Il ritardo di crescita intrauterina (IUGR) è un fenomeno fisiopatologico che si verifica tra l'8% e il 10% delle gravidanze, in cui il feto non raggiunge il suo potenziale di crescita, e alla nascita ha peso e massa corporea inferiori alla norma rispetto al numero di settimane di gestazione. Tale condizione comporta un peso fetale stimato inferiore al decimo centile per l'età di gestazione, costituisce una delle cause più importanti di basso peso alla nascita e determina l'aumento del rischio di morbilità e mortalità sia ante partum che post partum. Il fallimento da parte del feto IUGR di raggiungere il suo potenziale di crescita intrauterina costituisce un fattore di rischio estremamente significativo per il suo sviluppo, anche a lungo termine, con conseguenze nel dominio cognitivo, socio-emotivo e comportamentale. La salute mentale materna nel periodo perinatale assume un ruolo di fondamentale importanza nel definire gli esiti dello sviluppo della prole. Nello specifico, la psicopatologia materna in gravidanza costituisce un fattore di rischio significativo e determinante per la salute del feto. Gli studi evidenziano come, all’aumentare di esperienze traumatiche infantili, la salute mentale materna potrebbe essere a sua volta significativamente compromessa e costituire un fattore di rischio per una maggiore possibilità di pregiudicare la sensibilità della donna nella relazione con il proprio figlio. La letteratura indica che il supporto sociale garantito nel periodo che va dalla gravidanza fino al post partum costituisce per la donna un fattore protettivo ai fini della costruzione di un legame positivo con il bambino, e alla riduzione dei sintomi depressivi e ansiosi. Spesso le madri non hanno un sostegno significativo durante questo percorso, e si trovano a vivere la gravidanza a distanza dai propri affetti, o in contesti familiari disgregati. La ricerca si inserisce all’interno di uno studio longitudinale denominato “Basi neurobiologiche e sviluppo socio-emotivo in neonati con Ritardo di Crescita Intrauterina (IUGR)”, diretto dal Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione (DPSS) dell’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con la clinica ostetrico-ginecologica dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova. Lo studio ha preso in esame un gruppo sperimentale, costituito da donne con diagnosi di IUGR per il proprio feto, e un gruppo di controllo caratterizzato da madri con gravidanza fisiologica. La ricerca è composta da 4 tappe ed è finalizzata ad osservare lo sviluppo del bambino nel suo primo anno di vita. Nella presente tesi vengono analizzate le prime due tappe: t0 (ultimo trimestre della gravidanza) e t1 (4 mesi post partum). I risultati dimostrano che la sintomatologia ansiosa è significativamente maggiore durante la gravidanza nel gruppo sperimentale, inoltre, l’aver vissuto esperienze potenzialmente traumatiche predice i sintomi depressivi in gravidanza. Un altro riscontro interessante riguarda il supporto del partner percepito dalla madre: in particolare, le donne appartenenti al gruppo di controllo riportano una percezione di supporto del partner maggiore rispetto al gruppo sperimentale, inoltre risulta predittivo a t1 di minore ansia nel campione totale. Il supporto sociale percepito dalla rete più ampia (famiglia e amici), invece, risulta come un fattore predittivo di minore ansia a 4 mesi post partum e di minori sintomi depressivi sia in gravidanza che a t1.

Ritardo di crescita intrauterina (IUGR) e salute mentale materna: il supporto sociale nel periodo perinatale

DE SIMONE, MARGHERITA
2023/2024

Abstract

Il ritardo di crescita intrauterina (IUGR) è un fenomeno fisiopatologico che si verifica tra l'8% e il 10% delle gravidanze, in cui il feto non raggiunge il suo potenziale di crescita, e alla nascita ha peso e massa corporea inferiori alla norma rispetto al numero di settimane di gestazione. Tale condizione comporta un peso fetale stimato inferiore al decimo centile per l'età di gestazione, costituisce una delle cause più importanti di basso peso alla nascita e determina l'aumento del rischio di morbilità e mortalità sia ante partum che post partum. Il fallimento da parte del feto IUGR di raggiungere il suo potenziale di crescita intrauterina costituisce un fattore di rischio estremamente significativo per il suo sviluppo, anche a lungo termine, con conseguenze nel dominio cognitivo, socio-emotivo e comportamentale. La salute mentale materna nel periodo perinatale assume un ruolo di fondamentale importanza nel definire gli esiti dello sviluppo della prole. Nello specifico, la psicopatologia materna in gravidanza costituisce un fattore di rischio significativo e determinante per la salute del feto. Gli studi evidenziano come, all’aumentare di esperienze traumatiche infantili, la salute mentale materna potrebbe essere a sua volta significativamente compromessa e costituire un fattore di rischio per una maggiore possibilità di pregiudicare la sensibilità della donna nella relazione con il proprio figlio. La letteratura indica che il supporto sociale garantito nel periodo che va dalla gravidanza fino al post partum costituisce per la donna un fattore protettivo ai fini della costruzione di un legame positivo con il bambino, e alla riduzione dei sintomi depressivi e ansiosi. Spesso le madri non hanno un sostegno significativo durante questo percorso, e si trovano a vivere la gravidanza a distanza dai propri affetti, o in contesti familiari disgregati. La ricerca si inserisce all’interno di uno studio longitudinale denominato “Basi neurobiologiche e sviluppo socio-emotivo in neonati con Ritardo di Crescita Intrauterina (IUGR)”, diretto dal Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione (DPSS) dell’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con la clinica ostetrico-ginecologica dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova. Lo studio ha preso in esame un gruppo sperimentale, costituito da donne con diagnosi di IUGR per il proprio feto, e un gruppo di controllo caratterizzato da madri con gravidanza fisiologica. La ricerca è composta da 4 tappe ed è finalizzata ad osservare lo sviluppo del bambino nel suo primo anno di vita. Nella presente tesi vengono analizzate le prime due tappe: t0 (ultimo trimestre della gravidanza) e t1 (4 mesi post partum). I risultati dimostrano che la sintomatologia ansiosa è significativamente maggiore durante la gravidanza nel gruppo sperimentale, inoltre, l’aver vissuto esperienze potenzialmente traumatiche predice i sintomi depressivi in gravidanza. Un altro riscontro interessante riguarda il supporto del partner percepito dalla madre: in particolare, le donne appartenenti al gruppo di controllo riportano una percezione di supporto del partner maggiore rispetto al gruppo sperimentale, inoltre risulta predittivo a t1 di minore ansia nel campione totale. Il supporto sociale percepito dalla rete più ampia (famiglia e amici), invece, risulta come un fattore predittivo di minore ansia a 4 mesi post partum e di minori sintomi depressivi sia in gravidanza che a t1.
2023
Intrauterine Growth Restriction (IUGR) and maternal mental health: the social support during perinatal period
IUGR
salute mentale
supporto sociale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/75370