge donne adulte madri, viene poi descritto il funzionamento affettivo nel caso della genitorialità, sia in presenza di tendenze a somatizzare che in assenza delle stesse. Vengono inoltre presentate le descrizioni e definizioni dei fattori di rischio associati a somatizzazione che rappresentano i costrutti su cui si focalizza il lavoro di ricerca di questa tesi: Ansia, Regolazione emotiva e Strategie di coping, riportando ciò che si sa della relazione tra ciascuno di essi e il disturbo da sintomi somatici. Lo studio di questa ricerca ha come obiettivo esaminare l’influenza della somatizzazione materna sulla relazione con il figlio durante i primi mesi di vita, e il potenziale contributo di alcuni fattori di rischio precoci, in particolare, la disregolazione materna e lo stile di coping, nel predire i comportamenti interattivi di madre e bambino a breve termine: 4 mesi. Il campione è costituito da 41 madri italiane reclutate dal terzo trimestre di gravidanza o dal quarto mese postparto. Più precisamente (i) si è valutata la qualità delle interazioni madre-bambino durante una sessione di gioco libero, operazionalizzata come disponibilità emotiva, per esaminare la variabilità associata alla tendenza a somatizzare; (ii) si è valutato, inoltre, se l’applicazione di strategie di coping evitanti e le capacità di regolazione emotiva si differenzino in base alla tendenza a somatizzare, in modo significativo; (iii) si è indagato infine il contributo di somatizzazione, disregolazione emotiva e stili di coping disadattivi come potenziali predittori dei comportamenti genitoriali materni durante le sessioni interattive, operazionalizzati nelle due scale Sensibilità e Non-Intrusività, scelte dalle Scale di disponibilità emotiva EAS.

Effetti della somatizzazione materna sulla qualità delle interazioni diadiche a 4 mesi post-partum: analisi di fattori di rischio ad essa correlati

MONTANARI, PAOLA
2023/2024

Abstract

Questo progetto di tesi ha per argomento lo studio dell’influenza del funzionamento affettivo materno sulla qualità delle interazioni madre bambino, e in particolare sugli effetti della regolazione emotiva e del coping di madri tendenti a sviluppare sintomi psicosomatici. La tesi si struttura in una prima parte di introduzione teorica e una seconda parte sperimentale di approfondimento del metodo e dei dati rilevati, e la discussione degli stessi. L’introduzione teorica fa luce innanzitutto sulla definizione e sulle classificazioni diagnostiche dei disturbi da sintomi somatici, con un’attenzione specifica al Disturbo da Somatizzazione Persistente. Successivamente si spiega quanto in letteratura sia emerso finora sul funzionamento affettivo di persone tendenti a somatizzare, connotato da Alessitimia. Allorché il campione coinvolge donne adulte madri, viene poi descritto il funzionamento affettivo nel caso della genitorialità, sia in presenza di tendenze a somatizzare che in assenza delle stesse. Vengono inoltre presentate le descrizioni e definizioni dei fattori di rischio associati a somatizzazione che rappresentano i costrutti su cui si focalizza il lavoro di ricerca di questa tesi: Ansia, Regolazione emotiva e Strategie di coping, riportando ciò che si sa della relazione tra ciascuno di essi e il disturbo da sintomi somatici. Lo studio di questa ricerca ha come obiettivo esaminare l’influenza della somatizzazione materna sulla relazione con il figlio durante i primi mesi di vita, e il potenziale contributo di alcuni fattori di rischio precoci, in particolare, la disregolazione materna e lo stile di coping, nel predire i comportamenti interattivi di madre e bambino a breve termine: 4 mesi. Il campione è costituito da 41 madri italiane reclutate dal terzo trimestre di gravidanza o dal quarto mese postparto. Più precisamente (i) si è valutata la qualità delle interazioni madre-bambino durante una sessione di gioco libero, operazionalizzata come disponibilità emotiva, per esaminare la variabilità associata alla tendenza a somatizzare; (ii) si è valutato, inoltre, se l’applicazione di strategie di coping evitanti e le capacità di regolazione emotiva si differenzino in base alla tendenza a somatizzare, in modo significativo; (iii) si è indagato infine il contributo di somatizzazione, disregolazione emotiva e stili di coping disadattivi come potenziali predittori dei comportamenti genitoriali materni durante le sessioni interattive, operazionalizzati nelle due scale Sensibilità e Non-Intrusività, scelte dalle Scale di disponibilità emotiva EAS.
2023
Somatizing mothers and quality of dyadic interactions with their 4-months-old children: a risk factors analysis
Somatizzazione
Interazioni diadiche
Strategie di coping
Regolazione emotiva
Ansia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/75279