Obiettivo del lavoro di tesi è valutare l’influenza della velocità di tempra nella struttura di una lega di alluminio AlSi9Cu3(Fe). L’analisi è stata svolta su provini di trazione pressocolati con diametro 4mm. Per l’analisi dei precipitati sono stati temprati 8 provini in 4 mezzi tempranti differenti (acqua, sabbia, aria e forno) solubilizzati. 4 provini sono stati poi invecchiati. I campioni non invecchiati sono stati conservati a -16°C per prevenire l’invecchiamento naturale. Da ogni provino di trazione sono stati ricavati 5 campioni cilindrici dal tratto utile per svolgere una calorimetria differenziale a scansione. Ciascun campione ha massa di 30±2mg ed entrambe le facce lucidate per massimizzare il contatto con il crogiolo. I crogioli utilizzati, per il campione e per il riferimento, sono in lega di platino e rodio con un liner interno di allumina. Il gas di copertura all’interno del forno è elio. Sono state impostate curve di riscaldamento a 5,10,15,20,25°C/min. La temperatura di partenza è stata fissata a -60°C, quella di fine a 500°C. Dalle curve ottenute sono state sottratte quelle di riscaldamento di alluminio puro. Le curve sono state analizzate mediante software Matlab, applicando prima uno smoothing gaussiano e sottraendo alla curva una funzione di fitting polinomiale di grado 3, individuando picchi di massimo e minimo. Attraverso una funzione per regressione lineare si è calcolata l’energia di attivazione e l'entalpia di ciascun picco di massimo. Per identificare al meglio le fasi precipitate dalla zona d’afferraggio dei provini sono state prelevate delle lamine di materiale per svolgere un’analisi al microscopio elettronico a trasmissione.
Effetto della velocità di tempra sulla precipitazione di fase di leghe pressocolate AlSi9Cu3(Fe) trattate termicamente
DALLA RIVA, LORENZO
2023/2024
Abstract
Obiettivo del lavoro di tesi è valutare l’influenza della velocità di tempra nella struttura di una lega di alluminio AlSi9Cu3(Fe). L’analisi è stata svolta su provini di trazione pressocolati con diametro 4mm. Per l’analisi dei precipitati sono stati temprati 8 provini in 4 mezzi tempranti differenti (acqua, sabbia, aria e forno) solubilizzati. 4 provini sono stati poi invecchiati. I campioni non invecchiati sono stati conservati a -16°C per prevenire l’invecchiamento naturale. Da ogni provino di trazione sono stati ricavati 5 campioni cilindrici dal tratto utile per svolgere una calorimetria differenziale a scansione. Ciascun campione ha massa di 30±2mg ed entrambe le facce lucidate per massimizzare il contatto con il crogiolo. I crogioli utilizzati, per il campione e per il riferimento, sono in lega di platino e rodio con un liner interno di allumina. Il gas di copertura all’interno del forno è elio. Sono state impostate curve di riscaldamento a 5,10,15,20,25°C/min. La temperatura di partenza è stata fissata a -60°C, quella di fine a 500°C. Dalle curve ottenute sono state sottratte quelle di riscaldamento di alluminio puro. Le curve sono state analizzate mediante software Matlab, applicando prima uno smoothing gaussiano e sottraendo alla curva una funzione di fitting polinomiale di grado 3, individuando picchi di massimo e minimo. Attraverso una funzione per regressione lineare si è calcolata l’energia di attivazione e l'entalpia di ciascun picco di massimo. Per identificare al meglio le fasi precipitate dalla zona d’afferraggio dei provini sono state prelevate delle lamine di materiale per svolgere un’analisi al microscopio elettronico a trasmissione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75543