A partire da un’anomalia riscontrata in un precedente lavoro di tesi dello scorso anno, si è deciso di approfondire lo studio della composizione del particolato atmosferico PM2.5 nell’area urbana di Padova, ponendo particolare attenzione ai marker da combustione di biomassa e traffico veicolare, anche in relazione alle differenti condizioni meteorologiche. È stata condotta una singola campagna di campionamento nel mese di gennaio, caratterizzando il PM attraverso l'analisi della componente ionica solubile, la componente carboniosa, gli idrocarburi policiclici aromatici e gli anidrozuccheri al fine di individuare i traccianti da combustione da biomassa. In più, rispetto al precedente lavoro, sono stati analizzati i metalli come traccianti del traffico veicolare. Tutto ciò per indagare come alcuni marker di sorgente, in particolare gli idrocarburi policiclici aromatici, con gli isomeri benzo(a)pirene e benzo(e)pirene, possano essere espressione di diverse situazioni meteoclimatiche tipiche dell’ambiente urbano. Inoltre, sono state considerate le reazioni di fotolisi e degradazione che gli IPA subiscono in atmosfera, per valutare l’invecchiamento dell’aerosol e verificare l'applicabilità di alcuni rapporti diagnostici alla situazione meteoclimatica e emissiva riscontrabile in inverno a Padova; questo approfondimento si è avvalso anche dell'esame delle back-trajectory delle masse d'aria nei giorni di interesse e di dati sperimentali riguardanti i fattori emissivi degli impianti a combustione di biomassa legnosa recentemente pubblicati. L'esame dei risultati sperimentali, anche attraverso l'analisi di correlazione (Spearman) e la PCA, ha evidenziato come il particolato atmosferico padovano in inverno sia fortemente condizionato dalla componente secondaria e che i contributi combustivi sono principalmente ascrivibili alla combustione di biomassa legnosa, quindi tipicamente associabili al riscaldamento domestico.
Caratterizzazione chimica dell'aerosol invernale dell'area urbana di Padova
RANIERO, JESSICA
2023/2024
Abstract
A partire da un’anomalia riscontrata in un precedente lavoro di tesi dello scorso anno, si è deciso di approfondire lo studio della composizione del particolato atmosferico PM2.5 nell’area urbana di Padova, ponendo particolare attenzione ai marker da combustione di biomassa e traffico veicolare, anche in relazione alle differenti condizioni meteorologiche. È stata condotta una singola campagna di campionamento nel mese di gennaio, caratterizzando il PM attraverso l'analisi della componente ionica solubile, la componente carboniosa, gli idrocarburi policiclici aromatici e gli anidrozuccheri al fine di individuare i traccianti da combustione da biomassa. In più, rispetto al precedente lavoro, sono stati analizzati i metalli come traccianti del traffico veicolare. Tutto ciò per indagare come alcuni marker di sorgente, in particolare gli idrocarburi policiclici aromatici, con gli isomeri benzo(a)pirene e benzo(e)pirene, possano essere espressione di diverse situazioni meteoclimatiche tipiche dell’ambiente urbano. Inoltre, sono state considerate le reazioni di fotolisi e degradazione che gli IPA subiscono in atmosfera, per valutare l’invecchiamento dell’aerosol e verificare l'applicabilità di alcuni rapporti diagnostici alla situazione meteoclimatica e emissiva riscontrabile in inverno a Padova; questo approfondimento si è avvalso anche dell'esame delle back-trajectory delle masse d'aria nei giorni di interesse e di dati sperimentali riguardanti i fattori emissivi degli impianti a combustione di biomassa legnosa recentemente pubblicati. L'esame dei risultati sperimentali, anche attraverso l'analisi di correlazione (Spearman) e la PCA, ha evidenziato come il particolato atmosferico padovano in inverno sia fortemente condizionato dalla componente secondaria e che i contributi combustivi sono principalmente ascrivibili alla combustione di biomassa legnosa, quindi tipicamente associabili al riscaldamento domestico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75425